Paulus
«Perché te voleva, te voleva sta a sentì!
Te voleva conosce meglio.
Perché è un grosso studioso di morale, un grosso filosofo [... ]
È n'omo de chiesa co' ddu cosi così!».
Mario Brega - Un Sacco Bello
Sebbene chi scrive nutra, alla luce della storia dell'uomo e delle sue religioni su questo pianeta, seri dubbi sul fatto che il destino di una qualunque galassia, vicina o lontana, possa mai migliorare in base alla conoscenza degli Atti degli Apostoli, è decisamente un bene che Edizioni NPE abbia deciso di recuperare Paulus dalle pagine de Il Giornalino e riportarlo all'attenzione del pubblico, in un'edizione degna d'essere acquistata e collezionata.
Pubblicato a puntate nel lontano 1987, Paulus fu concepito dal sacerdote Tommaso Mastrandrea e dalla fumettista Renata Gelardini, rispettivamente Direttore e storica collaboratrice del settimanale cattolico per ragazzi, al fine di far conoscere ai suoi giovani lettori la figura e l’importanza di Saulo di Tarso, ovvero San Paolo, quello delle Lettere; colui il quale, dopo la miracolosa folgorazione sulla via di Damasco, passò dal ruolo di feroce persecutore dei primi cristiani a quello dell’apostolo che, con maggior slancio e perseveranza, portò la parola di Gesù di Nazareth tra i pagani greci e romani. Catechismo bello e buono, veicolato da un artifizio a fumetti. Una cosa «de chiesa». De chiesa o meno, Paulus è una graphic novel veramente interessante: un intreccio complesso, se ricordiamo il target di pubblico cui era rivolto, di storie che si sviluppano a partire dal Nuovo Testamento (nella sua componente meno fantasy), fino alla fantascienza nella sua accezione più pura, quella di Isaac Asimov e George Lucas. Un susseguirsi di eventi orchestrato con cura e attenzione al dettaglio, gestito con scelte grafiche pregevoli e davvero molto azzeccate. Il vero padre di Paulus, infatti, è Gianni De Luca: pittore, incisore, scenografo, illustratore e geniale fumettista, anche egli costantemente presente sulle pagine de Il Giornalino con le storie più disparate (dalla Trilogia Shakespeariana al Commissario Spada) e con le sue straordinarie trovate stilistiche.
Le astronavi, gli ambienti, i pianeti e ogni abitante della Galassia disegnati da Gianni De Luca sono portati sulla carta con un'efficacia impressionante. L'alternanza tra l'essenziale e il dettaglio funge in Paulus da espediente per distinguere la plebaglia aliena, stilizzata, grossolana e ammassata nelle inquadrature dai Primi Dirigenti, caratterizzati da una fisicità più umana e dalla libertà di muoversi nello spazio della pagina, fino ad arrivare all'onnipotente SATS, tiranno millenario (ma non eterno), cui sono dedicati i tratti più incisivi e la maggiore accuratezza anatomica. Per buttarla sul biblico, senza Gianni De Luca a soffiare la vita in Paulus, intervenendo personalmente in maniera incisiva sulla sceneggiatura originale e operando quelle scelte per cui il Vangelo è illustrato a tempera e la Fantascienza è disegnata con la classica tecnica di matite e chine, ma seguendo uno stile asciutto e molto geometrico che strizza l'occhio a Moebius e Guido Crepax, probabilmente ci troveremmo di fronte all'ennesima bella idea, ma realizzata male. E solo gli Dei del Pantheon Nerd sanno che peccato imperdonabile sia realizzare un'idea con pressappochismo. Per concludere, Paulus è veramente un bel fumetto d'autore e, seppure la sua imprescindibile matrice cattolica può generare qualche polemica, vedasi l'idea d'opporre a un dominio assolutista la fede in una religione che ha usato il concetto di libero arbitrio per farne spauracchio, è veramente difficile non apprezzarne le qualità per cui brilla nella forma e anche nella sostanza.
di Dott. Hoffattancòra
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In questa recensione sono citati:
• Il Giornalino