«Qual è il tuo potenziale?»

Una notte, in un negozio della placida cittadina di Deerfield, compare un macchinario. Da fuori sembra una cabina per fototessere ma, una volta dentro, in cambio di poche monete e alcuni dati personali la macchina dona un cartoncino blu, con sopra a caratteri cubitali il potenziale del cliente in questione. Spesso si tratta di una semplice parola, anche fraintendibile, ma che in poco tempo diventa per gli abitanti della città, accorsi in massa a provare la macchina senza chiedere troppe spiegazioni, l’unica strada possibile, un modo per reinventare le proprie vite e, magari, trovare la gioia.

Un’esplorazione dell’umanità

The big door prize, la comedy firmata da David West Read (Schitt’s Creek) e ispirata all’omonimo libro di M.O. Walsh, appare come la risposta di Apple TV+ a The good place. La misteriosa macchina è il pretesto per un’esplorazione sentita e affettuosa dell’umanità e della costante e terrificante ricerca di un senso da dare alla vita stessa.

Un placido insegnante

Sebbene The big door prize prenda come suo fulcro il placido insegnante Dusty (Chris O’Dowd), un uomo soddisfatto del suo lavoro e della sua relazione con la moglie Cass (Gabrielle Dennis), si tratta solamente di un filtro e di un punto di partenza. Da una parte il personaggio di Dusty permette alla serie di mostrare tutti i personaggi che gli ruotano irrimediabilmente attorno, come la sua famiglia, i suoi studenti e i concittadini incontrati nella sua quotidianità.

Dall’altra rappresenta un punto di vista alquanto neutro e quasi rassegnato sulla misteriosa macchina al centro di The big door prize, una bilancia quasi in perfetto equilibrio che permette d’evidenziare meglio le reazioni altrui proprio per il forte contrasto.

Alla scoperta del potenziale d’ognuno

In ciascuno dei suoi 10 episodi (i primi 3 sono disponibili già dal 29 Marzo su Apple TV+), The big door prize si dedica a un personaggio diverso e, nello specifico, al potenziale fornitogli dalla macchina. Tra le storie raccontate, spicca quella di Padre Reuben (Damon Gupton), protagonista del quarto episodio, un’indagine sul legame intrinseco tra fede e amore.

The big door prize trova il modo di mescolare gli elementi più apprezzati di alcuni dei prodotti di punta di Apple TV+, prendendo la sgargiante positività di Ted Lasso e mescolandola ad alcuni leggeri elementi di fantascienza che sembrano richiamare l’universo di Severance. Per la sua delicata analisi sui limiti dell’uomo anche di fronte ai suoi sogni, The big door prize è una delle prime comedy da tenere d’occhio di quest’anno.