Per parlare de Il Serpente e l'Arcobaleno, film del 1988 di Wes Craven, occorre una premessa. A noi piacciono tanto gli zombie movie. Siamo soliti ripetere che tutto è meglio con gli zombie (e coi dinosauri, ma questa è un’altra storia): non lo diciamo a caso perché, se è vero che il genere è stato strizzato per benino in tutte le sue sfaccettature nel corso degli ultimi 10 anni, altrettanto vero risulta come nelle mani di un grande maestro i morti viventi hanno ancora moltissimo da dire.
Una delle immagini più belle di Sam Raimi è, probabilmente, quella che lo ritraeva in giacca e cravatta, mentre dava direzioni sul set di Spider-Man 2. Vestire eleganti sul set è certamente un fatto normale per alcuni registi: Martin Scorsese, a esempio, non lo si vede mai in maglietta e jeans, eppure il suo completo calza sempre a pennello. Quello di Sam Raimi no: la sua giacca è sempre troppo larga e le maniche sempre troppo lunghe, come se non si trovasse perfettamente a suo agio nei panni indossati.
È successo con Clint Eastwood e con Jennifer Aniston, con George Clooney e perfino con Leonardo DiCaprio. Inizi la carriera d'attore attaccato al piccolo schermo, fino a quando non lo sfondi e arrivi al cinema. Non sempre con ottimi risultati, però. Sarah Michelle Gellar segue lo stesso iter dei ben più blasonati colleghi iniziando in TV, da piccolissima, con uno spot pubblicitario targato Burger King, che scatena un putiferio. Già, perché nello spot il suo personaggio critica la catena concorrente McDonalds e dichiara apertamente di mangiare solo Whopper.
A leggere la filmografia di Shelley Duvall, ci si accorge di come manchi quasi del tutto la parte della gavetta. Ovviamente non tutti i ruoli nei quali ha recitato sono stati principali, ma a stupire sopra ogni altra cosa è la grandissima quantità di pellicole di un certo rilievo. D'altra parte, l'attrice fu scoperta da Robert Altman, il quale la volle con sé sul set per altre 7 pellicole.
«We all shine on», le parole del ritornello nella canzone di John Lennon, Instant Karma!, un viaggio in albergo con la famiglia ed ecco che Stephen King si ritrova, nel 1977, a scrivere uno dei romanzi più conosciuti della storia: Shining. A sua detta, l'ispirazione arrivò vedendo alcune suore lasciare l'hotel: era inverno e tutto diventò più cupo. Nonostante il nesso sembri veramente assente, diede il via a un capolavoro. Le vicende che poi portarono Stanley Kubrick a modellarci il film sono davvero troppe, come le telefonate intercorse con lo stesso King.
Accade che uno scrittore come Stephen King diventi uno degli autori più famosi del mondo. La fama gli porta le attenzioni di un giornalista, il quale gli chiede un'intervista. Nel corso delle domande, gliene rivolge una sulla sua infanzia. L'allusione dell'intervistatore sottintende che qualcosa di terribile fosse dovuto succedere al giovane Stephen King per portarlo, una volta adulto, a scrivere horror. Strano a dirsi, perché chi vi si dedica non necessariamente soffre di turbe psichiche, ma la domanda centra un bel bersaglio perché, in effetti, quando lo scrittore aveva solo 4 anni, fu testimone di una tragedia poi rimossa dalla memoria e che solo molto dopo gli sarà ricordata dalla madre.
Se l'Horror vi piace leggerlo, oltre che guardarlo, allora conoscerete e apprezzerete Stephen King. Pur se con alti e bassi, il Re è sulla cresta dell'onda da almeno tre decenni e le sue opere hanno ispirato più di un film di successo (e anche parecchie Buste, a dire il vero). In più, se siete figli degli anni '80, probabilmente ha rappresentato il vostro primo incontro letterario col genere di letteratura più difficile da scrivere.
Il secondo padre putativo della nostra infanzia è il regista in grado d'averci guidato per mano alla scoperta dell'avventura. Se Walt Disney ha nutrito il nostro essere bambini, Steven Spielberg s'è invece occupato egregiamente della nostra adolescenza, creando molti miti che ancora oggi amiamo osannare e omaggiare. È giovanissimo quando inizia ad approcciarsi al mezzo che lo renderà famoso nel mondo; è sveglio, con grande voglia di fare e una 8mm al fianco: si cimenta in storie western e di guerra, con la Fantascienza e la tecnologia.
Accetta il seguente messaggio per confermare la navigazione sul sito e accettare i termini della legge sulla privacy e l'utilizzo dei Cookies. Per maggiori informazioni leggi l'intera normativa.