Soldado
«Mi aiuterai a scatenare una guerra»
Esordio a Hollywood per Stefano Sollima, regista di Gomorra: la Serie e Suburra, il quale si cimenta col sequel di uno dei migliori film di questo decennio: Sicario. Soldado racconta dell'agente della CIA Matt Graver (Josh Brolin) e del suo misterioso amico Alejandro (Benicio Del Toro): insieme dovranno rapire la figlia di un noto narcotrafficante messicano (Isabela Moner), per scatenare una guerra all'interno delle bande rivali nel Centro-America. I narcos sono diventati una minaccia più grande, da quando, invece di contrabbandare droga, trafficano esseri umani, facendoli passare fra il confine messicano e quello americano. Il problema sta nel fatto che, a causa di questi loro loschi affari, i terroristi provenienti dal Medio Oriente riescono a entrare illegalmente e anonimamente nel Paese, causando morte e distruzione.
Stefano Sollima ha ammesso, in conferenza stampa, d'aver ignorato il lavoro del suo predecessore per presentare al pubblico un film a sé stante. La stessa natura della serie, ideata e sceneggiata da Taylor Sheridan, non fa pensare a un sequel legato da continuità narrativa, quanto a una pellicola legata a un tema comune: la frontiera. I produttori della saga hanno pensato d'affidare Soldado a Stefano Sollima per dare un taglio alternativo a quanto Denis Villeneuve aveva iniziato. Difatti, quando messo di fronte alla somiglianza con l'approccio che Walter Hill ha voluto dare agli Alien, il regista italiano è apparso assolutamente d'accordo. Tutto questo serve a invitarvi alla visione del film come se fosse qualcosa di nuovo, senza doverlo confrontare col prequel, totalmente diverso nei suoi intenti: come direbbe Jules di Pulp Fiction, «non è lo stesso campo da gioco». La cosa che lascia colpiti di Soldado è che si riesce a percepire chiaramente lo stile del suo regista. Per chi segue Gomorra: la Serie o ha visto Suburra, è facile riconoscere la mano di Stefano Sollima. Si nota anche come Soldado tenda meno a cercare riprese a effetto: le inquadrature sono di composizione semplice, ma certamente fatte sapendo bene come ci si approccia al genere. La vera differenza fra i due capitoli della serie è, appunto, questa: uno è un film d'autore, mentre l'altro è un di genere. Chiaramente impossibili da raffrontare, ma con la stessa dignità.
Dal punto di vista della sceneggiatura, Soldado si presenta subito con un dilemma drammaturgico piuttosto importante: se in Sicario il personaggio d'Emily Blunt serviva a controbilanciare il cinismo e la spietatezza di Josh Brolin e Benicio Del Toro, in Soldado, vista l'assenza dell'attrice, chi avrebbe ricoperto questo ruolo? Bene, il dilemma vive all'interno dei personaggi. In questo film saranno Matt e Alejandro a trovarsi di fronte a scelte discutibili, alle quali risponderanno con quell'umanità che mancava in Sicario. La scelta di Taylor Sheridan si rivela azzeccata, perché, altrimenti, avrebbe rischiato di rendere il tutto un troppo cupo, persino trattando di narcotraffico messicano. Unica pecca che forse gli si può imputare è il costante cambio di fisionomia del film. Molto spesso è come se la sceneggiatura prendesse direzioni diverse. Per una buona ventina di minuti, Soldado tende ad assomigliare a Logan, piuttosto che a una pellicola di Michael Mann. Altro aspetto da non sottovalutare è la maestria con cui Stefano Sollima costruisce la tensione. La colonna sonora, composta da Hildur Guðnadóttir, risulta essere semplice: non sono presenti molti brani, anzi, forse addirittura solo uno, però riesce nel suo obiettivo: aiutare a mantenere la tensione.
In conclusione, Soldado è un ottimo film. Stefano Sollima dimostra che, anche in ambienti totalmente diversi rispetto al suo solito, riesce a portare avanti il suo cinema, facendo trasparire visibilmente il suo stile, senza compromessi. Sicuramente resta un regista che può lavorare tranquillamente a Hollywood facendo anche bene. Aspettiamo l'adattamento di Call of Duty.
di Valerio Massimo Schiavi
In questa recensione sono citati:
• Alien
• Call of Duty (videogioco)
• Gomorra (serie tv)
• Logan
• Pulp Fiction
• Sicario
• Suburra
Leggi anche le altre Recensioni