Da The day before a the day after: storia di una catastrofe

un primo piano del protagonista di the day before - nerdface

The day before fa la sua comparsa nel gennaio 2021, presentandosi con un trailer decisamente accattivante, che mostrava un mondo post-apocalisse zombie con chiarissimi rimandi alle atmosfere di altri giochi apprezzatissimi, primo fra tutti The last of us.

Un gioco molto atteso

Il team di sviluppo Fntastic lo presenta come MMO con elementi survival in un ambiente open world; il feeling del primo trailer e del successivo gameplay, pubblicato a febbraio dello stesso anno, risulta tanto interessante da solleticare molti appassionati, al punto da far diventare il gioco uno dei più attesi. Inizialmente previsto per giugno 2022, The day before è poi posticipato a marzo 2023 a causa, pare, del cambio del motore di gioco, passato daUnreal Engine 4 alla versione successiva.

Ritardi su ritardi

A gennaio 2023, però, The day before è posticipato ancora, a quanto pare per motivi legati alla registrazione del marchio, non ancora avvenuto. La nuova data è fissata a novembre 2023, ma chi bazzica questo mondo riconosce in questi continui ritardi i segnali quantomeno di una difficoltà nello sviluppo del gioco, che diventano red flag nel caso di team minori. Ma Fntastic ha uno storico di giochi tutto sommato normale e i suoi prodotti precedenti, per quanto modesti, sono stati valutati da pubblico e critica come discreti. Arriva novembre 2023 e, di nuovo, The day before è ritardato di un altro mese: sarà rilasciato in early access solo su Steam il 7 dicembre. È l’inizio della fine.

una veduta della città di the day before - nerdface

I trailer avevano mostrato un gameplay dinamico e ricco di orde di nemici, con la possibilità d’esplorare edifici, muoversi con veicoli attraverso il mondo e, ricordiamolo, la classificazione di MMO. Prima ancora di capire che tipo di gioco avessero realmente scaricato, i giocatori si accorgono, però, delle notevoli mancanza tecniche: frame rate scarso; netcode d’infimo livello; nemici in numero risicatissimo e dotati di intelligenza artificiale non solo bassa, ma in alcuni casi non pervenuta; una fisica non contestualizzabile; la mancanza della chat di prossimità; il meteo non dinamico. E tanto altro.

Un’orda di stroncature

The day before si rivela essere un mediocre extraction shooter, venduto al prezzo non proprio modico di circa 39 euro. Niente open world, niente esplorazione e quasi nessuna caratteristica survival. È un disastro che vende al lancio oltre 200 mila copie, ma da subito ricoperto da recensioni pessime da parte dei giocatori, molti dei quali lamentano, a ragione, un prodotto non in linea con quanto pubblicizzato.

La situazione precipita

È rimossa la dicitura MMO dalla scheda del gioco; alcuni sostengono che Fntastic, invece, ricorra a metodi più immediati, pompando le recensioni positive di The day before tramite bot che lasciano commenti positivi. Quasi la metà degli acquirenti, in ogni caso, chiede il rimborso: la situazione precipita tanto velocemente, che The day before è rimosso dopo nemmeno una settimana dallo store di Steam.

alcuni uomini raggiungono una baita in the day before - nerdface

L’ultima tegola a cadere su Fntastic arriva da alcuni post apparsi su Reddit, che dimostrerebbero come l’intero The day before fosse frutto di asset pre-impostati di Unreal Engine 5, acquistati e modificati leggermente prima d’essere usati nel gioco e disponibile già dal 2021. La circostanza porterebbe a pensare che The day before non fosse in sviluppo dai cinque anni dichiarati dagli sviluppatori, ma che sia stato invece assemblato in fretta e furia solo per poter funzionare quel minimo indispensabile prima dell’uscita.

Un silenzio assordante

Banalmente, potrebbe essersi trattato di una mera quanto rischiosa operazione commerciale: si presenta un trailer d’altissimo livello per vedere com’è recepito dal pubblico e, in caso di risposta calda, s’inizia a produrre il gioco, magari tentando di ricevere investimenti esterni. Fntastic cerca, in un primo momento, di limitare i danni, chiudendosi in un silenzio assordante. Chiude il canale Discord del gioco ed è chiuso su Steam anche il forum di discussione a esso dedicato. Lo stesso canale YouTube di The day before è alleggerito da moltissimi video, in pratica di tutti quelli che descrivevano il gioco come un open world o che ponevano l’accento sulle principali caratteristiche  poi disattese. Intanto, le polemiche continuano a montare.

L’epilogo tristissimo

Il team di sviluppo è anche accusato per la sua politica di lavoro che, per sua stessa ammissione, si basava sul volontariato di due tipi: quello interno, pagato; quello esterno, invece ricompensato in altro modo. Il risultato vede il pubblico assistere praticamente in diretta al crollo di tutta la baracca. Alla fine, Fntastic chiude e s’elimina dai giochi, pubblicando un comunicato nel quale dichiara di non disporre più dei fondi necessari per continuare a supportare The day before, né gli altri giochi prodotti in precedenza.

un aereo precipitato in the day before - nerdface

Abbiamo raccontato i meri fatti, ma quali sono le interpretazioni da dare? Possono essere molteplici. Per alcuni, s’è trattato di un enorme tentativo di scam mal riuscito; per altri, invece, di una semplice operazione sfuggita del tutto al controllo del team di sviluppo, colpevole d’aver voluto fare il passo più lungo della gamba. Il nostro parere pende più verso la seconda ipotesi.

L’effetto boomerang

Crediamo che Fntastic abbia voluto testare la risposta degli appassionati col primo trailer, che forse mostrava un progetto cui davvero stava lavorando. Poi, quando la fiducia è iniziata a scemare per i continui ritardi, ha deciso comunque di fare uscire quanto aveva, sperando negli introiti dell’early access per poter migliorare il gioco man mano. Ha, però, sottovalutato l’effetto boomerang, piombato addosso senza possibilità di recupero.

The day after

Se si sia trattato di un tentativo maldestro in stile Prendi i soldi e scappa o di una più banale condotta aziendale suicida, certi bagni di umiltà, per quanto brutali, possono solo giovare e divenire un monito per tutte le altre piccole software house desiderose di fare il colpaccio, promettendo giochi che, per limiti tecnici, non possono realizzare. Non ci illudiamo, però: abbiamo già visto accadere storie simili e sicuramente arriverà un altro The day before. Qui, stiamo al day after. Semper parati!

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