L'incontro con i creatori di Oceania e i doppiatori italiani
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In occasione dell'anteprima stampa di Oceania, il nuovo film animato firmato Disney, in uscita il prossimo 22 Dicembre, c'è stato un incontro con i registi dell'avventura di Vaiana, Ron Clements e John Musker, e la produttrice Osnat Shurer. Con loro anche il cast dei doppiatori italiani.
Firmato dagli stessi creatori di due successi clamorosi quali Frozen e Zootropolis, Oceania arriverà nelle sale italiane il 22 Dicembre e in qualche modo segna il ritorno di Disney ai suoi film più tradizionali. Al centro il viaggio di Vaiana, finalizzato a salvare il proprio villaggio, ma per esteso tutto il mondo. Una principessa senza principe azzurro, forte, risoluta e che sarà molto amata, non solo dal pubblico femminile. Il film è veramente molto bello, con una realizzazione grafica impressionante, senza eguali, e ve ne parleremo piò approfonditamente nei prossimi giorni. All'Hotel de Russie si è dunque svolto l'incontro stampa con i due registi Ron Clements e John Musker, due tipi che hanno firmato semplicemente film come La Sirenetta, Aladdin e Basil l'Investigatopo. Accanto a loro anche Osnat Shurer, la quale è produttrice e per la prima volta di un lungometraggio, dopo aver firmato diversi corti Disney-Pixar.
«L'idea di Oceania è nata cinque anni fa, grazie alla suggestione di foto e dipinti provenienti da quei luoghi. La curiosità ci ha spinto ad approfondire il tema e così ci siamo imbattuti nella scoperta della storia del semidio Maui e del suo bastone a forma di amo e di come avesse sottratto il cuore della dea Te Fiti, la madre di tutte le isole, per darlo agli uomini», ha dichiarato John Musker, che dei due registi è quello più alto e col bafetto da sparviero. «Ne ho parlato con Ron [Clements] e poi con Disney». Chiamato in causa, Ron Clements ha aggiunto: «Oceania è il lavoro di cinque anni, durante i quali ci siamo recati diverse volte nelle Fiji e a Somoa, per scavare in profondità nella cultura di un popolo incredibilmente legato alla navigazione e alla natura, agli antenati e all'oceano, quest'ultimo visto come un essere vivo e dotato di carattere».
I punti di forza di Oceania sono diversi e tra questi figurano anche le musiche. In merito all'argomento, Ron Clements ha detto: «Durante i nostri viaggi nelle isole, abbiamo potuto constatare come la musica fosse presente in ogni angolo e per questo ha un ruolo così centrale nel film. Abbiamo incontrato un musicista locale, il quale ci ha aiutato a comporre le canzoni e lo possiamo citare quale co-autore della colonna sonora. Molte brani, infatti, passano dall'inglese alle lingue locali. La produttrice Osnat Shurer s'è concentrata, invece, sulla fogura di Vaiana, la protagonista di Oceania. In questa fase di Disney in cui le principesse non salvano più il principe, ma anzi sono loro a salvarlo, Vaiana è del tutto priva di una qualsivoglia vicenda romantica: «Ha una missione, salvare il suo mondo. Per farlo deve ascoltare la voce che ha dentro. Pur essendo nel solco della tradizione Disney, Vaiana è unica: è l'eroina della sua vita e per questo non c'è spazio per una storia d'amore. È un personaggio moderno, per una storia ambientata secoli fa».
Oltre alle musiche, Oceania si distingue (e colpisce) per l'impatto visivo: le texture sono incredibili, per precisione, realismo e colori. Un nuovo standard, sembra ombra di dubbio. In merito a questo e scendendo anche nel dettaglio Ron Clements s'è soffermato sui tatuaggi di Maui, i quali sono un vero e proprio personaggio a parte, in quanto si animano e mutano a seconda delle scelte fatte dal semidio: «L'idea è nata immediatamente, data la cultura polinesiana sui tatuaggi, ma poi è evoluta nel tempo. Così i tatuaggi di Maui sono divenuti l'alter ego, la sua coscienza, e mi piace sottolineare che sono stati animati dallo stesso artista che curò il genio di Aladdin». Il regista ha poi continuato soffermandosi su due elementi impressionanti e centrali nella resa di Oceania: l'acqua e i capelli. «Si tratta delle cose più difficili da realizzare», ha detto Ron Clements. «Cosa diavolo c'è venuto in mente?! È stata una sfida enorme, ma i tecnici che vi hanno lavorato sono stati eccezionali ehanno reso possibili interazioni tra personaggi e ambiente mai sperimentati finora». Ha continuato John Musker: «L'oceano, pur essendo un personaggio importante, non ha né un volto, né una voce. L'idea ce la diede un abitante del luogo, che si relazionava in questo modo con l'oceano, parlandoci e carezzandolo. In qualche modo, abbiamo lavorato a un personaggio simile al tappeto di Aladdin».
Finito l'incontro con due leggende viventi come Ron Clements e John Musker, è stata la volta del cast italiano chiamato a doppiare i protagonisti di Oceania. Dei vari interventi, ci piace citare solo alcuni passaggi. Il primo è quello di Rapahel Gualazzi, chiamato a doppiare Tamatoa, un gigantesco granchio egocentrico, sulla cui corazza sono incastonati tesori preziosissimi. Visibilmente un pesce fuor d'acqua, l'artista ha sottolineato come prestare la sua voce abbia rappresentato una sfida, considerato il carattere diverso del personaggio». Non fatichiamo a credergli e ci ha ispirato una profonda simpatia. Altro soggetto raro è Sergio Sylvestre, uno statunitense che sè trasferito in Italia sfidando i flussi migratori, il buon senso e vincendo Amici: presta la voce a Maui e data la stazza mai scelta è più azzeccata: insieme a Rocco Hunt canta il brano Prego. Al canto di Vaiana, invece, c'è Chiara Grispo, anch'ella dalla scuderia di Amici perché, si sa, le scuole di musica in Italia non vanno più di moda. Angela Finocchiaro, invece, è d'altra pasta: dà la voce a un personaggio poetico e fuori dagli schemi, la nonna di Vaiana: «È un'anticonformista, una maga del villaggio. Sarà lei la sola a capire la vera indole di Vaiana e ad aiutarla a indirizzarla nella giusta direzione». Un collega le ha ricordato di come avesse già avuto modo di lavorare nell'animazione, con Maurizio Nichetti in Volere Volare: «In quel film era lui che si animava [risate della platea], ma posso dire che ho sempre avuto una passione per i film d'animazione e per quelli Disney, soprattutto per Pinocchio, Dumbo e Biancaneve, che ho prontamente rifilato ai miei figli non appena è stato possibile. Rispetto a Oceania, mi piace sottolineare come Vaiana debba affrontare il dolore e il rischio di una sconfitta, che potrebbe coincidere addirittura con la sua morte, per crescere e scoprire chi è».
Vi ricordiamo che Oceania uscirà il 22 Dicembre e vi anticipiamo che è molto bello e che vale pena vederlo in sale dallo schermo molto grande e dall'impianto audio molto potente. Di seguito vi postiamo anche il trailer ufficiale del film.
di Ludovico Lamarra
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