Il Baracchino | Animazione da ridere | Recensione

Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Il Baracchino |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2025 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 6 |
Ideatore | – |
Genere | Animazione Commedia |
Soggetto | – |
Durata | 17/21 minuti a episodio |
Produzione | Lucky Red |
Distribuzione | Prime Video |
Prima TV | 3 Giugno 2025 |
Doppiatori originali | Pilar Fogliati Lillo Salvo Di Paola Edoardo Ferrario Luca Ravenna Stefano Rapone Daniele Tinti Michela Giraud Yoko Yamada Pietro Sermonti Frank Matano |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Altrimenti non siete dei comici, siete dei pagliacci»
È approdata il 3 Giugno su Prime Video la prima serie italiana animata di Amazon Original. Parliamo de Il Baracchino, un’intelligente miniserie di 6 episodi ambientata nel mondo in decadenza della stand-up comedy italiana.
Un locale sull’orlo del fallimento
La vicenda ruota intorno al mitico Baracchino, locale un tempo rinomato per la sua brillante offerta riguardante il palinsesto della commedia e che adesso è sull’orlo del fallimento. Claudia, giovanissima stagista legata al locale dalle vicende della sua infanzia, convince Maurizio, anziano e burbero proprietario del locale, a organizzare un’ultima serata di stand-up per provare a risollevare le sorti del locale.
Il capitolo finale della stand-up?
L’impresa, però, non si rivelerà facile come previsto: tra un gruppo di sgangherati aspiranti comici e i ricordi del passato che lega Claudia (Pilar Fogliati) e Maurizio (Lillo Petrolo), la serie si trasforma presto nel racconto tragicomico di uno stile d’intrattenimento che sembra arrivato al suo capitolo finale.
Il Baracchino si pone senza dubbio in una posizione di rilievo nel poco fornito Olimpo dell’animazione televisiva italiana degli ultimi anni. Lo stile dell’animazione, innanzitutto, è variegato e stimolante, a tratti spiazzante in una maniera decisamente gradevole.
I disegni in sé, poi, sono a tratti geniali, andando a riprendere in modo perfetto il carattere d’ogni personaggio e riuscendo a creare una diversità all’interno del cast animato che, però, non sfocia mai in una sensazione di disomogeneità.
Bianco e nero (e colore)
Particolarità dell’animazione è che si presenta, per la maggior parte della miniserie, in bianco e nero, con un uso sapiente del colore che dà ancora più significato ad alcuni momenti della storia.
Il cast dei doppiatori
È altrettanto interessante la scelta del cast dei doppiatori, che presenta nomi di grande calibro della comicità italiana contemporanea: oltre ai già citati Pilar Fogliati e Lillo Petrolo, troviamo, tra gli altri, il duo Daniele Tinti e Stefano Rapone, acclamati volti del live show Tintoria, Michela Giraud, Pietro Sermonti e diversi astri nascenti, tra cui un’ottima Yoko Yamada.
A stupisce, inoltre, è come, nonostante la vicenda sia ben chiara, ogni personaggio riesca a mantenere in sé quei tratti che caratterizzano inequivocabilmente lo stile comico di chi li doppia.
Il Il Baracchino è una dissacrante rappresentazione di una fetta d’intrattenimento che in Italia sta cominciando a perdersi un po’, nonostante la grande disponibilità di professionisti. Al di là di temi più generali, per quanto condivisibili dal pubblico, come la morte e la difficoltà a chiudere col passato, troviamo anche una narrazione della malinconica vita di tutte quelle realtà, grandi o piccole, che un tempo vivevano bene delle loro proposte di stand-up e che ora sono sul punto di chiudere, per mancanza di fondi e di interesse del pubblico, e che vediamo chiaramente riflesse nella vicenda del Baracchino.
Meriti e limiti della serie
Non la passa di certo liscia neanche il pubblico mainstream, che contribuisce alla rovina di un certo tipo d’industria, rimanendo ottusamente legato al passato e non accettando, per partito preso, nessun tipo di novità. Il Baracchino ha davvero tanti meriti, ma ha anche qualche neo che, seppur trascurabile rispetto a tutto il resto, va comunque evidenziato.
Si ride (quasi) sempre
Nonostante la capacità di fare umorismo vero che, come ci ricorda Pirandello, ha sempre in sé un seme di malinconia e di tristezza, Il Baracchino, soprattutto in alcuni punti, rischia di scadere in un comico un po’ trito e ritrito, non brillante come il resto della vicenda. C’è da dire, però, che questi momenti sono davvero pochi in confronto all’intera serie, che rimane un buon esempio di comicità spigliata e non banale.
Concludendo, è confortante vedere come anche l’Italia stia facendo un passo avanti verso quel tipo d’animazione non canonica che, all’estero, è già ampiamente sperimentata e acclamata (si veda, per esempio, il modello à la Bojack Horseman), pur riuscendo comunque a mantenere una sorta d’identità e differenziazione dai prodotti già in circolazione.
Il trailer ufficiale de Il Baracchino
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Titolo originale | Il Baracchino |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2025 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 6 |
Ideatore | – |
Genere | Animazione Commedia |
Soggetto | – |
Durata | 17/21 minuti a episodio |
Produzione | Lucky Red |
Distribuzione | Prime Video |
Prima TV | 3 Giugno 2025 |
Doppiatori originali | Pilar Fogliati Lillo Salvo Di Paola Edoardo Ferrario Luca Ravenna Stefano Rapone Daniele Tinti Michela Giraud Yoko Yamada Pietro Sermonti Frank Matano |