«Stiamo qui per studiare un colpo»

Dopo il discusso remake ambientato in Corea, eravamo rimasti in pochi a credere che il brand de La casa di carta avesse ancora in serbo sorprese. Abbiamo dovuto ricrederci, però, guardando la prima stagione di Berlino, spin-off uscito su Netflix il 29 Dicembre dello scorso anno. Pur definendosi chiaramente con una propria identità, è riuscita nuovamente a farci provare alcune delle emozioni sperimentate quando ci raccontarono la storia del colpo alla zecca di stato spagnola.

Un altro furto

La narrazione di Berlino inizia alcuni anni prima degli eventi raccontati ne La casa di carta. Andrés de Fonollosa, Berlino, già riconosciuto come uno dei migliori ladri d’Europa, assume il ruolo di leader di una nuova banda criminale, per progettare nei minimi dettagli un colpo finalizzato al furto di una partita di gioielli, custodita in una casa d’aste parigina, del valore complessivo di 44 milioni di euro.

Una nuova scoperta

Pedro Alonso interpreta magistralmente, ancora una volta, il ruolo del ladro gentiluomo e offre la possibilità di scoprire una parte importante del carattere di Berlino, lasciata totalmente inesplorata ne La casa di carta. La serie è costituita da 8 episodi nei quali il filo conduttore è sicuramente l’amore, che pervade i personaggi e li spinge a muoversi verso direzioni insolite, spesso più pericolose del previsto.

Probabilmente Berlino non avrà lo stesso successo de La casa di carta, di certo, però, se avete l’avete amata, magari immedesimandovi nel personaggio di questo spin-off, Berlino vi permetterà di cogliere sin dal primo istante le innumerevoli citazioni della serie madre e apprezzerete anche le menzioni onorevoli di qualche vecchia conoscenza.