Tra i meccanismi più affascinanti dell'Horror, c'è quello che Stephen King ha identificato in Danse Macabre come Teorema della Porta Chiusa. Il concetto è semplice, quanto insidioso: per far montare la suspense, i mostri non li devi vedere subito. L'orrore è dietro la soglia, su una scala scricchiolante o in una palla che rotola dal nulla verso di te, in qualcosa fuori posto o fuori fuoco. Ma, prima o poi, punto debole di tale teoria, quella porta la devi aprire e il mostro lo devi far vedere e, se non ti sei giocato bene le tue carte, il risultato sarà deludente, se non addirittura risibile.
Il volto spigoloso di Lance Henriksen sembra quello di un uomo che ne ha viste di tutti i colori; quegli occhi di ghiaccio che si porta dietro, con la bocca dalle labbra sottili, che siamo abituati a vedere spesso serrate, fanno quasi intuire l'eco di una durezza spietata. In effetti, la sua vita non sempre è stata facile e la sua giovinezza è segnata dall'irrequietezza e dalla violenza.
Esistono volti, nel cinema come in televisione, che siamo tanto abituati a vedere, da non farci quasi più caso. Attori da sempre sullo sfondo. Li identifichiamo subito come familiari ma, a volte, non ne conosciamo neppure il nome. Linda Hunt è uno di questi. Eppure si tratta di un'attrice di livello, la quale ha preso parte a film e serie TV di tutto rispetto, lavorando con colleghi e registi importantissimi. Ma c'è spazio anche per cartoni animati e videogame. Una vita intensa la sua, insomma, e non solo sullo schermo.
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