I'm your woman
«There's always a first time for everything»
Qualcuno ha mai sentito l'espressione «sembri una scappata di casa»? In genere, ci si immagina che giri vestita senza cura, con poco riguardo per stile e abbinamenti. Nel caso di I'm your woman, film in arrivo su Prime Video l'11 Dicembre e che abbiamo avuto il piacere di visionare in anteprima, i cambi d'abito sfoggiati dalla protagonista Rachel Brosnahan cozzano non poco con questa idea. Eppure, nonostante questa incongruenza, la donna semplice dentro molte molte di noi si troverà a sognare a occhi aperti per tutta la vicenda narrata: a ogni cambio costume della protagonista, guardandola sfoggiare jeans a zampa e stivali stupendi, saremo assalite dalla voglia di svaligiare ogni singolo negozio di seconda mano esistente, possibilmente a New York.
Mettendo da parte la momentanea passione per l'abbigliamento anni '70, dobbiamo confessare che durante la prima parte di I'm your woman ci siamo preoccupati di dover stroncare malamente questo film, consigliando d'investire due ore del vostro tempo in qualsiasi altra attività certamente meno tediosa della sua visione. La lentezza delle prime battute è a dir poco soffocante, ma solo al termine del film si realizza che era funzionale a permettere allo spettatore d'immedesimarsi al meglio nei panni della protagonista, Jean, e di partecipare all'enorme sconvolgimento che la sua vita avrà nel corso della storia. All'inizio appare una ragazza ingenua e superficiale: si fa bastare quanto le è dato sapere da un marito decisamente impalpabile e non le interessa approfondire più di tanto. La vita va avanti, tranquilla, agiata e piena di vestiti; lei le va appresso, arrivando quasi a finirne travolta. Solo allora saprà dimostrarsi in grado d'affrontare ogni sorpresa offertale da un viaggio inaspettato, rivelando che a indossare il meglio della moda anni '70 è decisamente una tipa tosta.
Nel suo peregrinare, Jean avrà modo di conoscere e comprendere un passato che, pur essendo il suo, le è in gran parte oscuro. Mano a mano, brancolando nel buio, avrà l'opportunità di crescere e di vivere una vita vera e tutta sua. Solo dopo una lunga ed estenuante introduzione arriverà la svolta, in un crescendo di tensione. Ci si troverà catapultati in un thriller che, pur non brillando per l'intensità dell'azione, terrà col fiato sospeso. I cambi di ritmo sono un segno caratteristico di I'm your woman: nuovi personaggi e nuove situazioni danno la sensazione d'assistere alla sovrapposizione di più film di generi diversi, col risultato di permettere alla storia di proseguire al meglio. I personaggi di contorno sono pochi ma buoni e Jean si troverà ad affrontare gli strascichi del suo passato e soprattutto a incontrare persone fantastiche che contribuiranno alla sua crescita e si riveleranno essere quasi mai quel che sembravano, partecipando al rivelarsi di un mondo inaspettato.
Bella e coinvolgente è anche la colonna sonora tanto che, passati un paio di giorni dalla visione di I'm your woman, ci ritroviamo a canticchiare la canzone You make me feel like a natural woman, che accompagna uno dei momenti più significativi del film. A conti fatti, il consiglio è di tenere duro: nonostante l'immane sforzo necessario a superare la prima ora, I'm your woman offre una storia molto convincente, impreziosita dall'infinito defilé di capi vintage, che danno un senso ulteriore a tutto il film.
di Paola Mazzi
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