Natale in TV
Il menu dei nostri cinepanettoni
«Grazie, anche a te e famiglia!». Siete pronti, ragazzi? Avete caricato il fucile delle risposte random? Come state messi con la lista regali? Il vostro albero è già stato distrutto da qualche cucciolo? Sì, lo so, ogni anno la stessa storia, gli stessi meme, le medesime battute: tutti fattori irrinunciabili che compongono il modello sociale a una delle poche certezze della vita, il Natale al quale, nonostante tutte le lamentele, il trambusto che comporta e i mai più che fioccano all’Epifania, non possiamo proprio rinunciare. E se ancora non siete sazi di tutta questa tipicità, vi ricordo che si finisce sempre sedendosi a tavola a mangiare. Ecco perché, quest’oggi, vi invito alla mia degustazione cine-gastronomica tipica e gratuita delle feste. Buon appetito!
Antipasto
L’opportunissima tartina al salmone, quella che va bene a Natale, ma anche a Capodanno o ai mesiversari. Quella che, mentre ti fai il culo per cercare di riprodurre le rosette di pasta brisé ripiene di baccalà e uvetta, con la stessa perizia di Sonia Peronaci, arriva quello che ti guarda scettico e ti fa: «Ma du tartine al salmone, no?». In effetti ci stanno bene. Bene come Nightmare before Christmas, film di Tim Burton per i grandi, ma prodotto da Disney e quindi ottimo per i piccini, che te lo vedi a Natale perché c’è christmas nel titolo, ma anche ad Halloween perché «questo è Halloween». Ma anche quando ti pare, se hai almeno dieci capi neri nell’armadio.
Primo
Seguiranno i tortellini Gremlins in brodo. L’annosa questione è questa: mamma, nonna, papà o chiunque si occupi del pranzo, che denomineremo Direzione Generale dell’Abbuffata, annuiscono assenzienti alla proposta di calarne pochi, per non rovinare il resto del pranzo. «Sì, dai, solo sei di numero per uno, non esageriamo»... e alla fine incappi in una piscina stracolma di tortellini. I commensali fanno i vaghi, la direzione generale fa l’innocente. L’unica spiegazione plausibile che ti dai, in questo pietoso clima di omertà, è che si siano riprodotti a contatto con l’acqua, proprio come i simpatici mostriciattoli del film.
Secondo
A questo punto uno vorrebbe pure alzarsi a schiacciare un pisolino, ma arriva il colpo di grazia: abbiocco al forno con le patate. Avete letto bene: abbiocco. Ogni boccone è una calata di palpebra. Non è colpa sua: è buono e bello, ti piace, ma tu sei già proiettato al divano. Il mio abbiocco al forno con patate è Miracolo nella 34a Strada, film che vedo ogni anno, ma solo per ricomporre i pezzi tra una ronfata e l’altra e per poter affermare d'averlo visto tutto. Ho dei vuoti pazzeschi, ma sono a tre quarti: quest’anno finisco, spero.
Dolce
Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, ci sono loro: i titani della tavola, che si contendono il titolo di Re indiscusso del Natale a suon di like o cuoricino, che dividono milioni di italiani in una vera, autentica, guerra civile: il burrosissimo Una Poltrona per Due e il farcitissimo Mamma ho perso l’Aereo, che possiamo trovare anche nella versione senza canditi in Mamma ho riperso l’Aereo: mi sono smarrito a New York.
Bonus stage
Qual è la vostra portata preferita? Mentre ci riflettete su, occhio al boccone di troppo, che pare una cosa innocente, ma non lo è affatto. Quello che, per un motivo emotivo o fisico, vi fa chiudere in bagno a piangere per ore. A me succede con Jack Frost, la storia di questo padre che muore, ma si trasforma in un pupazzo di neve, per stare vicino al figlio. E con gli struffoli, dolce tipico napoletano. In entrambi i casi è una tragedia.
di Valentina Borrelli
#chiedimiperchésonosingle
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