Linda Lovelace: la lettera scarlatta | Dott.ssa Stranamore

linda lovelace con una pelliccia color prugna - nerdface

La lettera scarlatta

Linda Susan Boreman, in arte Linda Lovelace: se il nome può non suscitare alcun ricordo, un campanellino potrebbe tintinnare al suono del titolo del film che la vide protagonista, Gola profonda, che non è un docufilm di speleologia sulle grotte di Frasassi, ma un film pornografico del 1972. E non un film qualsiasi, ma il porno per eccellenza, che vanta una serie di primati.

La proiezione ad ampio raggio

Gola profonda fu proiettato in più di 70 città d’America. La classe media americana scopre il porno e tutti vanno a vederlo, dagli intellettuali alla vecchina che voleva «vedere il film per sporcaccioni, senza che il governo possa impedirlo».

La consacrazione mediatica

Le recensioni su Vanity Fair e New York Times, che utilizzò per la prima volta il termine «porno chic» in riferimento al film che, se proprio vogliamo dirla tutta, non ha proprio niente di elegante, ma verte più sul comico, innescarono un meccanismo a catena per cui Gola profonda divenne un cult: la gente faceva la coda davanti al cinema.

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La trama narra di una prostituta, interpretata da Linda Lovelace la quale, nonostante i numerosi rapporti, anche con superdotati, non riesce a raggiungere l’orgasmo. Chiede aiuto a una sua collega, che la indirizza presso il dott. Young, il quale scopre che la donna non riesce a sentire «i fuochi d’artificio» perché il suo clitoride sta in fondo alla gola. Possiamo immaginare come va a finire la faccenda.

linda lovelace sul set di gola profonda - nerdface

Per la prima volta la fellatio è assoluta protagonista, diventa il centro del piacere sessuale, invece d’essere semplicemente un orpello impudico in mezzo alla serie dei John Frusciante che entrano ed escono dal gruppo a cadenza regolare. Se l’allegoria musicale vi è piaciuta fatemelo sapere, in caso contrario smetto. Insomma, il clitoride conquista il ruolo che merita, sebbene dislocato; l’orgasmo femminile ha una propria dignità e può essere raggiunto anche senza l’amplesso. Il culmine della rivoluzione sessuale.

Una tecnica invidiabile

E ovviamente la tecnica Gola Profonda è tra le più imitate al mondo, tra siti che offrono chiarimenti e delucidazioni in vari step per riuscire a superare l’epiglottide nel sesso orale e i vari video tutorial di ragazze che si infilano banane e palloncini da modellare in bocca, con dimestichezza invidiabile.

lo shop feltrinelli dove acquistare l'home video di gola profonda - nerdface

Costato solo 25.000 dollari, Gola profonda incassò circa 600 milioni, tra trasmissioni mondiali e distribuzioni in home video. Guadagnò, in percentuale, come Biancaneve e i sette nani e Titanic.

La censura

Il Governo di Nixon, che stava in fissa per l’oscenità, attuò una vera e propria crociata contro Gola profonda: tre poliziotti che andavano a togliere fisicamente le locandine e talk show pieni zeppi di propaganda puritana, s’arrivò addirittura a processare l’attore Harry Reems, il dott. Young, per oscenità.

linda lovelace sul set di gola profonda - nerdface

Si attivò una contestazione sulla libertà artistica e d’espressione attoriale cui presero parte grandi personalità di Hollywood, come Jack Nicholson e Truman Capote, che si schierarono in favore del collega, che tra l’altro non era neanche un attore vero e proprio, ma il macchinista del film, una sorta di Harrison Ford del porno. Poi vinsero i democratici e Harry fu scagionato da tutte le accuse.

E Linda?

Linda Lovelace sembrava contenta del successo e d’essere divenuta un’icona dell’emancipazione. Continuò coi porno fino a quando, a metà degli anni ’70, divorziò dal marito Chuck  Traynor, regista di film per adulti, e smise di recitare. Nel 1980 pubblicò la biografia Ordeal, in cui scrisse che aveva iniziato e continuato a fare l’attrice porno perché costretta dal’ex marito, in un clima di costanti violenze fisiche e psicologiche, schierandosi contro l’industria dei film per adulti, in linea con la corrente femminista.

linda lovelace in abiti bianchi - nerdface

Se sia stata realmente vittima di abusi e la sua fosse una reazione dissociativa agli eventi, oppure se si trattò di un’enorme paraculata frutto della voglia di cambiare stile di vita non possiamo saperlo: Trayor non fu mai condannato per le accuse di Linda Lovelace. Salta però agli occhi un fatto estremamente attuale: nonostante la dimostrazione d’essere una persona onesta di fronte alla legge, la donna perse il lavoro varie volte appena i capi venivano a sapere di Gola profonda. E fu per un lungo periodo esclusa dalla vita sociale.

Un marchio indelebile

È come se in qualche modo il porno e la sua sessualità messa a disposizione del pubblico fossero divenuti un marchio indelebile, una lettera scarlatta. Nessuno giudica, nessuno condanna moralmente in virtù di una libertà che, però, rimane sempre solo un fatto astratto. Che tu sia una ex pornostar come Linda Lovelace o una vittima di revenge porn, sarai comunque solo una che s’è fatta riprendere mentre faceva sesso. Puoi cambiare nome, città, abitudini, rinnegare ciò che hai fatto, ma ci sarà sempre qualcuno che avrà visto il film o il filmato, non si sentirà in colpa per averlo visto, ma farà sentire in colpa te per averlo fatto.

Lontani dall’emancipazione

Dagli anni ’70 a oggi sono sempre di meno gli ipocriti, ma ancora abbastanza da non permettere a chi abbia condiviso la propria intimità a cambiare strada senza sentirsi in difetto, che lo abbia fatto consenzientemente o meno. Siamo molto lontani dall’emancipazione tanto acclamata: aspettiamo una nuova rivoluzione sessuale, se mai ci sarà, sperando che sia la volta buona che ognuno faccia esattamente come gli pare e sia libero di potersi pentire e cambiare idea senza che gli altri si mettano a giudicare.

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Dott.ssa Stranamore

Valentina Borrelli è laureata in Psicologia.
Sui social è nota per Chiedimiperchésonosingle.

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Una guida per l’amore al tempo dei nerd.