La rosa di Versailles
La fama è il successo di Lady Oscar sono un dato di fatto ormai scontato. Nella sua prima edizione italiana, infatti, l'anime divenne uno dei più amati, ma la sorpresa è che nel Sol Levante, invece, ci mise parecchio a ingranare. Riyoko Ikeda, l'autrice del manga, rimane folgorata dalla biografia di Maria Antonietta e così propone al suo editore un fumetto storico, ambientato poco prima dello scoppio della Rivoluzione Francese. Siamo in Giappone all'inizio degli anni '70 e a nessuno sembra una buona idea, tanto che Riyoko Ikeda deve sudare ben più delle canoniche 7 camicie per convincere tutti della bontà della sua idea. Alla fine la spunta, per fortuna, ma solo con la promessa d'interrompere subito la serie, nel caso si fosse rivelata un flop. Inutile dire che, invece, Lady Oscar, o meglio Versailles no bara, diventa un successo enorme. Tanto che, alla fine del decennio, l'ovvio passo è quello di realizzare un anime. È qui che le cose non vanno come previsto e la serie è bruscamente interrotta, a causa della clamorosa e inaspettata mancanza di ascolti.
A occuparsi dei disegni era un allora bravo, ma semisconosciuto Shingo Araki, il quale all'epoca incassa il flop, ma poco più avanti si rivelerà fondamentale. Sì, perché nel 1986, sei anni dopo la prima sfortunata messa in onda, è ormai famosissimo per aver firmato la serie de I Cavalieri dello Zodiaco. Così, quando Lady Oscar è messa nuovamente in onda, il suo nome fa da traino e ne suggella il meritato e tardivo successo. Nel frattempo, tra il manga e l'anime aveva già trovato posto un film live action. Lady Oscar darà il titolo alle successive edizioni fuori dal Giappone, esce nel 1975, come una produzione franco-nipponica, e presenta nel ruolo della protagonista l'attrice Catriona Maccoll, tra le preferite di Lucio Fulci. Da evidenziare anche una giovanissima Patsy Kensit, nel ruolo di Oscar bambina.
Malgrado gli anni, il film di Lady Oscar è molto conosciuto anche qui in Italia, trasmesso più volte anche avvalendosi dei doppiatori originali dell'anime. Quest'attenzione così speciale non ha però impedito ai curatori dell'edizione nostrana d'armarsi di forbici e tagliare tutto il tagliabile dal cartone. Il cambiamento più importante è sicuramente il mistero sul sesso della protagonista. In Giappone, Oscar è considerato un uomo e nessuno sa che in realtà si tratta di una madamigella. Giocando, quindi, su questa ambiguità, va da sé che l'anime originale, così come il manga dal quale è tratto, presenta scene nelle quali Oscar è oggetto del desiderio di parecchie dame di corte. Essendo ambientato poco prima della Rivoluzione Francese, anche buona parte della miseria del popolo è mostrata e non è quindi raro trovare alcuni personaggi praticare il lavoro più antico del mondo. In Italia, come sapete, il sesso di Oscar non è un mistero per nessuno. Tutti sanno che si tratta di una donna e questo ha portato al pesante rimaneggiamento di molti dialoghi, completamente riscritti, inventati o addirittura eliminati. Difficile crederlo, ma Lady Oscar nella sua versione originale porta anche una certa vena erotica, che noi abbiamo solo potuto intuire durante una delle scene più iconografiche e famose, nella quale Oscar è avvolta dalle spine, nuda e in balìa dei sentimenti che prova per André. D'altronde, il titolo originale dell'opera, tradotto, sarebbe Le Rose di Versailles.
Inutile negare, poi, il target trasversale che l'anime è riuscito a conquistare, appassionando bambini di entrambi i sessi con una certa maestria; il successo della serie vale anche per le molteplici repliche delle quali ha goduto, arrivando a due generazioni senza troppe difficoltà. Invecchiata bene, forse anche per lo stampo storico, Lady Oscar rimane tra gli anime non di robottoni più amato nel Bel Paese, complice una delle sigle più belle di sempre.
di Alessandro Sparatore
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Scheda
• Titolo: Lady Oscar (ベルサイユのばら Berusaiyu no bara)
• Manga
Anno: 1972-1973
Tankobon: 9
Anno: 1985 (Le Storie Gotiche)
• Anime
Anno: 1979-1980
Episodi: 41
• Live action
Lady Oscar (1978)
• Film d'animazione
- Una Spada per Lady Oscar: Insieme per Sempre (1991)
- La Storia di Lady Oscar (Italia, -)
• Sigla