«Sono così strano?»

La storia raccontata da Tamekou in My genderless boyfriend, edito da Star Comics, decostruisce, servendosi di toni comici, i numerosi stereotipi legati al mondo della comunità LGBTQ+, in particolare quelli riguardanti le identità non binarie. La narrazione si articola lungo la vita quotidiana di Wako e del suo fidanzato genderless Meguru, dall’espressione di genere stereotipicamente femminile.

Un racconto ironico

La loro relazione, descritta con estrema delicatezza, devia dall’eteronormatività alla quale siamo abituati e mostra come le persone possano trovarsi a proprio agio mediante modi diversi d’esprimersi, senza sottostare necessariamente ai limiti imposti dai rigidi ruoli di genere che la società impone. Tamekou, infatti, raccontando i propri personaggi, ridicolizza attraverso l’ironia ideali datati e dannosi, come il maschilismo e la mascolinità tossica, rappresentando il percorso di Meguru.

Una lunga strada

La sua è una lunga strada verso la sicurezza nell’esprimere se stesso e il proprio amore per Wako nel modo che più gli è naturale, l’abbandono dei rigidi limiti imposti dai luoghi comuni e dai ruoli di genere e la lotta per la comprensione del proprio modo di essere da parte di un mondo che ancora fatica ad accettare qualcosa che non conosce completamente. Ed è proprio questa la domanda che ci pone, in modo velato, questo primo volume del manga, presente in fumetteria dal 22 Settembre: siamo disposti ad abbandonare i nostri pregiudizi e a immergerci in un mondo pieno di colori e sfumature?