Natale a casa Nerdface
Il Natale è da sempre considerato un momento di gioia e unione: le famiglie si riuniscono davanti a una bella cena, composta da prelibatezze inaffiate da un buon vino. I parenti che non vediamo da tempo ci tempestano di domande, le più disparate. I più piccoli piangono sui seggioloni, gli zii si ubriacano, i nonni raccontano aneddoti di vita passata, mamme in preda al panico incartano regali improvvisati per gli imbucati dell'ultima ora, mentre i papà implorano inascoltati di non indossare il costume di Babbo Natale. Per noi nerd, però, il Natale è anche un palinsesto televisivo scandito dal ritorno di pellicole poi dimenticate durante il resto dell'anno, che trovano senso solo quando introdotte (o interrotte) dalle prime pubblicità ba-ba-ba-bauli. Così, qui a Nerdface abbiamo fatto un piccolo sondaggio interno, una Top 3 dei film che più rappresentano la nostra idea del Natale. Che possano aiutarvi a godere di questi giorni di festa: tanti auguri dalla Redazione!
Valentina Borrelli
Chiedimi perché sono single
Labyrinth (1986)
Nonostante non c'entri nulla, è un film che guardo nel periodo natalizio, perché David Bowie era il Principe più figo del mondo e avrei voluto un Bubu come amico.
Gremlins (1984)
È il mio film di paura delle feste e mi ricorda i regali con le istruzioni complicate. A volte pensate di regalare un innocuo Mogwai, ma in mano agli sprovveduti può diventare un Gremlin armato di motosega. Che rivolgerà contro di voi.
Mamma ho perso l'aereo (1990)
Non ricordo a chi piacesse, ma a Natale era d'obbligo inserire la cassetta. È diventato una sorta di rito.
Valentina de Sapio
La Principessa di Zamunda
Tutti insieme appassionatamente (1965)
È il film che metto ogni volta che devo incartare i regali e, poiché ne faccio molti, è un'operazione che richiede tempo e concentrazione. Così mi fa compagnia, rendendo tutto più piacevole. Canto per tutto il tempo: nonostante sia molto vecchio, rimane un film senza tempo. Ed è sempre come se lo vedessi per la prima volta.
Via col Vento (1940)
Mi fa pensare a mia nonna. Durante le feste di Natale, andavo sempre a trovarla. Lo abbiamo visto tantissime volte insieme, anche con mia madre. Dopo il divorzio dei miei genitori, ho vissuto mia mamma molto poco e Via col Vento mi avvicinava col cuore e la nostalgia alle due figure femminili più importanti della mia famiglia.
Star Wars
Non c'entra niente col Natale, eppure le ultime due trilogie sono uscite sempre nel periodo natalizio. Siccome mio fratello è nato il 17 Dicembre e siamo nerd da sempre, a ogni nuovo capitolo festeggiavamo il suo compleanno al cinema. Anche quest'anno lo faremo e sarà ancora più emozionante, perché è l'ultima volta.
Edoardo Frazzitta
Er polemichetta
Charlie: anche i Cani vanno in Paradiso (1989)
È il cartone animato natalizio che più ho consumato durante le feste. Non tra i più famosi, ma dotato di una profondità non certo banale per un prodotto d'animazione.
Jack Frost (1998)
È un dramma familiare strappalacrime, con sfumature fantasy. Non so il motivo particolare della scelta, ma da bambino mi piaceva molto e, se penso al Natale, penso a Jack Frost.
Vacanze di Natale (1983)
Il capostipite della (purtroppo) fortunata stirpe dei cinepanettoni. Come spesso accade, il primo film di una saga è il migliore, come in questo caso. Dotato di un cast con Christian De Sica, Claudio Amendola e Jerry Calà, affiancati da un sempre in forma Mario Brega, è una commedia assolutamente valida, che fa spesso ridere a crepapelle.
Ludovico Lamarra
Mr. Quattrocorde
Die Hard (1988)
Proprio in questi giorni, è stato lanciato un sondaggio: Die Hard può essere annoverato tra i film di Natale? Per quamto mi riguarda, la risposta è semplice: non c'è Natale migliore di quello passato al Nakatomi Plaza. Vecchi amici dalla Germania allieteranno la vostra cena. Lo stress accumulato dal viaggio sarà dimenticato semplicemente massaggiando i vostri piedi nudi sulla moquette. Gli inevitabili battibecchi con la vostra metà saranno superati con allegre escursioni nei condotti d'aerazione. È consigliabile munirsi di nastro isolante, per ogni evenienza.
Un Biglietto in Due (1987)
Una strana coppia comica, quella formata da Steve Martin e John Candy, due uomini diametralmente opposti, ma costretti a viaggiare insieme per raggiungere le rispettive famiglie per le feste di Natale. È il mio film sui buoni sentimenti da natività imminente, per fortuna sempre stemperati da gag e diverse sequenze memorabili. Con un finale a sorpresa accompagnato dalle note di Paul Young.
Mary Poppins (1964)
Insieme alla pubblicità Bauli, per anni è stato il segnale dell'imminenza del Natale. Casualmente, ci finivo nel mio zapping sempre nello stesso momento, quello strappalacrime della vecchina che dava da mangiare ai piccioni, quello che se pure eri sotto col conto, ti sentivi una merda borghese. È il lato malinconico del Natale, portato dal vento dell'Est.
Marco Mogetta
Il bastian contrario
Il Piccolo Lord (1980)
Film di Jack Gold, con Alec Guinness nei panni del Conte di Dorincourt, lo scelgo per l'atmosfera buonista, la fotografia raffinata e il caschetto biondo del giovane Cedric. Momento top, il passaggio nel borgo putrescente del mezzadro, durante il quale il vecchio si lascia andare alla vergogna con un «in un futuro, cerca d'essere un lord migliore di quanto sia stato io». Redimente!
Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato (1971)
La cornice povera e un po' vintage ne fanno il giusto accompagno alla mattina del 25 Dicembre. La scena perfetta è quella nella torre, in cui Charlie si salva dalle pale rotanti grazie all'accorato «rutta Charlie, devi ruttare!» di nonno Joe. Digestivo!
Babbo Bastardo (2003)
La mia scena preferita è quella nella vasca idromassaggio con Lauren Graham, in cui la protagonista di Una Mamma per Amica cavalca selvaggiamente il protagonista, ripetendo una battuta irripetibile in un sito per famiglie. Liberatorio!
Francesca Mori
La vulcanica
Harry ti presento Sally (1989)
Il film dei film. La storia di un amore nato da un'amicizia, che si trasforma nel tempo. Grandi attori e una colonna sonora meravigliosa. Il tutto si conclude con la notte di capodanno. Romanticismo allo stato puro.
Mamma ho perso l'aereo (1990)
Mi ricorda l'infanzia, quando si stava a casa per le vacanze di Natale e, con mia sorella, passavamo le mattinate di Dicembre a guardare i film che più ci piacevano, aspettando che arrivasse il Natale.
Miracolo sulla 34ª strada (1994)
L'ho visto da adulta, quando ormai non si crede più a Babbo Natale e ai miracoli. Questo film, però, mi ha ricordato che invece tutto è possibile.
Valentina Mori
Il caos
Il Canto di Natale di Topolino (1983)
È una delle mie favole preferite di Disney. Una combo perfetta. E il piccolo Timmy è nel cuore di tutti noi. Rimane un classico insormontabile.
Elf (2003)
Will Ferrel incarna proprio quello che divento io sotto le feste. È un film ironico, divertente e leggero, come dovrebbe esserne uno di Natale. E poi questo Elfo di nome Buddy che, totalmente incantato e mai cresciuto, affronta la Grande Mela, è una trovata geniale.
Love Actually (2003)
Per me il Natale non è solo «siamo tutti più buoni», ma rappresenta possibilità. Di ciò che di solito non abbiamo il coraggio di fare, ma che grazie alla magia dell'atmosfera che si respira ci fa sperare nel meglio per noi stessi.
Fabiana Oppholdsvaer Malorgio
L'ottimista
The Family Man (2000)
Si respira un atmosfera natalizia fin da subito. Tutto, infatti, accade in una mattina di Natale, quando Jack, il protagonista, capisce che solo l'onore lo può salvare e non bisogna perseguire solamente il denaro e il successo. Bellissima l'onirica sequenza di flashback, che gli fa rivivere gli errori e i rimorsi, dandogli la possibilità di riscattarsi, seguendo e realizzando finalmente ciò che più conta nella vita.
Nightmare Before Christmas (1993)
L'atmosfera del Natale si respira a pieni polmoni, tanto da portare il protagonista Jack a rubare tutto quanto gli ruoti intorno, compreso il ruolo del Babbo. E c'è anche la splendida storia d'amore tra Skeleton e Sally, che sul finale troverà il salvifico modo d'essere finalmente vissuta, sulle emozionanti note della canzone Now and forever, che canto sempre.
A Christmas Carol (2009)
Diretto da Robert Zemeckis, lo adoro. A Natale respiro ancora di più la magia e lo spirito che dovrebbe guidare tutti noi in questo periodo magico. Il racconto mi ricorda che non solo a Natale, ma sempre, vorrei abbandonare l'avidità e le catene che spesso ci tengono aridamente avvinghiati alle cose materiali e al lavoro, per essere libera di giocare, cantare e trascorrere del tempo coi miei cari, riscoprendo i buoni sentimenti.
Matteo Pascucci
Il Dr. Hoffattancòra
Pomi d'Ottone e Manici di Scopa (1971)
Non si poteva tornare a scuola senza averlo guardato. Angela Lansbury e David Tomlinson sventano l'Unternehmen Seelowe di Hitler a colpi di incantesimi. La partita a calcio tra animali è sempre entusiasmante e la battaglia armature vs nazi... Harry Potter, spostati.
Babbo Bastardo (2003)
Gli anni '80, i '90 e i primi 2000 sono stati un disastro. Nonostante ciò, ancora ci propinavano i miracoli sulla 34ª strada, la bontà che vince su tutto, i Natali dorati e infiocchettati. Questo film, invece, è stata la rivoluzione di chi il Natale lo ha subito in quegli anni lì, la pellicola che mancava per eccellenza.
Le Dodici Fatiche di Asterix (1976)
Per finire, un salto proprio nell'infanzia. Sotto Natale, nei giorni non di festa, dovevo fare i compiti per le vacanze, ma poi beccavo Asterix e ciaone!
Gaia Pennati
L'appassionata
Miracolo sulla 34ª strada (1994)
Questa versione, remake dell'omonimo film del 1947, ha accompagnato tutta la mia infanzia, perché negli occhi di Susan, protagonista bambina della storia, ho sempre rivisto i miei. È forse stato il suo categorico non credere a Babbo Natale, imperatogli dalla mamma fin da piccola, a mostrarmi quanto invece sognare sia grande, non solo da bambini, ma a qualunque età. Certe storie, vere o fittizie che siano, rendono la nostra infanzia più magica.
Nightmare Before Christmas (1993)
C'è chi lo considera un film di Halloween: non avrebbe torto. Eppure, tengo a inserirlo, forse perché il messaggio stesso del film è legato al Natale, nascosto dietro le figure animate nate dal genio di Tim Burton. Per tutta la mia adolescenza mi sono rivista nei panni di Jack Skeleton, il protagonista alla perenne ricerca di se stesso. In fuga dal mondo, solo nel finale riuscirà a capire quanto lo spirito natalizio non si trovi nella bellezza apparente, quanto nel capire e vivere la propria identità
Mi sono perso il Natale (2006)
Uno dei film preferiti di mia nonna: col suo happy ending, è riproposto da lei ogni anno nel periodo natalizio. Non inserirlo nella mia Top 3 sarebbe uno sbaglio, perché nella sua (forse) grande banalità conserva il ricordo di una delle figure a me più care.
Francesca Russo
La romantica
Innamorarsi (1984)
Ero bambina e, come tutte le bambine di quegli anni, avevo una mamma innamorata di Robert De Niro. Per osmosi divenne anche il mio primo amore. La romantica storia fra Frank e Molly, entrambi sposati, che si incontrano per la prima volta, sotto Natale, in una luccicante Manhattan, nella libreria Rizzoli, per comprare un libro ai rispettivi coniugi, è ancora una delle più belle che il cinema mi abbia mai regalato. Il loro abbraccio nella metropolitana di New York, quando si ritrovano, ormai liberi, dopo anni, mi commuove sempre.
Edward Mani di Forbice (1990)
Tim Burton, attraverso il segreto della neve, mi fa scoprire, ormai adolescente, come l'imperfezione e la diversità che abbiamo dentro e ci spaventano in realtà racchiudano tutta la bellezza che questo mondo possa contenere. «Stringimi», dice Kim a Edward. «Non posso», risponde lui. È in quella carezza accennata per non ferire chi si ama che esplode il senso di questi giorni di festa
La Vita è Meravigliosa (1946)
Sono James Stuart, Donna Reed e Lionel Barrymore a restituirmi ogni anno il vero spirito del Natale, che per me si riassume nelle parole rivolte all'angelo Clarence a George, un brav'uomo, sognatore e altruista, che ha scelto di togliersi la vita a causa di eventi disgraziati. «Strano, vero? La vita di un uomo è legata a tante altre vite. E quando quest'uomo non esiste, lascia un vuoto». Un inno alla vita stessa e all'amore, da guardare sotto l'albero, avvolti in una calda coperta e abbracciati alle persone che amiamo.
Valerio Massimo Schiavi
Il pignolo
Una Poltrona per Due (1983)
John Landis, Dan Aykroyd, Eddie Murphy: dovrebbero già bastare. Uno dei grandi capolavori della storia dei film di Natale che, con una grandissima critica all'edonismo reaganiano imperante negli anni '80, riesce a regalare un'esperienza irripetibile a chiunque metta gli occhi su questa perla, impossibile da replicare. Vuoi per gli attori dell'epoca, vuoi per un certo tipo di satira ormai in disuso.
Una Promessa è una Promessa (1996)
«Put da cookie down, now!». Parole che suonano come le campane alla vigilia di Natale. Il nostro Arnie le ripete ogni anno, dal fatidico 1996. Sebbene sia una pellicola da quattro soldi, le mille peripezie e la pazzia di Arnold Schwarzenegger per compare una dannatissima action figure di un supereroe e recuperare, così, l'amore del figlio, rendono il film un vero e proprio cult. L'attore riesce a regalare le peggiori, ma allo stesso tempo le migliori line delivery di Hollywood.
Mamma ho perso l'aereo (1990)
Con la regia Chris Columbus, il cui primo piano sequenza in pochi secondi riesce a dare una quantità di informazioni che altri avrebbero impiegato ore a fornire; un Macaulay Culkin prima della droga; un Joe Pesci in grande spolvero. Il film rimane un punto di riferimento per ragazzi che, esasperati dal nucleo familiare, hanno bisogno di un po di giustizia sommaria nei confronti dei ladri d'appartamento.
Elisa Sini
La criticona
Un Amore Tutto Suo (1995)
Non è semplicemente un film che vedo a Natale, è il film della mia vita. Sandra Bullock, le sue giornate monotone che oscillano tra il lavoro, il gatto e un amore impossibile; la sua tenerezza e l'ingenuità nel credere ancora nel vero amore riscaldano il cuore a ogni minuto.
L'amore non va in vacanza (2006)
Una dei protagonisti, Kate Winslet, la scrittrice innamorata di uno stronzo senza ritegno, è la mia eroina. Dolce e fragile, capirà che solo amando se stessi e accettando una realtà a volte scomoda, l'amore tanto desiderato era solo un tassello in più della sua felicità.
Jerry Maguire (1996)
Gli sguardi e le parole dette in quel salone da Tom Cruise, «tu mi completi», sono un eclatante esempio di come, anche se con imperfezioni, difficoltà e lontananza, due persone che si scelgono trovano il modo di stare insieme, forse, per sempre.
Edoardo Sirchia
Il combattente
Men of Honor (2000)
È sempre stato una guida nell'approccio ai problemi della vita e un'inesauribile fonte di forza e adrenalina. Tutti siamo passati o passeremo un momento nel quale le feste natalizie saranno più difficili del solito: questo film è stato la carica giusta per affrontarlo.
Il Piccolo Lord (1980)
Non sono mai stato biondo, non sono mai stato nobile: pur senza averlo mai ammesso, credo che a mia mamma abbiano bruciato entrambi i fatti. Ci sono stati dei tempi lontani in cui i miei capelli erano tagliati in modo simile a quelli del protagonista del film. Per fortuna non documentati. Ma se non includessi questo film nella mia Top 3, credo che potrei essere colpito da un fulmine.
Ready Player One (2018)
Natale significa festa; festa significa più tempo libero; più tempo libero vuol dire dedicarlo agli amici; stare con gli amici coincide col nostro hobby preferito. I videogiochi. Tutti coloro che riusciranno a cogliere gli infiniti riferimenti presenti in questo film potranno considerarsi player. Il videogioco risiede più in una forma d'arte, che in quella di un semplice divertimento.
a cura di Elisa Sini
Leggi gli altri approfondimenti nella sezione Nerd Origins