S'è aperta ieri la 14ª Festa del Cinema di Roma: come tradizione, in calendario sono previsti gli Incontri Ravvicinati con registi e attori. A inaugurare le danze, è stato Ethan Coen, cui siamo abituati a vedere associato anche il nome del fratello. Nella gremita Sala Petrassi, all’interno della sontuosa cornice dell’Auditorium Parco della Musica, l’irriverente e geniale regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, premio Oscar per Fargo e Non è un Paese per Vecchi, sceglie di raccontarsi attraverso alcuni filmati scioccanti, incentrati sulla chirurgia al cinema, in quelle storie in cui il protagonista si sveglia dopo un intervento, magari vedendo specchiato il «volto di Humphrey Bogart». Ethan Cohen ha proposto 7 sequenze di altrettanti film, che secondo lui rappresentano al meglio l’argomento, da Jim lo Sfregiato ad Audition di Takashi Miike, proprio nella celebre e scioccante sequenza della tortura degli aghi negli occhi. Sono stati proiettati anche Seconds di John Frankenheimer e Corpi da Reato di Paul Feig, con una Sandra Bullock a improvvisarsi medico, cimentandosi maldestramente in una tracheotomia last minute a uno sconosciuto che stava soffocando in un bar. Ovviamente, i contributi sono terminati con altri due film firmati da lui e dal fratello, L’uomo che non c’era (2001) e Prima ti sposo poi ti rovino (2003), altra fantasiosa traduzione italiana di Intolerable Cruelty.
Inevitabile la domanda più in voga delle ultime settimane, riguardante le considerazioni di Martin Scorsese sui cinecomic di casa Marvel: «Sono d’accordo con lui», ha risposto Ethan Cohen. In una chiacchierata in parte surreale, e non sarebbe potuta essere differente, data la filmografia particolare che porta (anche) il suo nome, il regista ha svelato un progetto, ovviamente insieme al fratello Joel Coen, mai concretizzatosi. Avrebbe avuto come protagonista Brad Pitt e si sarebbe dovuto intitolare Verso il Mare Bianco: basato sul romanzo di James Dickey Oceano Bianco, avrebbe raccontato la storia di un bombardiere americano B52 abbattutosi su Tokyo, durante la Seconda Guerra Mondiale. Verso il Mare Bianco avrebbe dovuto essere un film quasi totalmente muto, con il personaggio statunitense impossibilitato a parlare con chiunque... Ethan Cohen ha commentato la sceneggiatura a tal proposito: «Forse anche per questa ragione non siamo riuscito a realizzarlo». E forse ognuno sceglie i parchi a tema che preferisce...
di Francesca M. Russo