Bruciare le tappe
Nel 1982 Steven Spielberg è alla ricerca di una bambina da usare nel suo prossimo E.T.: l'Extraterrestre. Ne trova una di 7 anni, biondina e carina, che probabilmente aveva visto due anni prima al cinema. Quella bambina, è risaputo, diventerà una delle bad girl più famose di Hollywood.
È Drew Barrymore. Figlia d'arte, in quanto entrambi i genitori erano attori e la famiglia stessa è una specie di dinastia, a soli 11 mesi inizia la sua lunghissima carriera, reclamizzando cibo per cani e, dopo una fugace apparizione in TV, quando a 5 anni è scelta per Stati di Allucinazione, film che segna il debutto cinematografico anche di William Hurt. Si tratta di un buon film di fantascienza e, da appassionati, non potevamo pensare a un inizio migliore per Drew Barrymore.
Eppure, subito dopo riesce addirittura a migliorare, proprio con E.T.: l'Extraterrestre: la bimba dai capelli biondi e gli occhioni dolci conquista così la sua fetta di pubblico. Sarà per il suo sguardo da brava ragazza o forse per l'aspetto angelico, ma è considerata spesso una buona scelta per moltissimi film horror. In Fenomeni Paranormali Incontrollabili ha, infatti, il ruolo di una piccola e dolce bambina capace d'appiccare incendi con la forza della mente. Il film è tratto da L'incendiaria del maestro Stephen King.
Sebbene il titolo faccia inorridire, il film in sé vale la pena di guardarlo. Nel 1985, Drew Barrymore ha una parte anche in Gli Occhi del Gatto, sempre creatura di papà Stephen King. Nel 1992, invece, è la volta di Waxwork 2: Bentornati al Museo delle Cere, commedia horror passabile, ma impreziosita dai cammeo di Bruce Campbell e David Carradine, con protagonista Zach Galligan. Se vi diciamo Gremlins, vi viene in mente qualcosa?..
Intanto, la bambina cresce e dunque può essere presa in considerazione anche per un altro filone cinematografico che, ahinoi, diverrà più corposo nel curriculum vitae di Drew Barrymore: la commedia romantica. È il caso di Prima o poi me lo sposo (1998), nel quale appare Billy Idol, e di La Leggenda di un Amore: Cinderella, che racconta la vera storia del personaggio dei Fratelli Grimm.
Dall'horror alla commedia, Drew Barrymore cresce ancora e, completamente adulta, la ritroviamo anche in Charlie's Angels e nel suo sequel. Il problema, però, è che cresce troppo in fretta e con la stessa velocità ha forse voglia di togliersi di dosso il ruolo di bambina carina che le apparteneva nell'infanzia. La sua diventa una vita sregolata prestissimo: a 9 anni già fuma, a 11 beve, dai 12 ai 13 passa dalla marijuana alla cocaina. Teenager disintossicata, cerca un ruolo di sex symbol e ci riesce con il film La mia peggior nemica e poi posando nuda per Playboy, nel 1995. Si dice che Steven Spielberg, il quale è anche il suo padrino, mentre la madrina è Sophia Loren, così per dire quanto sia potente la dinastia Barrymore, le regalò una copia della patinata rivista, nelle quali le sue foto erano state tutte modificate: l'aveva vestita e vi aveva apposto un biglietto di significati ermetici: «Copriti».
La ragazza terribile cresce ancora e ancora e, alla fine degli anni '90, inizia a fare maledettamente sul serio, diventando anche produttrice e, infine, regista. Nel 2000, infatti, mette mano alla borsa proprio per Charlie's Angels. Insieme a Lucy Liu e Cameron Diaz, riporta in auge il trio di detective più sexy della storia. Arti marziali come se non ci fosse un domani e una buona dose d'ironia contribuiscono a rendere il film un successo. È, però, nel 2001 che ci si accorge quanto dietro a quegli occhi bellissimi, Drew Barrymore abbia anche un gran cervello: diventa produttrice di Donnie Darko, intuendone le potenzialità. Fantascienza ed esoterismo, turbine d'aereo e conigli giganti, un Patrick Swayze in ottima forma e la splendida canzone Mad World rendono Donnie Darko un vero e proprio fenomeno di culto, tanto da realizzarne anche un Director's Cut con venti minuti inediti, riproposto al cinema nel 2004.
Dobbiamo arrivare al 2009 per registrare, invece, l'anno d'esordio dietro la macchina da presa, con Whip it. Tratto dal romanzo Derby Girl, di Shauna Cross, il film racconta di una ragazzina, interpretata da Elliot Page, che scopre e s'appassiona al mondo del roller derby. Dai! Il roller derby, quella disciplina nella quale due squadre si affrontano sfrecciando su una pista ovale indossando pattini a rotelle e cercando di non finire a terra o fuori dal tracciato!.. Ne avete sicuramente visto una versione meno violenta nel film Rollerball, del 1975, o nel suo remake del 2002. Sia come sia, Drew Barrymore torna nel ruolo di regista nel 2011, per girare il videoclip del singolo Our deal dei Best Coast. D'altra parte alla musica era già parecchio legata, in quanto madrina di Frances Bean Cobain, figlia di Kurt Cobain e Courtney Love. Manca ancora qualcosa, vero? Quel qualcosa che ci possa permettere di dire: sì, è bella, ma è anche di diritto dentro il nostro nerd club. Ebbene, nel 2000 Drew Barrymore dona la voce al personaggio di Akima in Titan A.E., uno dei cartoni più interessanti e sottovalutati di Don Bluth. A completare il quadro, Drew Barrymore è la produttrice e la protagonista dello show televisivo Santa Clarita Diet, una comedy horror andata avanti per 3 stagioni in cui la vita di una coppia è sconvolta quando lei diviene uno zombie, sempre più affamato di carne umana.
di Alessandro Sparatore
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