Chi non conosce Mr.Magoo? L’arzillo nonnetto gironzola sugli schermi di tutto il mondo ormai da settant’anni, vanta una catastrofica trasposizione in live action che, nonostante l’entusiasmo e la bravura, ha irrimediabilmente macchiato la carriera del caro Leslie Nielsen. È addirittura tornato in una serie francese tutta nuova, che va in onda dal 2018.
Di donne di una bellezza sconvolgente il mondo del cinema è pieno. Alcune di queste godono, poi, di una sensualità fuori dal comune: è sicuramente il caso di Catherine Zeta Jones, donna superba, attrice capace. Legata parallelamente al mondo dei musical, è soprattutto conosciuta per alcuni film campioni di incassi ma, a spulciare la sua filmografia, si trovano in effetti molte cose affascinanti.
L’infanzia è quel periodo incantato e magico dove i sogni si rincorrono e ogni semplice evento, come una foglia che cade cullata da una lieve brezza o i riflessi di un raggio di Sole sul cristallo di un lampadario, si trasforma in un prodigio eccezionale. Chi giurerebbe di non essersi mai imbattuto in una creatura o in un evento soprannaturale, in quei dolci anni? Mei e Satsuke sono due sorelline di Tokyo che, a causa della malattia che ha colpito la loro mamma, lasciano la città per trasferirsi a Tokorozawa, un piccolo villaggio di campagna, insieme al papà.
Sul finire degli anni '60, la casa di produzione Hanna & Barbera portò sugli schermi, per la prima volta, un alano fifone, il suo padrone e un gruppo di amici votati alla risoluzione di misteri. E tutti conobbero Scooby Doo. L'idea di base era quella di creare una serie a cartoni animati dalle tinte leggermente horror, da trasmettere nel consueto spazio del sabato mattina. È la fascia oraria dedicata ai bambini che non vanno a scuola e che, di solito, si alzano prima dei genitori, anch'essi liberi dagli impegni lavorativi. Ovviamente, è la fascia più ambita dalla pubblicità.
Difficile dire dove sarebbe arrivato Patrick Swayze, se un cancro non avesse avuto la meglio sulla sua tempra forte. Sì, perché se è vero che a inizio anni '90 non erano arrivati più ruoli così potenti da entrare nell'immaginario collettivo, non si può comunque dire che la sua carriera si fosse arrestata. Non lo sapremo mai, ma possiamo avere una certa misura del suo valore dando un'occhiata al suo lascito, una filmografia non sterminata, ma dove brillano alcuni titoli ancora oggi conosciuti e apprezzati.
Prima di Gal Gadot e della sfortunata (e bellissima) Adrianne Palicki, il personaggio di Wonder Woman era arrivato in un'incarnazione live action con le sembianze giunoniche della Miss Mondo Lynda Carter. L'eroina DC doveva bissare il successo dello show del Batman di Adam West e fin da subito puntò su un tono sì scanzonato, ma non grottesco come quello del crociato panciuto.
I vuoti incolmabili, quelli cui non ci si abitua, hanno la doppia valenza di lasciarci quasi senza punti di riferimento e, al contempo, d'enfatizzare quanto fosse importante chi ha lasciato quel vuoto. È il caso di Andrea Camilleri: il suo vuoto è tra i più importanti, non solo per il suo talento immenso nella scrittura, ma anche perché con la sua ironia rude e affilata faceva sentire la sua voce e, in qualche modo, ci aiutava a orientarci in questa Italia d'oggi, così strana e ambigua.
