Tokusatsu
«Con quante parole si può esprimere l'amore?
Con tre, io credo:
Amore, amore e un'altra che non mi ricordo».
Corrado Guzzanti
«Una lente attraverso cui leggere in filigrana alcune pagine della cultura giapponese»

«Non è stato un genere effimero»
Non solo: Massimo Nicora non s'accinge a parlarne in maniera superficiale, né tantomeno a lasciarsi guidare, come un comune nerd mortale, guidato da affetti e ricordi d’infanzia; farebbe, invece, la gioia di Cappellaio Matto e Leprotto Bisestile, dato che in 12 capitoli scorrevoli e tuttavia carichi di informazioni, nomi illustri, date, trame ingarbugliate dipanate con sapienza, descrizioni minuziose dei più significativi espedienti tecnici ed espressivi, intervallate da una selezione scelta delle foto più azzeccate (in bianco e nero), inizia dal principio e si ferma solo quando arriva alla fine. Per questo il termine enciclopedico, per Tokusatsu, ci sembra il migliore: siamo di fronte a un’enciclopedia, nella sua accezione più pura e originale, supportata da 17 pagine di fonti, a partire dalla consultazione della letteratura monografica, fino a spulciare ogni recesso del nostro amato world wide web. Leggere Tokusatsu vuol dire affrontare un viaggio su un doppio binario: accanto al percorso rigoroso di una pubblicazione che ha tutti i caratteri della saggistica letteraria, c’è una gradevole passeggiata lungo un viale di ricordi illuminato a festa e arricchito da tutti i dettagli delle serie TV che hanno rapito molti ragazzi sintonizzati sui canali dall’8 in poi. Concorderanno con le parole che Massimo Nicora tenta timidamente di celare nelle stringate conclusioni, che sono amore, amore, e un’altra che ora ricorderemo tutti: Tokusatsu!
di Dott. Hoffattancòra
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