Un attore bestiale
Di occasioni per vedere Ron Perlman ne abbiamo avute parecchie, fin dagli anni '80, principalmente perché l'attore è dotato di una faccia destinata a rimanere impressa. Eppure, molti di voi lo avrete spesso visto in scena coperto da un trucco pesantissimo, tanto da renderlo irriconoscibile... A guardare la sua filmografia, troviamo un filo conduttore abbastanza preciso, che inizia proprio nel 1981, quando è il protagonista de La Guerra del Fuoco, di Jean-Jacques Annaud. È una pellicola atipica e oggi, forse, sarebbe considerata ricca di imprecisioni, ma sicuramente vale la pena darle un'occhiata, proprio per le sue particolarità. Ron Perlman interpreta un Cro-Magnon e la vicenda è ambientata all'incirca 80 mila anni fa: è la storia di un viaggio per recuperare il fuoco perduto, metafora dell'evoluzione dell'uomo. Prima d'iniziare la visione, sappiate che per tutto il film ogni personaggio s'esprimerà solo con gesti e suoni gutturali. Col regista francese l'attore tornerà a lavorare ancora nel 1986, nella riduzione cinematografica bellissima del romanzo di Umberto Eco, Il Nome della Rosa. Accanto a lui, uno strepitoso Sean Connery.
Anche in questo film, il suo personaggio, Salvatore, comunicherà in maniera particolare, con una mescolanza di lingue diverse; gran parte dell'interpretazione sarà efficace solo perché l'attore riesce a essere eloquente con le proprie espressioni. Nel mezzo, un'esperienza nella Fantascienza, con I Pirati della Galassia (1984). Diverso è il passo, invece, sul piccolo schermo. Nel 1987, infatti, arriva sugli schermi una reinterpretazione della favola de La Bella e la Bestia in chiave moderna. Con lui, nella parte della Bestia, c'è Linda Hamilton nei panni della Bella e i due si muovono nella New York degli anni '80, a caccia di criminali. La serie s'avvale anche della scrittura di George R.R. Martin, il quale stende alcuni episodi, prima di diventarne il produttore. Coperto da un trucco pesantissimo, in questo caso la performance di Ron Perlman è forse un po' sacrificata, in una serie caratterizzata da un taglio romantico e registico che la rende molto, molto lenta, sebbene non manchino i suoi estimatori.
Ancora trucco come se non ci fosse un domani per un film del 1996, L'isola perduta, ispirato al romanzo L'isola del Dottor Moreau, di H.G. Wells. Con un Marlon Brando praticamente a fine carriera, mentre era praticamente agli inizi quella di Val Kilmer e di Fairuza Balk, anch'essi presenti nel film, L'isola perduta è una classica storia di scienziati pazzi e di come le loro creazioni possano rivoltarsi contro di loro. Tuttavia, il tema trattato, cioè il dualismo tra natura bestiale e umana, insieme al modo in cui è trattato, ne fanno un film parecchio interessante, al pari del libro di partenza. Attenzione: non bello, semplicemente interessante. Anche in questa pellicola Ron Perlman interpreta un personaggio umano solo in parte, seguendo il filo conduttore che caratterizza la sua carriera da attore. Un attore che potremmo definire bestiale, ma che nel 2004 arriverà anche a trascendere la natura dell'essere vivente mortale, per diventare qualcosa di più metafisico. Prima di questo passo, però, segnaliamo altre pellicole, riuscite o meno: Il Mistero del Principe Valiant (1997), ispirato alle vicende di Re Artù e basato sul fumetto degli anni '30; Alien: la Clonazione (1997), tra i capitoli peggio riusciti della saga dello xenomorfo; il bellissimo Il Nemico alle Porte (2001), ancora con Annaud; Star Trek: Nemesis (2002); Looney Toons: Back in Action, diretto dal grande Joe Dante.
L'anno della svolta, però, come dicevamo sarà il 2004, quando Guillermo Del Toro porta sugli schermi Hellboy: a interpretarlo è proprio Ron Perlman, che col regista aveva già avuto modo di lavorare in Blade 2 (2002). Basata sul fumetto di Mike Mignola, la pellicola racconta le vicende del protagonista omonimo, partorito dall'Inferno e dotato di grandi poteri, oltre che di un retaggio demoniaco col quale dovrà fare i conti. Ci sarà anche un sequel, Hellboy: the Golden Army (2008): pur rimanendo parecchio piacevole da guardare, la saga s'interromperà e si preferirà un reboot totale, con protagonisti diversi e risultati molto meno convincenti.
Da questo momento, per Ron Perlman si aprono in modo consistente le porte di Hollywood e, come sempre, si alternano film convincenti ad altri decisamente poco riusciti (lasciamo a voi il compito di decidere quali): Outlander: l'Ultimo Vichingo (2008); Mutant Chronicles (2008); L'ultimo dei Templari (2011); Drive (2011); Conan the Barbarian (2011), remake del celebre film con l'Arnoldone nostro; Il Re Scorpione 3: la Battaglia Finale (2012). Come già evidente da questo elenco, non mancano nella carriera di Ron Perlman anche le interpretazioni da umano, alcune pure di un certo spessore, altre accattivanti e dotate di una dose enorme di carisma. Come in Pacific Rim (2013), sempre di Guillermo Del Toro, in cui interpreta un cazzutissimo e stiloso contrabbandiere di materiale genetico Kaiju.
Umano ma dannatamente bestiale è il personaggio poi interpretato in Stonewall (2015), film di Roland Emmerich sulla rivolta che portò al Gay Pride, in cui Ron Perlman è il perfido proprietario malavitoso del locale omonimo teatro degli scontri. Nel 2016, poi, arriva l'ingresso dell'attore in un altro universo a noi molto caro, quello di Harry Potter, sebbene in questo caso si tratti della saga parallela Animali Fantastici e Dove Trovarli: suo è il viscido Gnarlack dalle dita ricurve.
Eppure, è sul piccolo schermo che passa, forse, il momento più alto nella carriera di Ron Perlman, sebbene vada sottolineato come nel doppiaggio sia la voce narrante fissa dei vari Fallout, fin dal primo capitolo della serie e con la sola eccezione di alcuni spin-off, di Fallout 4, e dell'ultimo, problematico Fallout 76. Nel 2008, infatti, inizia Sons of Anarchy, splendida serie TV sulle vicende di una banda di motociclisti, in una spirale d'autodistruzione e violenza. Va detto, inoltre, che per ben 78 episodi è proprio Ron Perlman a raccontarci i 1.000 Modi per Morire (2008-2012) dell'omonimo show televisivo andato in onda su DMAX.
Eppure, vogliamo chiudere questo articolo dedicato a Ron Perlman ricordando un ruolo in particolare, nel quale l'attore recita senza sembrare bestiale, al contrario, il suo personaggio risulta dotato di freddo e lucido raziocinio. Il film è del 1995 e si tratta di Una Cena Quasi Perfetta. Racconta la storia di un gruppo di amici i quali decidono di liberare il mondo dalle persone che reputano non meritevoli, perché di idee politiche d'estrema destra o bigotte. Li invitano a cena e, tramite il dialogo, decidono a fine pasto se avvelenarli o no: l'apice della loro missione sarebbe arrivare al politico estremista Norman Arbuthnot, interpretato proprio da Ron Perlman, che si rivelerà un osso davvero duro. Non perdetevelo!
di Alessandro Sparatore
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Continua la nuova collaborazione di Nerdface con un'altra giovane illustratrice, che realizzerà nel corso del tempo diversi disegni in esclusiva per noi: ecco come bei-B ha interpretato Ron Perlman!