Una questione di coscienza
Il caso in cui un attore oscura il regista lo ritroviamo in un thriller del 2004, L'uomo senza sonno. Protagonista in questione è Christian Bale, da molti conosciuto soprattutto per aver interpretato Batman nella trilogia di Christopher Nolan. Prima del Cavaliere Oscuro, però, s'era imbattuto in Trevor Reznik, un operaio di fabbrica con quasi 1 anno di sonno arretrato. La storia, seppur intrigata e piena di déjà vu, è in realtà semplice.
Trevor è un uomo qualunque, il suo lavoro dei più umili, non ha storie sentimentali importanti o un passato difficile: eppure, all'inizio de L'uomo senza sonno si ritrova davanti a un burrone, cercando di gettare un corpo senza vita. Da quel momento lo spettatore si trova a dover rivivere con lui tutti i momenti critici della sua esistenza. Andiamo con ordine: per capire bene il film, la parola chiave è coscienza. Ma resta un punto: cosa non fa dormire Trevor ogni notte? Di cosa deve prendere atto? L'uomo senza sonno si snoda intorno a queste domande, conducendoci in un modo geniale e contorto alla risposta. Il protagonista non è un uomo cattivo: ha un'amica di letto con cui condivide le sue preoccupazioni, Stevie, interpretata da Jennifer Jason Leigh, che come lavoro fa la prostituta. Tutte le sere, poi, fino all'una e mezza di notte va all'aeroporto e parla con Marie, una graziosa barista. Un giorno, fumando una sigaretta durante un turno libero, incontra per la prima volta Ivan, che diventerà un compagno di bevute. A dare uno scossone alla sua routine sopraggiunge un incidente in fabbrica, dovuto a una sua svista: costerà il braccio a un suo amico operaio e Trevor si sentirà responsabile. Il rimorso lo condurrà all'interno di una serie di paranoie e crederà che i suoi colleghi complottino contro di lui. Nel frattempo, alcuni bigliettini senza un apparente senso sono posti ogni sera sul frigo e lo allarmeranno ancora di più. Vi è rappresentato il gioco dell'impiccato; la parola nascosta pian piano prende forma.
In tutto questo caos, gli unici momenti di tranquillità sembrano essere quelli trascorsi con Stevie, Marie e il figlio di lei, Nicholas. Con questi ultimi due, però, i déjà vu si fanno sempre più presenti: l'impressione d'averli già visti diventa forte e disturbante. Solo quando finalmente vedrà in Ivan un nemico da inseguire e in Stevie una bugiarda, Trevor si rende conto d'aver vissuto un sogno lucido. E tornano i ricordi; con essi, la realtà. Non la sveliamo, per non rovinare il colpo di scena a chi non abbia ancora visto L'uomo senza sonno. Per questo film, Christian Bale vince l'Oscar come Migliore Attore Protagonista, per un ruolo che lo costringe a pesare 55 chili, grazie a una dieta basata da mele e scatolette di tonno, che lo rende irriconoscibile e scheletrico, un'ombra. L'uomo senza sonno è una domanda aperta solo per chi non ha seguito gli indizi, è un percorso ben strutturato su un uomo e il suo inconscio, della loro unione e del loro assestamento finale.
di Elisa Sini
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