The lazarus effect
Nel fumetto la morte di un personaggio o di un supereroe apparentemente invincibile quasi mai si traduce in una dipartita permanente: il primo esempio a venire in mente è La Morte di Superman. Queste inaspettate scomparse sono utilizzate per sorprendere il lettore e tenerlo col fiato sospeso, ma anche per altri fini squisitamente narrativi. Nel tempo, però, in alcuni casi s'è abusato di questo espediente narrativo, cui corrispondeva spesso una pronta resurrezione. Questa ossessione degli autori a giocare a Gesù con Lazzaro allontanava il pubblico, ormai consapevole che a ogni morte corrispondeva un rientro in campo.
Soprattutto nelle saghe di Dragon Ball abbiamo conosciuto la morte come un avvenimento provvisorio. Akira Toriyama ci ha abituato a continue entrate e uscite di scena, ma ha avuto il merito d'inserirle nel suo celebre manga con un preciso scopo narrativo dal forte impatto sui personaggi e, inevitabilmente, su tutti noi. Ci concentreremo su Dragon Ball Z e sulle cinque morti più importanti che ci ha presentato. Ovviamente, lo spoiler è sempre dietro l'angolo.
5. Trunks vs Cell
Partiamo subito con la morte forse più inaspettata di questa classifica. Nel momento in cui parte il raggio dal dito di Cell e colpisce di sorpresa Trunks, il guerriero venuto dal futuro, come lui molti di voi saranno rimasti di sasso. E forse avreste dato per scontato leggere in classifica la morte di Goku per effetto dell'attacco kamikaze di Cell, avvenuto poco prima. La scelta deriva dalla considerazione dei pochissimi momenti in cui Goku non è presente all’interno dell’opera, unico protagonista della serie: anche quando sembrava in atto un ideale passaggio di testimone tra lui e Gohan, la successiva saga di Majin Bu smentisce ogni possibilità in tal senso. Ecco perché abbiamo deciso d'iniziare con la morte di Trunks: suggerisce che qualcosa all’interno della psiche di Vegeta sia cambiato. Il fiero Principe dei Saiyan per la prima volta si mostra umano, esplodendo di rabbia di fronte al figlio colpito a morte; l’orgoglio non è più il suo unico pensiero e da quell'evento i suoi cari cominciano ad avere uno spazio all’interno del suo cuore.
4. Goku vs Radish
Nonostante Akira Toriyama ci avesse già preparato al cambio di tono della sua opera con la prima morte di Crilin, durante l’ultimo arco narrativo di Dragon Ball, proprio alle battute iniziali di Dragon Ball Z ci ritroviamo subito ad affrontare la morte di Goku. Il primo avversario della serie è Radish, che scopriremo essere il fratello del nostro protagonista. Toriyama ci fa capire da subito che la musica è cambiata: il nemico, infatti, è talmente potente da costringere l’eroe a un’inaspettata alleanza con il suo acerrimo nemico, Junior. Per sconfiggere Radish, Goku dovrà sacrificare la propria vita, per permettere al guerriero namecciano di colpire a morte l’invasore. Mai prima di questo momento avremmo potuto pensare che il protagonista assoluto sarebbe potuto perire in combattimento, ma la sua scomparsa ha un’importanza fondamentale nell’aprire il nuovo corso della storia. Non ci troviamo più di fronte a una commedia fatta di strambi personaggi alla ricerca di sfere misteriose: da quel momento in poi ogni combattimento sarà uno scontro in cui si deciderà il destino della Terra e di tutti i suoi abitanti.
3. Junior vs Nappa
Uno dei grandi pregi della scrittura di Akira Toriyama è indubbiamente la capacità di saper trasformare perfidi antagonisti in eroi complessi. Il primo grande caso di redenzione in Dragon Ball è quello di Junior. Dopo la morte di Goku, il namecciano decide d'allenare Gohan, il figlio del suo grande nemico, dopo aver intravisto il talento del bambino durante il suo scatto d’ira contro Radish. Dopo un anno di allenamento in vista dell’imminente invasione dei Saiyan e il tempo passato con un bambino capace di vedere oltre l’aspetto minaccioso del suo severo maestro, Junior inizia a provare per la prima volta affetto per un altro essere vivente. Il suo sentimento è talmente forte, da spingerlo a sacrificarsi per proteggere Gohan dal feroce attacco del saiyan Nappa. Con tanto di discorso strappalacrime finale, Toriyama riesce a confezionare uno degli archi di redenzione più belli della storia della narrativa giapponese.
2. Crilin vs Freezer
Quasi non servirebbe presentazione alcuna per una delle morti più iconografiche in assoluto. Dopo un estenuante combattimento in cui i nostri eroi cercano invano di sconfiggere il malvagio Freezer, l’intervento di Goku riaccende le speranze di tutti noi, ormai inermi di fronte allo sterminio dei namecciani e l'uccisione di Vegeta. Purtroppo, però, non basta. L’allenamento a gravità 100, il kaioken x20 e Kamehameha a profusione fanno solo il solletico al suo nemico. Con un ultimo disperato tentativo, Goku raccoglie l’energia di tutto il pianeta Namek e di quelli circostanti, scagliandola contro Freezer attraverso l'uso della Sfera Genkidama. Ma Freezer sopravvive e decide di sfogare la sua ira prima colpendo Junior quasi a morte, poi facendo letteralmente esplodere il povero Crilin. La visione del suo grande amico d’infanzia, compagno di mille avventure, ucciso in maniera tanto crudele, scatena in Goku una rabbia talmente straripante, da fargli perdere il controllo, facendolo trasformare nel leggendario Super Saiyan, la più celebre trasformazione della storia di anime e manga.
1. Vegeta vs Majin Bu
Eccoci qua, al primo posto di questa macabra classifica. Per molti, Dragon Ball ha significato tantissimo: un'infanzia passata davanti alla TV a osservare le gesta sovrumane di un protagonista imbattibile; per un bambino, Goku ha sempre rappresentato il vero supereroe della televisione. Eppure, ci si può accorgere facilmente di come il protagonista di Dragon Ball sia fondamentalmente un personaggio piatto. Non è una critica all'eroe: altre opere hanno scelto di caratterizzare così il proprio protagonista, come One Piece, altro manga e anime di enorme successo. Nel corso degli anni, crescendo e imparando ad apprezzare qualità nascoste del prossimo, abbiamo iniziato a percepire i personaggi secondari di Dragon Ball Z come complessi e affascinanti. Vegeta rappresenta perfettamente questo concetto: la sua evoluzione, partita da conquistatore e assassino e culminata nel sacrificio è il motivo per cui in molti indichino il Principe dei Saiyan quale personaggio preferito fra i tantissimi che hanno popolato l’opera di Akira Toriyama. Già con la morte di Trunks per mano di Cell avevamo intravisto la scintilla d'umanità in Vegeta, ma il compimento di questo percorso doveva ancora arrivare. All’inizio della saga di Majin Bu, infatti, troviamo Vegeta sorprendentemente accasato. Dopo aver scoperto, però, che Goku è riuscito a diventare ancor più potente, aumentando ulteriormente il gap tra di loro, decide di farsi impossessare dal malvagio mago Babidi e di tornare a essere lo spietato saiyan che avevamo conosciuto in precedenza. La constatazione della superiorità di Majin Bu, nemico fin troppo potente per un Super Saiyan di secondo livello, lo spinge a sacrificare non solo la sua vita terrena, ma anche una possibile seconda vita nell’aldilà, in nome delle persone a lui care: Bulma e Trunks. E Kakaroth. L’estremo sacrificio di Vegeta ci dimostra in maniera definitiva quanto sia cambiato rispetto all’inizio della serie, ormai contagiato da sentimenti umani. Tutti questi motivi fanno sì che la sua morte sia uno dei momenti più alti dell’intera opera meritando il primo posto di questa classifica.
Fuori concorso. Yamko vs Saibaman
Con tutte le umiliazioni e le sconfitte subite sul campo di battaglia e in amore, il povero Yamko ha patito più di tutti il passaggio da Dragon Ball a Dragon Ball Z, finendo relegato a personaggio di terza fascia. Abbiamo quindi pensato che meriti almeno una piccola vittoria, un premio per aver partecipato. Infatti la sua è forse la morte più ridicola di tutta l’opera, perché riesce a perdere la vita contro un mostriciattolo cresciuto letteralmente con un seme piantato a terra.
Valerio Massimo Schiavi
Edoardo Frazzitta
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