Devilman: il grande uomo diavolo del manga di Go Nagai

il demone amon afferra il corpo del protagonista per trasformarlo in devilman - nerdface

Devilman

umano e demone sono uno davanti all'altro in un disegno di devilman - nerdface

«Trasformare puoi, se vuoi, la tua malvagità con l’amore».

Titolo originale デビルマン
Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anni 1972-1973
Tankobon 5
Genere Shōnen
Horror
Autore Go Nagai
Edizione italiana 1991

Il grande uomo diavolo

Forte del successo avuto da Mao Dante, Go Nagai non ebbe problemi ad accettare la proposta di Toei Animation, che gli chiese di creare un anime simile, ma più vicino alle serie supereroistiche americane. Erano gli inizi degli anni ’70 e i supereroi in calzamaglia stavano avendo un successo incredibile, ovunque nel mondo. Go Nagai quindi si mette all’opera e, ispirandosi alle illustrazioni del Doré per la Divina Commedia, realizza il personaggio e la storia di Devilman, prima come manga e poi come serie anime.

Una critica alla società

La trama vede Akira Fudo, il giovane protagonista, essere posseduto da Amon, il più violento e forte tra i demoni che vogliono conquistare la Terra. A seguito di una lotta interiore, Akira riesce a controllare i poteri di Amon e li userà per combattere i demoni invasori. Go Nagai si mette d’impegno e realizza un manga nel quale getta una critica feroce e rabbiosa rivolta alla società nipponica e, per estensione, al genere umano, non di rado ritratto come ipocrita, stupido, pavido fin oltre la codardia. Unica speranza, lo dice egli stesso, è l’amore, sentimento potente in grado di sottomettere la bestialità, caratteristica principale di tutti i demoni.

Un manga per adulti

Il manga palesa in maniera evidente la fonte d’ispirazione ai paesaggi e alle figure grottesche ritratte dal Doré, ma i tratti dei personaggi sono più spigolosi, quasi violenti, come violente sono le tavole che spesso virano all gore e allo splatter. Sesso, violenza e bestialità la fanno da padrone e identificano Devilman come un prodotto non proprio diretto a un pubblico giovane. È invece apprezzato moltissimo dai lettori più maturi, capaci di cogliere tutte le sfumature di critica sociale: Devilman diventa presto un capolavoro in patria. Faticherà invece non poco a uscire dal Giappone.

in devilman il protagonista si trova a un concerto pieno di donne nude e strani riti - nerdface

Toei Animation comunque voleva anche un prodotto da mandare in TV e Devilman del manga era decisamente troppo lontano dal target di pubblico cui si puntava. Così è chiesto a Go Nagai d’ammorbidire la trama e le tematiche.

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La casa di produzione è accontentata e arriva, qualche mese dopo l’uscita del manga, anche la versione animata. La storia è grossomodo simile nell’incipit, ma si svilupperà in modo diverso. Cambia moltissimo pure l’aspetto di Devilman, che assume davvero le fattezze da eroe in calzamaglia, perdendo moltissimi tratti demoniaci che lo distinguevano invece su carta.

Da demone a supereroe

Niente zanne e niente gambe caprine, per esempio, ma un più sobrio fisico da culturista, per usare armi simili a quelle dei robot, altri figli prediletti di Go Nagai. Le tematiche ora ammorbidite, però, non andranno di certo da un estremo all’altro. Avendo una moralità a scale di grigi nel proprio DNA, anche l’anime di Devilman non può esimersi dal mostrare una certa violenza, fisica quanto emotiva, che in alcuni casi riesce a farci sembrare gli allenamenti di Mimì Ayuhara come gitarelle al parco.

Il successo dell’anime

Pure l’anime riscuote un grande successo, tanto da riuscire a oltrepassare i confini nipponici. Come al solito ci pensiamo noi, quell’Italia di inizi anni ’80 che famelicamente prendeva tutto quanto proveniva dal Sol Levante senza badare troppo alle tematiche e applicando anche una discreta disinvoltura negli adattamenti. Devilman arriva da noi nel 1985, ovviamente su una rete privata e doppiata da sole tre persone, che si dividono i ruoli maschili, femminili e demoniaci.

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Passa in sordina all’inizio, ma guadagna pubblico e fan poco a poco, grazie anche alla memorabile sigla dei Cavalieri Del Re, recentemente riproposta anche da Daniele Coccia Paifelman, per essere trasmesso a varie riprese anche negli anni successivi e fino al 1994. Poi però, all’urlo «chi pensa ai bambini?» scattano alcune proteste di genitori evidentemente sprovvisti del tasto off sul proprio televisore, che riescono a bloccarne la diffusione in chiaro, insieme alla pubblicazione della sigla.

devilman stringe il pugno e sorride in modo diabolico - nerdface

Poco male, perché invece abbondano le edizioni un DVD e Devilman sarà poi trasmessa nuovamente nel 2014, sul canale Man-ga. A proposito di manga: l’opera originale di Go Nagai è stata più volte pubblicata, anche in una pregevole edizione integrale da J-Pop, nel 2017. Insomma, sono pochissime le scuse per non recuperare uno dei protagonisti di maggior impatto di Go Nagai, per il quale mise tutto se stesso, lasciando libero, almeno per una volta, il proprio demone personale e dando a noi un prezioso insegnamento su come sono fatti gli uomini.

La sigla completa di Devilman

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Titolo originale デビルマン
Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno 1972-1973
Tankobon 5
Genere Shōnen
Horror
Autore Go Nagai
Edizione italiana 1991

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