La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia
«Ci attaccano!»
Tratto dal famoso e omonimo romanzo illustrato di Dino Buzzati, La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia è il nuovo film d'animazione italiano pronto a sorprendere il pubblico. Dopo Gatta Cenerentola, il nostro Paese può vantare un'altra chicca godibilissima, con un cast di doppiatori eccezionale. Grazie al questa pellicola diretta da Lorenzo Mattotti e presentato al Festival del Cinema di Cannes nella categoria Un Certain Regard, possiamo aggiungere, grazie a un contributo economico dalla Francia, una nuova pellicola di valore indiscusso, sotto il profilo tecnico, recitativo e narrativo.
Partiamo dalla trama: Leonzio (Toni Servillo), Re degli orsi di Sicilia, un giorno è a pesca col figlio Tonio, il quale malauguratamente è portato via dalle acque del fiume e rapito dagli umani. Il Re, insieme al suo popolo, parte alla ricerca dello scomparso. Purtroppo, fa gli orsi e il Principe si frappone il malvagio Granduca di Sicilia, che vuole respingere l'invasione pacifica degli animali a tutti i costi. La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia si struttura in due parti: la prima, narrata da Gedeone (Antonio Albanese), un cantastorie dallo spiccato accento siciliano, e sua figlia raccontano la guerra fra orsi e umani, insieme alla ricerca di Tonio. La seconda, invece, narrata da un vecchio orso, doppiato dal siciliano per eccellenza, il compianto Andrea Camilleri, narra la convivenza fra uomini e orsi.
Il racconto fatto da Lorenzo Mattotti è una fedelissima riproduzione della visione di Dino Buzzati, una fiaba senza tempo sull'incompatibilità di due animali diversi, l'uomo, più attaccato a una visione cittadina e tecnologica della vita, e gli orsi, creature legate alla natura. Chiaramente, la loro convivenza non farà altro che generare conflitto. La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia non va letto per intero come una metafora sulla xenofobia, con etnie incompatibili con altre; dietro c'è un discorso più profondo sull'identità e le radici, quelle che noi chiamiamo casa e che, sebbene ci troviamo a vivere in contesti completamente differenti, non faranno altro che richiamare un fortissimo senso di nostalgia. Oltre alle ottime animazioni, con l'unica eccezione del movimento delle labbra, mai in sincrono con gli attori, probabilmente perché la versione originale è stata costruita sulle voci francesi, il cast italiano fa un lavoro fantastico. Inutile descrivere il pluripremiato Toni Servillo, meglio concentrarsi su Antonio Albanese il quale, col suo accento siciliano, ricorda tantissimo un suo personaggio comico, Alex Drastico. Menzione d'onore, ovviamente, va per Andrea Camilleri: non appena pronuncia le prime parole, riesce a trasmettere una malinconia che attanaglia lo spettatore.
In conclusione, La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia è un film assolutamente da non perdere, grazie alla sua incredibile narrazione, le animazioni di primissimo livello e alle interpretazioni di grande valore. Riesce a tenere in vita un genere poco utilizzato nel nostro Paese, soprattutto a questi livelli, dimostrando che c'è spazio per opere che non siano solo commediole da quattro soldi.
di Valerio Massimo Schiavi
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