Soulmates
«Non possiamo fare a meno di innamorarci»
«Finalmente Zeus ebbe un'idea e disse: “Credo d'aver trovato il modo perché gli uomini possano continuare a esistere rinunciando, però, una volta diventati più deboli, alle loro insolenze. Adesso li taglierò in due uno per uno e così si indeboliranno e, nel contempo, raddoppiando il loro numero, diventeranno più utili a noi”». Così Platone, nel Simposio, rielabora il mito greco delle creature ermafrodite che all’origine dei tempi popolavano la Terra; esse, si diceva, avevano due teste, quattro braccia e quattro gambe e, a causa della loro insolenza nei confronti degli Dei, furono punite e separate in due parti, con un fulmine. Da quel giorno, ogni parte cerca la sua metà mancante, l’unica che potrà appagare il desiderio di completezza. Ed ecco che conoscersi, frequentarsi, innamorarsi, costruire un pezzo di vita insieme e poi scontrarsi, non capirsi, lasciarsi e ricominciare nuovamente la ricerca della persona giusta per noi diventa quasi una necessità.
Ma come fare, in un pianeta così immenso e popolato da miliardi di esseri umani, a scovare proprio quell’unico individuo speciale ed esclusivo che esiste da qualche parte sulla Terra e che aspetta solo di riunirsi a noi? In che maniera cambierebbero le nostre vite, le abitudini, le percezioni e le convinzioni in tema sentimentale, se esistesse uno studio scientifico che avvalorasse la teoria dell’esistenza dell’anima gemella e che avesse anche trovato il modo di metterci in contatto con essa? Dai creatori di Black Mirror, Brett Goldstein e Will Bridges, anche produttore di Stranger Things, è approdata su Prime Video Soulmates, la serie TV provocatoria e visionaria che mostra un futuro molto vicino in cui, grazie alla scoperta di una «particella dell’anima» presente nel nostro corredo genetico, s'è potuti giungere alla creazione di un’applicazione, supportata da un’intelligenza artificiale, in grado di matchare i nostri dati con quelli forniti da chi desidera partecipare all’infallibile test e metterci così in contatto con la nostra vera anima gemella.
Sembrerebbe tutto fantastico, se non fosse che qualcosa potrebbe non funzionare. Nel corso di 6 episodi, Soulmates va a indagare i possibili risvolti, le problematiche e le influenze che la nuova tecnologia potrebbe comportare e come andrebbe a stravolgere un sistema, quello dei sentimenti, che forse basta a se stesso. Cosa accadrebbe, infatti, se a fare il test fossero persone che già si amano, che già si sono scelte e la cui vita è già realizzata? Provare o non provare? Cosa succederebbe se la perfetta metà fosse morta? Se vivesse dall’altra parte del mondo? Se fosse un terribile criminale? Gli argomenti di riflessione non mancano e l’idea alla base di Soulmates è accattivante, geniale. Vanta anche un cast di successo: fra gli altri, Sarah Snook (Black Mirror), Charlie Heaton (Stranger Things), David Costabile (onnipresente nel mondo delle serie TV) Kingsley Ben-Adir (The OA), Bill Skarsgard (IT) e Betsy Brandt (Breaking Bad).
In definitiva, purtroppo, Soulmates delude un po’ le aspettative: molti episodi peccano di terribile lentezza e monotonia; la parte psicologica e introspettiva è affrontata troppo superficialmente, mentre sarebbe stato interessante immergervisi. Così, in alcuni episodi si fatica a mantenere l’attenzione e a volte rivelano anche esiti prevedibili. Si ha la sensazione che, per dare forza al messaggio, si siano lasciate in secondo piano le emozioni: le percepiamo, ma non le sentiamo. In attesa di una già annunciata seconda stagione, ci auguriamo che in qualche modo l’idea trovi il giusto modo d'essere valorizzata.
di Francesca M. Russo
Leggi anche le altre Recensioni
In questa recensione sono citati:
• Black Mirror (serie TV)
• Breaking Bad (serie TV)
• IT (film)
• The OA (serie TV)
• Il Primo Re (film)
• Simposio (dialogo)
• Stranger Things (serie TV)