Richard Donner: i film di un vero padre spirituale nerd

Richard Donner con la macchina da presa - nerdface

Richard Donner

Primo piano di Richard Donner - nerdface

«How was I going to make a man fly? How was I going to convince the public that an actor could fly?».

Padre nerd

E capita, poi, di rileggere la filmografia di un regista ricordato per un solo grande film, per scoprire che, invece, potrebbe essere un vero e proprio padre spirituale nerd, come chi ci ha insegnato ad andare in bici una volta tolte le rotelle, o come chi ci ha offerto la prima birra, quando eravamo abbastanza grande per bere (o forse anche no). Parliamo di Richard Donner e la sua filmografia parla, anzi, urla questa genitorialità. Nato e cresciuto nel Bronx, Richard Donner inizia a lavorare come regista per la TV, dirigendo alcuni episodi di altrettanti show. Quali? Sono nomi importanti: dall’esordio nel 1960 con I Racconti del West, la carriera continua con 6 episodi di Ai Confini della Realtà (1963-1964) e giunge velocemente a Get Smart (1965) e Selvaggio West (1966), da cui poi sarà tratto il film Wild Wild West, con Will Smith. Ma per la TV Richard Donner s’è speso alla regia per innumerevoli lavori: citiamo ancora L’isola di Gillighan (1964-1965), Perry Mason (1964-1965), The Fugitive (1966), Kojak (1973-1974), Le Strade di San Francisco (1974), I Racconti della Cripta (1989-1992). Spesso, si tratta di episodi davvero pregiati all’interno della serialità: è infatti sua la regia dell’episodio principe di Ai Confini della Realtà, dal titolo quell’Incubo a 20.000 Piedi, famoso per aver immortalato William Shatner osservare il gremlin distruggere l’ala del volo sul quale stava viaggiando.

Superman

Ma è il cinema il luogo nel quale, ancora di più, riconosciamo il suo ruolo da padre nerd. Nel 1978 Richard Donner cala il tris, con Marlon Brando, Gene Hackman e Christopher Reeve. Se questo film rimane a oggi il migliore sull’Uomo d’Acciaio, gli anni successivi non sono da meno. Nonostante il meritatissimo Oscar per gli Effetti Speciali, Richard Donner non riposa sugli allori e, dopo un mezzo passo falso con Superman 2, del quale è regista per buona parta finché non gli sarà sottratto da Richard Lester, si rimbocca le maniche e inizia a girare una sequela di film bellissimi. La serie fortunata inizia nel 1985, anno nel quale arriva nelle sale Ladyhawke. Cosa potremmo dire di questo stupendo ricordo della nostra infanzia? Crediamo sia sufficiente far partire la bellissima colonna sonora di Andrew Powell, per sentire quella piacevole sensazione nostalgica e farci venire la pelle d’oca. Poi, ovviamente, c’è Michelle Pfeiffer… E non possiamo che inginocchiarci e ringraziare chi di dovere per averla fatta nascere ai nostri tempi. La vicenda è nota e la vede accanto a Rutger Hauer, in questa favola fantasy imperdibile.

Richard Donner insieme a Christopher Reeve sul set di Superman - nerdface

Goonies

Non pago, sempre nel 1985 fa uscire un altro film che ha segnato in modo irreparabile la nostra generazione: I Goonies, su soggetto di Steven Spielberg. Anche in questo caso, cos’altro aggiungere? Se non avete mai visto questa perla e per quanto diffidiamo da chi non sappia citare almeno una decina di battute del film sul gruppo di ragazzini e dei mille pericoli in cui si trovano per recuperare il tesoro di Willy l’Orbo, non avete che da vergognarvi. Quanti, invece, sono cresciuti in modo sano, ricorderanno di Slot e di questa scena, probabilmente girata da Richard Donner come omaggio al suo capolavoro. Accenno al tema fornito da John Williams, ovviamente. Sì, quello di Star Wars. Lo dico a tutti e con enorme dispiacere: non si farà un sequel e, forse, è anche meglio così, perché certi sogni devono rimanere confinati all’età della spensieratezza.

Arma Letale

Saltiamo avanti di un paio di anni e arriviamo al 1987. Richard Donner ci ha già abituato benissimo finora e non si smentisce ancora . Solo due parole: Arma Letale. Mel Gibson e Danny Glover danno vita a uno dei film d’azione più amati, con una coppia di poliziotti perfetta in ogni meccanismo, dal comico al drammatico. Seguiranno altri 3 capitoli, tutti firmati dal regista.

Richard Donner insieme ai protagonisti di Arma Letale sul set del film - nerdface

Film d’azione, film per ragazzi, film sul più grande dei supereroi: manca forse la commedia pura, ed ecco nel 1988 arriva Sos Fantasmi, rielaborazione in chiave quasi horror del racconto di Dickens Canto di Natale. Dovete averlo incrociato per forza, perché è uno di quei film assiduamente presenti in palinsesto nel periodo delle feste, tipo Una Poltrona per Due e Mary Poppins. Il titolo originale è Scrooged, dal nome del protagonista del racconto originale, ma in Italia si optò per qualcosa che potesse agganciarsi ai Ghostbusters, poiché il protagonista è Bill Murray. Passano così gli anni ’90: tra un nuovo capitolo di Arma Letale (l’ultimo è del 1998) e altri film simili, tra cui il western Maverick (1994), Assassins (1995), col duo Sylvester Stallone e Antonio Banderas, e il delizioso Ipotesi di Complotto (1997), s’arriva al nuovo millennio e nel 2003 si crea una congiunzione non tanto inaspettata: poteva uno come Richard Donner non legarsi in qualche modo a un altro grande? No. E infatti esce Timeline: ai Confini del Tempo, tratto dall’omonimo romanzo del compianto autore di Jurassic Park, Michael Crichton.

Produttore

Questo è stato Richard Donner dietro la macchina da presa, ma anche dai piani più alti è stato capace di dare tantissimo sul piano nerd. Intanto al cinema, in quanto è produttore non solo di molti suoi stessi film, ma anche di X-Men e X-Men le Origini: Wolverine, della saga di Free Willy e del film di Oliver Stone Ogni Maledetta Domenica. In TV, invece, il suo nome è legato, tra gli altri, alla serie I Racconti della Cripta, con un numero spropositato di attori famosi come ospiti, tipo Tom Hanks o Brad Pitt… Mica robetta per un padre!

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