The Wilds
«I wanna be changed by something good»
La possibilità di un disastro aereo è 1 su 5,4 milioni; quella di morire in una situazione simile è 1 su 11 milioni. Una probabilità così bassa dovrebbe annullare qualsiasi paura, eppure è un incubo ricorrente nell’immaginario. Il cinema e la televisione hanno imparato a sfruttarlo, creandone quasi un genere. L’emblema recente è stato senza dubbio Lost, serie TV di Jeffrey Lieber, J.J. Abrams e Damon Lindelof andata in onda su ABC dal 2004 al 2010. Visto il suo immenso successo di pubblico, da dieci anni si cerca un degno successore. The Wilds, creata da Sarah Streicher, è il tentativo di Prime Video per rispondere a questo bisogno. Lo fa cambiando target e approccio: le sopravvissute sono tutte teenager, spedite volenti o nolenti su un'isola selvaggia in quello che sarebbe dovuto essere un weekend female-centric, all’insegna della crescita personale.
Basta il primo voice-over di Leah (Sarah Pidgeon), per capire il passato che pesa sulle spalle di tutte le protagoniste: cercare di rispettare le aspettative altrui, problemi a casa o a scuola, segreti da nascondere. Sarah Streicher, in una dichiarazione ai tempi dell’annuncio della serie TV, spiegò che «l’adolescenza non è qualcosa per i deboli di cuore […] e necessita tanta durezza e ferocia quanto sopravvivere su un’isola deserta». Guardando i 9 episodi ricevuti in anteprima da Prime Video, che sadicamente ha escluso il decimo e finale, The Wilds offre l’impressione d'assistere a dinamiche che si potrebbero vedere in Pretty Little Liars o Élite, ma traslate in un contesto cupo e claustrofobico, compiendo un’operazione simile a quella di The Society.
The Wilds, disponibile dall’11 Dicembre sul Prime Video, usa come Lost una narrazione non lineare, passando dal passato delle ragazze al loro presente sull’isola; cerca di scoprire le carte con attenzione e forse troppa lentezza. Per come s'è deciso di sviluppare la storia, è facile capire il perché dei 10 episodi complessivi della prima stagione, responsabili però di portare la storia a dilatarsi e a riempirsi di tempi morti. Se i personaggi e i loro passati traumatici sono realistici, la narrazione finisce per drammatizzare eccessivamente gli eventi, forzando questo paragone tra sopravvivenza sull’isola deserta e adolescenza.
The Wilds riesce comunque a essere una serie TV appassionante nonostante le debolezze, capace com'è di tenere lo spettatore incollato allo schermo, anche solo per lo sfizio di scoprire il mistero che aleggia sull’isola e dove siano finite le protagoniste.
di Giada Sartori
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In questa recensione sono citati:
• Élite (serie TV)
• Lost (serie TV)
• Pretty Little Liars (serie TV)
• The Society (serie TV)