Insospettabili Sospetti
«Stavo pensando di rapinare una banca»
Che succede quando tre arzilli pensionati si ritrovano quasi al verde e senza pensione per colpa dei giochi di potere delle banche e delle aziende? Semplice: in Italia si dà la colpa a Berlusconi, Renzi o Babbo Natale, a seconda del periodo, bevendo un Campari al tavolino di un bar. Altrove, invece, ci si rimbocca le maniche e si va a riprendere il maltolto. Insospettabili Sospetti è la nuova commedia di Zach Braff, attore e regista amatissimo da praticamente chiunque per il suo sognatore dottor J.D. nella serie TV Scrubs: Medici ai Primi Ferri, un cult meritevole d'essere visto e rivisto per la genialità dei vari personaggi. Passato dietro la macchina da presa, Zach Braff ha saputo dimostrare d'essere un valido regista e sceneggiatore. Col suo ultimo lavoro, conferma ancora una volta il suo talento per le commedie divertenti. Come già in passato, anche in Insospettabili Sospetti, remake del film Vivere alla Grande del 1979, dirige un cast di mostri sacri di Hollywood, come Morgan Freeman, Michael Caine e Christopher Lloyd. Avere sul set Dio, l'Alfred di Batman e Emmett Doc Brown è una responsabilità non da poco.
Joe, Willie e Albert sono tre pensionati e vivono serenamente le loro vite, fra programmi TV e le attività del club del quartiere di cui fanno parte. Un giorno, Joe riceve una lettera dalla sua banca: rischia di perdere la propria casa per alcuni mancati pagamenti. Mentre si trova nell’ufficio, un gruppo di uomini mascherati fa irruzione e la rapina con estrema facilità. Lo stesso giorno, i tre protagonisti scoprono pure che i loro fondi pensionistici sono stati bloccati, perché l’acciaieria per la quale hanno duramente lavorato per oltre 40 anni ha dichiarato fallimento e s'è trasferita all’estero. Insomma, rischiano di perdere tutto quel poco guadagnato onestamente in una vita. Da qui l'idea: rapinare la banca, prendere tutti i soldi di cui hanno diritto e dare l’eccesso in beneficenza. I nostri moderni ma attempati Robin Hood dovranno rivolgersi a qualcuno del mestiere; nel giro di poco tempo e non senza difficoltà, dovranno rimettersi in forma e imparare le tecniche e le strategie necessarie per riuscire nell’impresa di diventare perfetti svaligiatori di caveau. Lo faranno coi volti coperti dalle maschere di Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr., ovvero il Rat Pack, gruppo di artisti a cavallo degli anni '50 e 60', al cui interno erano annoverati anche Judy Garland, Humphrey Bogart, Spencer Tracy e tante altre star.
Così, l'avventura dei tre vecchietti ha inizio. Non hanno nulla da perdere: se anche le cose dovessero andare male, cosa resterebbe loro al di là di qualche anno in una pensione con un tetto sulla testa e tre pasti al giorno? Insospettabili Sospetti è un film divertente e leggero, molto piacevole da vedere e con una trama semplice ma appassionante. Si distacca molto dall’originale del 79, più cupo e drammatico. Molto del merito va senza dubbio agli attori: Morgan Freeman, Michael Caine e Alan Arkin sono bravissimi e si capisce quanto si siano divertiti a recitare in una pellicola che sembra quasi un loro parco giochi. Michael Caine, per esempio, è in grado di dominare la scena anche con una sola alzata di sopracciglia; le parti in cui duetta con Morgan Freeman, poi, sono piene di sintonia tra i due, i quali hanno già recitato insieme nella trilogia di Batman di Christopher Nolan. Christopher Lloyd ha una piccola parte, ma decisamente fuori le righe e spassosa. Nel cast troviamo anche Matt Dillon, ma ha un ruolo marginale ed è messo in ombra dall’enorme presenza scenica dei tre mattatori: lo scontro era davvero impari.
Un altro elemento molto curato e piacevole di Insospettabili Sospetti è la musica. Sempre presente, non invasiva e dal gusto un po’ retro, vi metterà a vostro agio, quasi cullandovi. È la giusta cornice di un film molto divertente, in grado di dare la visione della vita di chi sta più avanti con l’età e comincia a vedere la fine della corsa, con tutto quello che ne consegue per le persone che lasciamo. Una malinconia ridotta a velo, però, ben bilanciata dai sorrisi e dai tre incredibili attori diretti da Zach Braff.
di Daniele Kinder Rea
In questa recensione sono citati:
• Scrubs: Medici ai Primi Ferri (serie TV)
• Vivere alla Grande
Leggi anche le altre Recensioni
Forse potrebbe interessarti:
• East End. La Recensione
• Zach Braff: i film, gli amori e Scrubs
• Sasha e il Polo Nord. La Recensione
• Codice Unlocked. La Recensione
• Walter Dice: Director's Cut. La Recensione
{widget:facebook-commend}