Prey Mooncrash
PC, PS4, XBOX ONE
Recensione |
Se l’offerta videoludica degli ultimi anni ci ha abituato a vedere i titoli tripla “A” arricchirsi sistematicamente di DLC post lancio, nessuno se ne aspettava uno per Prey di Arkane Studio. Il titolo non aveva di certo raggiunto dati di vendita esaltanti, si pensava quindi che fosse giunto al termine della sua avventura sugli scaffali dei negozi. Al contrario, all’E3 del Giugno 2018, è stata annunciata a sorpresa un’espansione che di lì a pochi giorni sarebbe diventata disponibile, ovvero Mooncrash.
Trama
Prey Mooncrash non è un seguito, bensì di un’avventura parallela alla trama principale. In questa sorta di spin-off, interpretiamo Peter, un hacker al soldo della KASMA Corp., incaricato di indagare sul disastro avvenuto sulla base lunare di Pytheas. Il malcapitato, in orbita attorno alla Luna dentro una capsula, non vede l’ora di tornare dalla sua famiglia, ma deve prima soddisfare le richieste del suo committente. Per portare a termine il suo compito, Peter dovrà impersonare i cinque sopravvissuti all’incidente attraverso una simulazione.
Gameplay
Preparatevi a qualcosa di molto differente dal gioco originale. Siamo di fronte a un Roguelike che della sua incarnazione precedente mantiene l’aspetto tecnico con pregi e difetti, il sistema di controllo e l’impostazione da shooter.
Il videogame ci mette da subito nei panni del primo sopravvissuto, il Volontario, l'unico personaggio selezionabile alla partenza. Immediatamente ci rendiamo conto che nella sua scheda del personaggio figurano solo abilità affini ai poteri Typhon; a differenza, quindi, del gioco base, dove il nostro alter ego godeva di piena libertà nella scelta dei poteri, in Mooncrash ogni personaggio ha una specializzazione ben precisa.
La nostra missione consiste nel guidare lo sventurato verso una capsula di salvataggio in modo che possa lasciare la stazione incolume, possibilmente ultimando anche la sua quest personale. Una volta eseguito il compito avremo a disposizione un nuovo personaggio da estrarre dalla stazione, anch’esso con un set di abilità proprie e via così, finché non avremo sbloccato i cinque Avatar digitali disponibili. Non pensate che la missione sia così semplice! La mappa di gioco, infatti, è enorme e nasconde insidie a ogni angolo. Oltre ai soliti infidi Mimic e tutto il campionario del vecchio Prey, troveremo qualche aggiunta insidiosa come lo Squalo Lunare.
L'aspetto Survival di Prey Mooncrash è molto accentuato, con una difficoltà crescente nel corso della Run. Probabilmente, durante la primissima estrazione del Volontario non morirete mai, ma con l’avanzare del gioco, sarà sempre più difficile rimanere in vita. La simulazione ripartirà da capo nel caso in cui tutti i personaggi a disposizione saranno morti o fuggiti o un mix di entrambe le cose. Per completare il gioco si dovranno quindi estrarre i cinque personaggi, senza morire mai, in un’unica Run. Ogni volta che la simulazione sarà resettata, la mappa di gioco resterà la stessa mentre alcuni parametri cambieranno in maniera procedurale, ad esempio ubicazione delle armi, oggetti, nemici, porte chiuse oppure aperte, ecc.
La simulazione, inoltre, è soggetta a un cambiamento sostanziale: ogni 20 minuti di gioco, infatti, la Corruzione aumenterà di un livello, rendendo i Thypon più forti. Una volta raggiunto il massimo livello, la simulazione avrà termine e verrà resettata. Fortunatamente la meccanica della morte permanente non è così castrante come in altri Roguelike.
Inoltre, le tutte le abilità di un personaggio e i progetti delle armi non andranno persi dopo la sua morte. Durante ogni simulazione, infatti, otterrete un punteggio per ogni Thypon eliminato, utile per comprare equipaggiamento, armi e munizioni. Ciò significa che i vostri personaggi diverranno man mano sempre più potenti, eliminando quella brutta sensazione di frustrazione, tipica di questo genere di giochi. L’ambiente e le risorse a disposizione sono disponibili una tantum all’interno della stessa Run. Ad esempio, depredando un cadavere con un personaggio non lasceremo oggetti disponibili per gli altri personaggi, così come solo uno di loro con l’abilità hacker sarà in grado di aprire un determinato accesso rendendolo accessibile ai propri compagni in futuro. Gli obiettivi personali dei cinque fuggitivi sono una buona idea per aggiungere quel tocco di lore che altrimenti lascerebbe con l’amaro in bocca gli appassionati di Prey. Grazie alle componenti del gameplay, alla storia e alla voglia di scoprire nuovi percorsi e strategie, Prey Mooncrash garantisce longevità e rigiocabilità. La durata media di gioco della prima partita si attesta circa intorno alle 10 ore, anche più tempo se vi dedicherete molto all’esplorazione della base lunare.
Feeling
Il DLC Mooncrash offre una variante sul tema di Prey davvero intrigante, seppur ancorata ai limiti del gioco base su PS4 di cui si è parlato nella recensione del gioco. Uno sforzo per migliorare la resa grafica sarebbe stato gradito, ma essendo un’espansione di sostanza non si può chiedere di più. Il livello di sfida offerto questo DLC è alto e, se avete affrontato Prey al livello di difficoltà facile, probabilmente Mooncrash vi farà dannare l’anima e potrebbe risultare troppo ostico e frustrante. Chi invece ha affrontato Talos 1 a livelli di difficoltà maggiore gradirà enormemente la sfida offerta, senza dubbio un DLC come se ne vedono pochi.
di Gianluigi Basta