5 cm al secondo: l’amore è un petalo | Tutto in una notte

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«Ti ricordi ancora di me?»

Cinque centimetri al secondo è la velocità con cui i petali dei fiori di ciliegio cadono al suolo. Qual è il tempo che impiega, invece, un’amicizia, una passione, un grande amore, prima di dissolversi? Ogni cosa, in questo mondo, ogni sentimento, per quanto intensamente sia stato vissuto, per quanto poetica e romantica sia stata la sua costruzione, sembra destinato prima o poi a completare il suo lento, meraviglioso percorso e a cadere a terra, per disperdersi e alimentarne di nuovi. 5 cm al secondo, il film d’animazione giapponese ideato e diretto da Makoto Shinkai, racconta con arte poetica, delicatezza ed enorme sensibilità la distanza spaziale e temporale che separa le persone e l’inesorabile allontanamento che ne consegue. Il lungometraggio, che in Italia fu presentato durante il Future Film Festival 2008 e vinse il Lancia Platinum Grand Prize, il premio per il miglior film d’animazione, «per la capacità di coniugare poesia, arte e perizia tecnica, disegno animato e nuove tecnologie, una storia emozionante e profonda a una maestria esemplare di regia, dove ogni elemento strutturale del film, dalla sceneggiatura fino al montaggio, ci comunica grande professionalità e forte ispirazione», si eleva a capolavoro sentimentale fra i più struggenti di sempre, dai toni carichi di lirica. È suddiviso in tre parti, incentrate rispettivamente su altrettanti momenti diversi della vita dei due personaggi principali. Dalla nascita della loro amicizia, alla distanza che quasi immediatamente s’interpone fra loro e che cercano di colmare, attaccandosi con tutte le loro forze e con tutta la migliore volontà a quel sentimento unico che, pian piano, cresce e li lega, fino alla dissoluzione completa e alla scomparsa del loro grande amore, 5 cm al secondo racconta nel primo episodio, la storia di Takaki Tōno e Akari Shinohara.

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Sono due bambini che frequentano la stessa classe delle elementari. Grazie alle passioni in comune e alla sintonia che li unisce sin dal principio della loro conoscenza, diventano immediatamente amici inseparabili e, come spesso accade fra due persone che si scelgono perché accomunate da un legame magnetico, anche la loro amicizia è destinata a evolvere in un sentimento più forte e vigoroso. Costretti a separarsi per andare a vivere in due diverse città (Akari si trasferisce nella prefettura di Tochigi e Takaki comincia a frequentare una scuola di Tokyo), i due continueranno a scrivere lettere, fin quando il ragazzo non viene a sapere di doversi trasferire nella lontana Kagoshima e decide di vedere Akari prima di partire. Passeranno la notte insieme, avvolti in caldo abbraccio, mentre la neve gelata scende imbiancando il paesaggio tutt’intorno. Nel secondo episodio, Takaki frequenta il terzo anno delle scuole superiori: la sua compagna Kanae è innamorata di lui e vorrebbe dichiaragli i suoi sentimenti, ma ben presto s’accorge che il ragazzo è innamorato di qualcun’altra e decide di desistere. Il terzo episodio ci conduce a Tokyo: Takaki, ormai adulto, è un programmatore di computer, ancora innamorato di Akari, non riesce a costruirsi una vita sentimentale appagante. Akari, dal canto suo, ha dimenticato il ragazzo e sta per sposarsi e la scena che descrive il momento in cui lei si rende conto che tutto ormai è finito è fra le più belle dei film d’animazione. I due si incontrano a un passaggio a livello: Takaki riconosce Akari, ma non riesce ad attirare la sua attenzione per l’arrivo di due treni che si incrociano davanti a loro. Quando la visuale è di nuovo libera, la ragazza non c’è più e, con amara consapevolezza, il ragazzo comprende che quell’amore che li legava è finito.

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«In quegli anni ho solo cercato d’andare avanti, d’aspettare qualcosa che forse era al di fuori della mia portata. Non sapevo da dove venisse questo sentimento che quasi mi intimoriva, tutto quello che potevo fare era continuare a lavorare. Ma il mio cuore diventava ogni giorno più duro. Sentivo che era pieno di dolore e poi, un bel mattino, mi resi conto che questo sentimento un tempo così forte e sincero, non c’era più. Compresi che era tutto finito e quel giorno diedi le dimissioni».

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«Volevo essere forte e flessibile, come l’eroina di un manga: troppo buona per essere vera».
Nana Osaki

Francesca Russo è la Regina del Binge Watching della Redazione.
Tutto in una Notte è la cronaca delle sue notti insonni al servizio di Nerdface.