Il Segreto della Miniera
«Cosa c'è lì dentro?»
Alija è un minatore, un immigrato bosniaco in Slovenia. Un giorno, è costretto a verificare lo stato di una miniera da chiudere. Durante la perlustrazione, però, s'accorge che i cunicoli da controllare nascondono vari scheletri, appartenenti a vittime di esecuzioni della Seconda Guerra Mondiale. Avendo vissuto in prima persona gli orrori della guerra, Alija decide di denunciare la cosa, trovandosi però a dover lottare con le autorità del suo Paese.
Tratto da una storia vera, la regista Hanna Slak decide di raccontare una vicenda che potrebbe rappresentare il simbolo di migliaia di situazioni simili. Difatti, il diritto alla sepoltura e alla riappacificazione in tempi di guerra e di persecuzioni sono impossibili da ottenere. Il Mediterraneo ne è la prova: un cimitero di persone, colpevoli d'essere solamente in cerca di un posto sereno in cui vivere. Stessa cosa per le vittime del genocidio in Bosnia, durante le guerre jugoslave. Alija, nel racconto di Hanna Slak, rappresenta chi riporta alla luce, come avvenuto nella miniera, la memoria. Un ricordo perduto, un po' per vergogna, un po' per dolore, ma soprattutto per non prendere atto delle colpe del proprio Paese. Il parallelismo fra la Seconda Guerra Mondiale e le guerre jugoslave, in questo caso, calza a pennello, per com'è stata gestita la censura di tali atti disumani.
Hanna Slak decide di raccontare, nella finzione, una storia realmente accaduta. Infatti, Mehmedalija Alic, il minatore cui è ispirata la vicenda, appare in un breve cammeo. La scelta d'utilizzare questo genere di storytelling risulta azzeccata, in quanto riesce a veicolare il vero e proprio fulcro emotivo di quant'è accaduto al minatore. Hanna Slak la racconta con ritmi lenti e compassati, senza esagerare mai col dramma e la commiserazione; piuttosto, preferisce descrivere un uomo sensibile, colpito da un grande lutto, intento a combattere una battaglia che sembrerebbe non appartenergli, ma che in realtà considera sua. Dal punto di vista della sceneggiatura e della regia, c'è poco da dire: entrambe riescono a servire la storia nel migliore dei modi, alle volte cambiando gli avvenimenti della vita di Mehmedalija Alic, in favore di una coerenza narrativa migliore.
In conclusione, Il Segreto della Miniera è un film certamente non facile per un pubblico abituato a blockbuster e popcorn però, nonostante sia assai distante dai toni leggeri di un Avengers: Endgame o Fast & Furios: Hobbs & Shaw, si pone l'obbiettivo importante di portare alla luce episodi terribili davvero accaduti, in modo che il ricordo di tali atrocità non ci faccia commettere ancora errori simili in futuro.
di Valerio Massimo Schiavi
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In questa recensione sono citati:
• Avengers: Endgame
• Fast & Furios: Hobbs & Shaw