Top e Flop del decennio
Capodanno è andato e con sé ha chiuso un altro decennio ricco di pellicole che abbiamo amato. Od odiato. L'entusiasmante decade inaugurata dal film più visto di sempre, Avatar, ha chiuso col suo successore, Avengers: Endgame. In rete circolano da tempo numerose classifiche delle migliori e peggiori pellicole che hanno caratterizzato questi ultimi 10 anni, noi di Nerdface abbiamo deciso di dire la nostra. Lo abbiamo fatto semplicemente elencano i film che più ci hanno colpito e quelli che ci hanno fatto arrabbiare. Badate bene: questa classifica che non si basa su criteri oggettivi o, per lo meno, non ha la presunzione di mettere in gerarchia le opere che ci hanno appassionato o che abbiamo detestato nel corso del decennio. È un gioco semiserio, è figlia di spettative a volte esaudite, altre disilluse, si tratta di una montagna russa di Top e Flop: diteci anche la vostra!
Valentina Borrelli
Top
Carnage
Prova attoriale degna di nota, testo stupendo, attori fenomenali. Il teatro al cinema è un fatto delicato: può essere noiosissimo ma, se è interpretato magistralmente, è pura poesia.
Flop
La Bella e La Bestia
Non c'era proprio bisogno di fare un film del cartone animato originale e di cambiare i testi delle musiche famose, non permettendoci di cantare al cinema: un vero dispetto.
Ludovico Cafarelli
Top
Il Caso Spotlight
Il Caso Spotlight, scelgo te! In un decennio comunque pieno di casi interessanti e per cui dover scegliere un solo film è restrittivo e limitante, non posso fare a meno di pensare a questo film. E il motivo è quello di essere riusciti a fare una pellicola di denuncia su un argomento delicato, senza cadere in un approccio social justice, contornato da brama di forca. Non spara a mitraglia con rosa larga, ma si focalizza sul punto; non se la prende con un'istituzione in quanto tale e simbolo di un’idea o di un credo, ma si concentra sullo specifico, sul contesto. Riuscendo a essere efficace ed equilibrato. Ricordandoci una dialettica che giorno dopo giorno diventa sempre più difficile trovare, ovunque.
Flop
Robocop
Qui sarebbe un universo. Perché, se ci sono state molte produzioni di qualità e interessanti, ve ne sono state molte di più oscene. E non paliamo di buste, di quei film così epicamente brutti da meritare d'entrare nella storia, ma proprio d'autentica e rara monnezza. Qui la scelta cade su Robocop, film del 2014, anche per puntare il dito sulla grande piaga che rischia d'avvelenare anche il prossimo decennio: il remake senza un perché. Esistono pellicole peggiori di questa, ma qui hanno giocato coi sentimenti verso una pellicola allora profetica e che tanto aveva coinvolto una generazione, per tirare fuori uno sbiadito film senza mordente. Inoltre, fatto ancor più grave, mentre l’originale offriva una visione su un futuro prossimo, come la fantascienza dovrebbe fare, questo remake è solo un insieme di sparatorie in una cornice futuristica. Sicuramente più luccicante, visivamente più gratificante ma, ecco, se è marrone non basta la scritta «cioccolato» perché sia appetibile.
Valentina de Sapio
Top
The Martian
Avrò visto The Martian una sessantina di volte, senza esagerare. È perfetto in ogni piccolo particolare. È avvincente, commovente e interessante! Ne parlo e viene voglia di rivederlo, come se fosse una droga. Matt Damon è eccezionale, il cast azzeccatissimo, la colonna sonora senza tempo, la fotografia incredibile! Lo amo! È un capolavoro!
Flop
Cloud Atlas
Mai nella vita mi era successo di desiderare d'abbandonare la sala dopo la fine del primo tempo. E invece arrivò Cloud Atlas. Ero agonizzante. Un film orribile di cui non ho capito la trama, nonostante la mia predisposizione a qualsiasi cosa. Lento. Pesante. Noioso. Incomprensibile. Uno specchietto per le allodole. Una delusione indicibile. Lo odio con tutte le mie forze.
Dott. Hoffattancòra
Top
Lo Chiamavano Jeeg Robot
Nascere 30 e rotti anni prima di questo decennio, significa crescere sentendo riecheggiare le parole di Roy Batty sotto la pioggia, cercando disperatamente d'immaginare le cose viste dal replicante e aspettando l'arrivo un futuro che prometteva visioni meravigliose ma che, quand'è arrivato, ha molto abbagliato e in parte deluso. Per fortuna qui in Italia, con un budget irrisorio, un altro quarantenne sognatore il futuro se l'è fabbricato da sé. Con Lo Chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti ha compiuto un piccolo miracolo. Anche in questo caso, l'ispirazione al passato è forte, ma prendere Mario Monicelli, Sergio Leone, Go Nagai e cucirli insieme in un film, che le corde della nostalgia le sfiora appena, significa che anche a largo dei Bastioni d'Orione a contare di più è sempre la sostanza, non la forma.
Flop
I remake live action Disney
Le peggiori buste del decennio per me sono i remake in live action della Disney: guardare roba tipo Aladdin, copia magnifica ma pedissequa del suo predecessore, mi fa pensare che se la più grande fabbrica di sogni usa le sue infinite risorse per ricopiare in bella le vecchie glorie, qualcosa in questo futuro non va.
Edoardo Frazzitta
Top
Ready Player One
Difficile trovare il miglior film in 10 anni molto ricchi dal punto di vista cinematografico. Ho voluto quindi premiare Ready Player One di Steven Spielberg, perché incarna il perfetto manifesto nerd degli anni 2000. Una pellicola visivamente spettacolare, che narra il riscatto e l’apoteosi del videogiocatore, all’interno di un mondo pieno zeppo di citazioni, easter egg e riferimenti che potrebbero far impazzire ogni appassionato.
Flop
Avengers: Endgame
Atteso come la grandiosa cerimonia finale di un universo formato da decine di film, s'è invece rivelato un terribile funerale. Tre ore, a tratti noiose, condite da azioni senza senso, incongruenze e personaggi che finiscono nel ridicolo. Da una parte questa pellicola, indubbiamente brutta, potrebbe salvarsi solo pensando al fatto che fa parte di un vasto grande universo cinematografico, cosa sempre molto affascinante. In realtà, è l'aspetto che fa più arrabbiare: Avengers: Endgame è una buona occasione gettata via.
Ludovico Lamarra
Top
Mad Max: Fury Road
«What a lovely day», quello in cui una sala attonita e ammutolita assistette al ritorno di Georger Miller e al suo futuro post-apocalittico, con Mad Max: Fury Road. Un film incredibile, sotto ogni aspetto: visivo, registico, sonoro. Visionario al punto da non sentir volare un pop corn in sala; un'asticella posta talmente in alto, che nessuno ha nemmeno tentato d'imitarlo negli anni a venire.
Flop
La nuova trilogia di Star Wars
Avevo accolto Il Risveglio della Forza con grande soddisfazione, ritenendolo una perfetta fusione tra le aspettative dei vecchi fan e la necessaria apertura alle nuove generazioni. E invece Disney non ha tenuto dritto il timone, impaurita della ricaduta commerciale derivante dalle critiche piovute. E ci siamo beccati quell'oscenità de Gli Ultimi Jedi, anch'esso aspramente (e giustamente) osteggiato praticamente da chiunque. Poi è seguito un altro cambio di rotta, un ritorno sui propri passi che ha partorito la recente sequenza di toppe alle falle de L'ascesa di Skywalker, un film pieno di crepe come il casco di Kylo Ren. È delizioso addentrarsi nella miriade di articoli che cercano di scovare nelle note delle edizioni ungheresi di un qualche romanzo ritenuto canone la spiegazione delle bislacche trovate di trama di quest'ultimo capitolo. «Se puoi sognarlo, puoi farlo», diceva qualcuno. Ma non è detto che tu debba farlo, specialmente coi sogni altrui. Davvero, l'occasione persa del decennio.
Fabiana Malorgio
Top
La Grande Bellezza
Il film di Paolo Sorrentino m'è piaciuto molto, perché ha saputo descrivere le debolezze romane e i falsi miti del nostro tempo, personificati magistralmente nel protagonista Jep Gambardella, interpretato dal poliedrico Toni Servillo.
Flop
Cinquanta Sfumature di Grigio
La pellicola di Sam Taylor-Johnson è, a mio avviso, il peggior film: voleva catturarci con le più eccitanti sensazioni, ma in fondo era solo un bluff.
Marco Mogetta
Top
Hugo Cabret
È il film di Martin Scorsese, ispirato al quasi omonimo romanzo (molto) illustrato di Brian Selznick. Per uno che all’università ha studiato storia del cinema, la vicenda narrata nella pellicola è ammaliante e gustosa. Inoltre è stata, credo, l’ultima volta che ho visto trasudare il meraviglioso dal grande schermo. Commovente, misterioso, divertente e mozzafiato. Francamente, un capolavoro adatto a tutti.
Flop
La Trilogia de Lo Hobbit
Il film più brutto del decennio, secondo me, è la seconda parte della trilogia de Lo Hobbit che, per la proprietà transitiva della monnezza, spande lo schifo a tutti e tre. Non per la mancanza d'aderenza allo spirito della storia, per la vicenda amorosa tra un’elfa e un nano (non così basso), o per l’inserimento di elementi narrativi incoerenti col libro. L’elemento devastante è la noia che, in 9 ore di proiezione totale, assume la forma dei personaggi che scappano, per circa un terzo del tempo. Abbattetemi.
Valentina Mori
Top
The Impossible
La storia vera di una famiglia che affronta l’impossibile e riesce a ritrovarsi, nonostante sia stata divisa da uno tsunami devastante.
Flop
Sharknado
Film sugli squali o sui tornando ne abbiamo visti una marea, ma la combo insieme è davvero paradossale! Già è difficile accettarla così, se poi è condita da effetti speciali orribili...
Gaia Pennati
Top
Melancholia
È tra le poche pellicole in grado d'avermi smosso nel profondo, lasciandomi, una volta riaccese le luci in sala, visibilmente sorpresa e inquieta. Il tema è quello della minaccia alla vita sulla Terra, articolato secondo tre linee guida, tre figure centrali. Melancholia è stato un film in grado di maturare in me una meditazione profonda sull’attesa della fine, sul suo senso, sulla vita stessa.
Flop
Batman v Superman: Dawn of Justice
Occorre fare una premessa: probabilmente Batman v Superman non è il film più brutto del decennio. La scelta degli attori la ritengo azzeccata ed è visibilmente una pellicola di grande impatto. Eppure, mi aspettavo di più. Ho avuto tanto hype per questo film e, quando mi sono ritrovata in sala, il prodotto definitivo semplicemente non s'è rivelato all’altezza. È un miscuglio uscito male di dettagli di trama che, nella confusione del tutto, si perdono, rivelando sì una grande magnificenza visiva, ma un'altrettanta mancanza strutturale.
Francesca M. Russo
Top
Your Name
Fra i più bei film dell'ultimo decennio, la mia scelta ricade con assoluta convinzione sul fantastico anime di Makoto Shinkai, Your Name. È la storia, fra il sogno e la magia, di Mitsuha e Taki, due ragazzi che, misteriosamente, si scambiano i loro corpi e riescono a stravolgere il proprio destino. Trattenere le lacrime risulta impossibile per buona parte del film, che punta dritto all'anima, oltre che al cuore. L'impatto emotivo è sconvolgente e, grazie alla trama e a una colonna sonora memorabile, più che all'animazione, che non raggiunge la perfezione dei lavori del maestro Hayao Miyazaki, può essere degnamente annoverato fra i più bei lungometraggi del suo genere. Straziante ed estremamente coinvolgente il finale: «Scusa, non è che ci siamo già conosciuti?», «L'ho pensato anch'io!”», «Qual è il tuo nome?».
Flop
Cinquanta Sfumature
E, come per il più bello, non ho nessun dubbio neanche sul film, o meglio, i film che ho trascritto sulla famigerata lista nera dell'ultimo decennio. La trilogia di Cinquanta Sfumature, tratta dai romanzi della scrittrice inglese E.L. James e diretti da Sam Taylor-Johnson, con protagonisti Jamie Dornan e Dakota Johnson, è raccapricciante. Oltre all'interpretazione insulsa degli attori, coinvolti in una relazione BDSM ai limiti dell'idiozia, è ridicola nella trama scadente e nei dialoghi spinti al limite del grottesco: «Una cagata pazzesca!».
Valerio Massimo Schiavi
Top
Her
Spike Jonze scrive e dirige una delle storie d'amore più belle del nuovo millennio. Nel pieno della rivoluzione digitale, il regista riesce, tramite la performance di Joaquin Phoenix e la bellissima voce di Scarlett Johansson, a trasmettere emozioni incredibili, con una vicenda i cui due protagonisti sono universi inconciliabili. Da segnalare la colonna sonora degli Arcade Fire, una delle più belle di sempre.
Flop
Suicide Squad
Come Wanda Marchi, David Ayer, ma più specificamente DC Comics, hanno truffato milioni di spettatori ingenui, fra cui il sottoscritto. Con una fase di produzione tribolata, che ha causato l'intera riscrittura e ripresa del terzo atto del film, Suicide Squad è un mostro di Frankenstein, il cui corpo è formato da pezzi di un film cupo supereroistico, in stile Man of Steel e Batman v Superman, e una commedia irriverente à la Guardiani della Galassia. Il risultato: il flop del decennio.
Elisa Sini
Top
La Forma dell'Acqua
Se vi parlassi di The Shape of Water, che cosa vi direi? Vi metterei solo in guardia su una storia d'amore e perdita. E sul mostro che voleva distruggere ogni cosa. La Forma dell'Acqua, nella traduzione italiana del titolo, finalmente corretta, di Guillermo del Toro e le musiche di Alexandre Desplat, diventa un manifesto per tutti coloro che hanno scelto di vivere la diversità del mondo, da parte sfrattata, atipica.
Flop
Madre!
Darren Aronofsky sfrutta le abilità attoriali di Jennifer Lawrence e Javier Bardem per strutturare un film non solo noioso e straziante alla vista, ma anche carente per trama e approccio nel realizzarla. Due ore di pura costrizione e tortura, tra bambini mangiati, costole rotte e sette messe a caso, in una casa mal arredata.
Edoardo Sirchia
Top
Inception
Classificato ufficialmente come film di fantascienza, il capolavoro di Christopher Nolan si basa su un concetto estremamente semplice e paurosamente reale: è possibile fare soldi impiantando idee create artificialmente nella mente delle persone? Nel mio caso la risposta è affermativa. Dieci anni dopo averlo visto, non smetto di chiedermi se quella maledetta trottola stia continuando a girare.
Flop
Skyscraper
Il cinema può avere significati diversi per ognuno di noi. Quando si va a vedere un film, si esce dalla sala con almeno un elemento che ci rende persone più ricche rispetto a quando siamo entrati. Skyscraper mi ha insegnato a essere insicuro: tutti vorrebbero poter interpretare una persona disabile nel modo in cui lo ha fatto Dwayne Johnson in questo film... O forse no!
Alessandro Sparatore
Top
The Revenant
S'è scritto molto su The Revenant. Oscar a Leonardo Di Caprio: non aggiungo altro!
Flop
Box Office 3D
Quando in Italia riuscimmo a fare una parodia più stupida degli Scary Movie.
a cura di Valerio Massimo Schiavi
Leggi gli altri approfondimenti nella sezione Nerd Origins