Mike Myers: cadute e risalite dell’attore comico

mike myers è seduto su una sedia e sorride - nerdface

Mike Myers

mike myers in un ritratto in bianco e nero - nerdface

«I like smart jokes, I like dumb jokes and I like dumb jokes done smartly».

Mike’s world

Qualcuno dice che il mondo ti sballotta di qua e di là. Spesso, dicono che non sei il più furbo della cucciolata e ti chiamano perdente. Poi, però, gli anni iniziano a passare e non la smettono più. E può capitare che tu sia una di quelle persone che battono le strade secondarie e che, alla fine, diventi un fuoriclasse. Finalmente, è tutto oro quel che luccica.

Una carriera iniziata prestissimo

L’attore anglo-canadese Mike Myers inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo prestissimo. A 10 anni è protagonista di uno spot; a 20 è già un volto apprezzato dello spettacolo comico Second City. È una carriera che corre veloce e proprio a Second City è notato per i suoi personaggi bizzarri e portato nel tempio della comicità: il Saturday Night Live.

Wayne’s world

Qui, Mike Myers porta il personaggio che per molti segna il primo incontro con l’attore: lo stralunato Wayne, che nel 1992 sarà protagonista di Wayne’s world meglio conosciuto qui da noi come Fusi di testa. Commedia molto sopra le righe e a tratti metacinematografica, permette di riconoscere la verve che Mike Myers continuerà a offrire al suo pubblico negli anni a venire.

mike myers in wayne's world - nerdface

Insieme a lui, sullo schermo c’è anche l’attore Dana Carvey nel ruolo di Garth, a riproporre la stessa coppia che già aveva avuto successo al Saturday Night Live.
Dana e Mike sono affiatatissimi e, non a caso, i due sono votati come la Coppia Migliore agli MTV Movie Award.

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Fusi di testa ha un ottimo riscontro e, appena l’anno successivo, si prova la carta del sequel, che però non convince e diventa in brevissimo tempo un flop. Il brand è abbandonato: Mike Myers continua la sua carriera, Dana Carvey si rifugia nuovamente al Saturday Night Live. Bisognerà attendere gli MTV movie Award del 2008 per tornare a vederli assieme, ancora nei ruoli di Wayne e Garth.

Una pausa di riflessione

Dopo il piccolo fiasco di Fusi di testa 2, Mike Myers tenta un rilancio con la commedia Mia moglie è una pazza assassina? Uscita nel 1993, la pellicola convince a metà e causa un momentaneo allontanamento dalle scende dell’attore. È una pausa di riflessione che dura fino al 1997 e s’interrompe quando Mike Myers tenta il tutto per tutto, producendo in parte la pellicola che lo renderà famosissimo nel mondo.

Il controspione

Austin Powers debutta con un ottimo incasso al botteghino e regge botta, diventando ben presto uno dei film più visti della stagione, reggendosi quasi del tutto sulle spalle di Mike Myers, il quale interpreta il protagonista e anche il cattivo, il perfido Dottor Male.

mike myers è austin powers - nerdface

A brevissima distanza, Mike Myers è protagonista anche di una pellicola dai toni più seri e drammatici. Interpreta, infatti, Steve Rubell, proprietario del leggendario locale Studio 54 nella pellicola omonima. Un ruolo diverso dai soliti: d’altra parte non si può risplendere se prima non s’inizia a brillare.

La spia che ci provava

Messa da parte la prima parentesi drammatica, l’attore continua a cavalcare la scia positiva del suo agente segreto e, nel 1998, porta in sala Austin Powers: la spia che ci provava, sequel che supera il successo del primo capitolo e si fa notare qui da noi anche per la fatica fatta in fase d’adattamento. I frequenti giochi di parole, spesso difficilmente traducibili nella nostra lingua, rischiavano di spezzare il mojo del film.

L’aiuto di Elio e le Storie Tese

Per questo si pensò d’avvalersi della consulenza di Elio e le Storie Tese, che devono aver sudato non poche camicie per restituire in parte le sboccatissime battute dei personaggi della pellicola. Nel 2002 Austin Powers ebbe anche un terzo capitolo, Goldmember, a concludere la sua trilogia.

mike myers è il dottor male in austin powers - nerdface

Si parlò a lungo anche di un quarto film ed entrò effettivamente in produzione, salvo poi bloccarsi a più riprese, anche per la prematura scomparsa di Vernè Troyer, che interpretava Minime.

La voce di Shrek

Il successo di Austin Powers, fortunatamente, indirizza la carriera di Mike Myers che, anche grazie alla popolarità acquisita, nel 2001 diventa la voce dell’orco Shrek per tutti i capitoli della saga della Dreamworks. Gli anni successivi sono, però, i più duri.

mike myers indossa un cerchietto con le orecchie di shrek - nerdface

Mike Myers torna infatti a inanellare pellicole poco riuscite ad altre affossate dalla critica. È per esempio il caso di Una hostess tra le nuvole, che parte male fin dal principio. Programmato per Natale 2001, il film non potè uscire in sala a causa del recente 11 Settembre: sarebbe sembrato di cattivo gusto presentare una commedia ambientata su un aereo. Uscirà solo nel 2003, facendosi notare solo in negativo.

Di flop in flop

Non andrà meglio con Il gatto… e il cappello matto, adattamento di una storia per bambini di Dr. Seuss, nel quale Mike Myers interpreta il felino protagonista. Il film sarà un flop talmente rumoroso che Audry Geisel, vedova di Seuss, già famosa per gli approcci non proprio accomodanti in sede di trattativa per i diritti delle opere del defunto marito, da quel momento vi si opporrà con ancor più veemenza.

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Ci vuole un’altra pausa di riflessione e durerà cinque anni: Mike Myers si rimette in gioco con Love guru, del quale è protagonista e sceneggiatore. Il film esce nel 2008 e fa incetta di premi. Di Razzie Awards, per la precisione. Non aiuteranno nemmeno gli Shrek successivi al secondo capitolo, che perdono di mordente e non sono del tutto apprezzati dai fan vecchi e nuovi.

Alla corte di Tarantino

Per fortuna arriva il 2009, che porta in sala Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino e nel quale Mike Myers interpreta un piccolo ruolo, quello del generale Ed Fenech, il cui nome è una voluta citazione all’attrice Edwige Fenech, icona sexy della commedia italiana degli anni ’70 e ’80. Ancora buone sono le sue partecipazioni a Bohemian Rhapsody, il biopic su Freddie Mercury e i Queen (divertente se si pensa alla celebre sequenza di Wayne’s world sulle note del brano omonimo), e in Amsterdam, recentissimo film a tratti anche piacevole che però non ha convinto del tutto la critica.

Un futuro incerto

Visti gli ultimi risultati, qualcuno potrebbe dire che Mike Myers sia una stella cadente ormai, la cui carriera è in picchiata perché l’appeal del personaggio è ormai perduto. Potrebbe essere vero. Eppure, credo che l’attore sia solo stato molto sfortunato nella scelta delle produzioni cui dedicarsi, in alcuni casi non riuscendo a leggere quanto il pubblico s’aspettava da lui.

mike myers imita la posa del dottor male - nerdface

Di solito le carriere che si sviluppano in questo modo sono difficilmente recuperabili, ma le stelle cadenti, qualcuno dice, sono ben capaci di rompere gli schemi. Mike Myers ha già dimostrato agli inizi di saper fare la differenza e di sapersi distinguere. L’oro non smette mai di luccicare, a saper ben cercare.

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