Gli inizi del 2016 non sono stati dei migliori. Lo sappiamo, ci hanno lasciato parecchie persone che facevano parte della nostra storia e, tra questi, abbiamo dovuto dire addio anche ad Alan Rickman. L'attore è stato stroncato da un cancro al pancreas, che lo ha consumato in soli 6 mesi, troppo pochi, soprattutto se considerati in antitesi a una carriera lunga, cui solo la morte prematura ha messo un punto d'arresto. Cresciuto artisticamente sui palcoscenici inglesi a pane e Shakespeare, già dalla fine degli anni '70 aveva conquistato una certa fama, grazie al suo talento.
Sono passati pochi anni dal mio primo incontro con Alicia Vikander: l'occasione era tra le più ghiotte, poiché si trattava di uno dei film che ho più apprezzato in assoluto. Era il 2015 e arrivava Ex Machina, per la regia di Alex Garland. L'attrice è la (seconda) scelta per il ruolo dell'androide Ava. Il film era di quelli intriganti, sia per il tema, cioè il Test di Turing, sia per come il regista decide di trattarlo, muovendosi a metà tra il thriller psicologico puro e la pellicola di fantascienza, che ben fa sentire l'eco degli analoghi degli anni '60 e '70.
Raggiungiamo vette altissime, quando possiamo parlare di attori così famosi come Anthony Hopkins. Uomo di grande talento, ha partecipato, anche in anni recenti, a film che decisamente ci sono congeniali. Certo, non sarebbe corretto partire dai giorni nostri e andare a ritroso, sicuramente meglio partire dal passato, precisamente dal 1991, quando Anthony Hopkins ottiene l'Oscar per la sua interpretazione di Hannibal Lecter, ne Il Silenzio degli Innocenti.
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