Crawl: Intrappolati
«Non bisogna mai arrendersi»
In queste calde sere d’estate, si torna ad avere paura grazie al nuovo film di Alexandre Aja (Le Colline hanno gli Occhi, Piranha 3D), figlio di una branchia del filone Eco Vengeance, in cui la natura si ribella all’uomo e ne mette a repentaglio la vita. Prodotto dal grande guru dell’horror Sam Raimi, Crawl ci terrorizzerà nelle sale cinematografiche a partire dal 15 Agosto, riportandoci a vecchie e spaventose sensazioni che ci ricordano capolavori come Lo Squalo e ancora prima Gli Uccelli. A cacciare l'uomo, questa volta, saranno gli enormi e famelici alligatori, che in un susseguirsi di colpi di scena, sfodereranno affilate dentature, forza e aggressività.
Durante un uragano di Forza 5, abbattutosi in Florida, nella cittadina di Colar Lake, Haley Keller (Kaya Scodelario) non riesce a contattare suo padre, Dave (Barry Pepper), col quale non parla da diverso tempo. Ignora deliberatamente gli ordini d'evacuazione, impartiti dalle forze dell’ordine, per correre in suo aiuto. Ma nella vecchia casa di famiglia non troverà solo l’uragano che impazza con la sua distruttività, ma anche una spaventosa presenza, intenzionata ad aggredire sia lei che suo padre, già gravemente ferito. In un’estenuante lotta per la sopravvivenza, Haley dovrà sfruttare tutte le sue capacità di nuotatrice esperta per sfuggire sia all’acqua, che si alza col peggioramento delle condizioni atmosferiche, sia a un branco di alligatori che, sorpassati gli argini del fiume, invaderanno le abitazioni. Riuscirà a salvare suo padre, dal quale si separò quand'era ancora piccola? Crawl: Intrappolati, però, è molto più di questo.
Chiunque si trovasse nei panni della protagonista, probabilmente non riuscirebbe a cavarsela: ci si rende subito conto, sin dalle prime scene ad alta tensione, di quanto sia impossibile. Il genio, però, sta nel creare un personaggio che, per volere del destino, si trova proprio nel suo ambiente abituale: l’acqua. L’impossibile, quindi, diviene possibile, nonostante l’insormontabile pericolo, e tutti ci troviamo a fare il tifo per questa testarda e caparbia, seppur gracile eroina, alle prese con mostruosi predatori, incattiviti dalla situazione. Come se non bastasse, viste le favorevoli condizioni ambientali, decidono di deporre le loro uova proprio nello scantinato della grande casa dove si svolge la maggior parte della vicenda.
Una casa che è il solo set cinematografico di Crawl: Intrappolati, formato da soli 3 ambienti che contribuiscono a rendere il film ancor più claustrofobico. E più lo spettatore sente la mancanza d'aria, più la tensione s'alza, garantendo un riuscito intrattenimento, grazie anche alla fotografia e a una trama sempre ricca di colpi di scena che ci accompagneranno, tra urla, sangue e inseguimenti, fino al gran finale.
di Valentina De Sapio
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In questa recensione sono citati:
• Le Colline hanno gli Occhi
• Piranha 3D
• Lo Squalo
• Gli Uccelli