«È una danza»

Non si fa in tempo a parlare di 7 Crimini, proposta editoriale molto particolare di Tunué arrivata in fumetteria col suo primo volume, La Truffa, che già il fumetto è andato in ristampa. L’opera, infatti, una sorta di crossover tra Blunotte e Un Giorno in Pretura, ha immediatamente riscosso un grande successo tra gli appassionati.

Uno di sette

Primo di sette volumi complessivi, 7 Crimini prende in esame il primo reato, per l’appunto la truffa, e lascia che a introdurre la storia sia Massimo Picozzi, volto noto proprio per la sua collaborazione con Carlo Lucarelli. L’idea di 7 Crimini, invece, nasce da un’intuizione di Katja Centomo, sceneggiatrice e scrittrice, ed Emanuele Sciarretta, avvocato esperto in diritto d’autore.

L’incontro con gli autori

«La nostra volontà era costruire una narrazione del Diritto diversa, meno fredda. Per questo ci è venuto in mente il fumetto e abbiamo creato 7 Crimini, sette volumi autoconclusivi ma legati da un filo conduttore», ha affermato Katja Centomo in un incontro con gli autori al quale Nerdface ha avuto il piacere di partecipare.

«Ogni crimine è rappresentato in modo estremo, per dare una rappresentazione godibile e d’intrattenimento. La seconda parte del volume è più tecnica e dedicata a una disamina del diritto, ma sempre con l’obiettivo di non essere mai pesanti», ha sottolineato ancora Katja Centomo.

La storia

Il primo volume di 7 Crimini, dunque, getta le basi della storia anche per i successivi, quando un gruppo di amici si ritrova isolato in un rifugio di montagna e chiede al magistrato D’Ettori, lì con loro, di raccontare qualche vicenda processuale per ingannare il tempo. Da quel momento la scena si sposta per seguire le imprese criminali della giovane e attraente Greta Milton, regina della truffa.

Dietro le matite

A dare corpo alla vicenda concorrono le matite di Daniele Calluri, convinto «per il taglio nuovo da legal drama, che ha privilegiato la storia e la drammatizzazione, senza scivolare nella pedanteria», e la sceneggiatura di Marco Caselli, a sua volta catturato da un progetto «dotato di consapevolezza, di fiducia e d’amore».

A dare completezza a una proposta così particolare contribuisce la ricca appendice curata dagli autori, nella quale il reato al centro della trama è esaminato alla luce del dettato del Codice Penale e alcuni profili di truffatori celebri sono tratteggiati, evidenziandone le caratteristiche.

Una proposta ambiziosa

7 Crimini già dal primo volume mostra l’ambizione del progetto, in cui «le storie sono volutamente paradossali» e si cerca di «far emergere il lato oscuro di ognuno di noi», ma senza «una morale o un intento di denuncia». Si tenta, invece, d’offrire «una fotografia di una situazione, di un comportamento». 7 Crimini, dunque, è una lettura che riesce a coniugare la profondità del tema scelto con l’intrattenimento e chissà che non possa andare anche a completare la formazione di qualche studente, come si auspicano gli stessi autori.