«Questo è il modo in cui viviamo le nostre vite»

Demon slayer torna al cinema con un nuovo lungometraggio, dal titolo Verso il villaggio dei forgiatori di katana. La sorprendente opera, capace di scalzare in qualche occasione dalle vette dei manga più venduti mostri sacri come One Piece, era già riuscita a catturare l’attenzione del grande pubblico delle piattaforme streaming con la sua trasposizione anime di cui, per ora, abbiamo ammirato solamente due stagioni.

Un film ponte

Demon slayer non si era però fermato, registrando anche un successo senza precedenti col film dedicato alla saga del Treno Mugen. Gli autori dell’anime hanno così deciso di farci tornare in sala con Demon slayer: verso il villaggio dei forgiatori di katana.

La pellicola è un’unione all’interno di un lungometraggio delle ultime due puntate della seconda stagione, che avevamo già avuto la possibilità di vedere in streaming su Crunchyroll (e che a breve vedremo anche su Prime Video) e la prima della terza stagione in anteprima.

Un passaggio chiave

Si tratta quindi di una sorta di raccolta e offre l’occasione per godere al cinema delle spettacolari animazioni di Demon slayer in uno dei passaggi chiave della storia. La narrazione riprende dai momenti più concitati e fondamentali dello scontro contro la Sesta Luna Crescente. Dopo la sua conclusione, ci spostiamo alla novità vera e propria, per la quale dovremo attendere fino ad aprile per gustarla seduti sui nostri divani di casa.

La terza stagione si aprirà, infatti, con la riunione delle Lune Crescenti, convocata proprio dal temibile Muzan, capostipite di quell’orribile armata del male. Con la sconfitta della Sesta, la situazione comincia a farsi preoccupante, rendendo necessario un confronto. Dalla sponda dei Cacciatori di Demoni, invece, Tanjiro parte verso il Villaggio dei Forgiatori per riparare i gravi danni subiti dalla sua spada.

Le animazioni

Niente di particolarmente interessante o sconvolgente, quindi, nel finora inedito inizio della nuova saga, che funge più che altro da leggera introduzione. A spingerci per andare al cinema è, per assurdo, quanto abbiamo già visto sul piccolo schermo. Ne vale davvero la pena.

Demon slayer fin dalla prima stagione è stato capace di mostrare animazioni su un livello completamente differente rispetto a quelle viste da ogni appassionato di anime fino a quel momento.

Lo scontro finale

Seppur la storia non abbia l’epica di Dragon Ball o la complessa profondità di One Piece, trova nella sua trasposizione in anime la consacrazione della sua vocazione prettamente d’azione, resa al meglio sul grande schermo. Il clou dello scontro contro la Sesta Luna Crescente si traduce in un trionfo visivo che vale da solo il prezzo del biglietto. Inevitabile la delusione dell’ultima parte, che non regala pressoché nulla dal punto di vista della spettacolarità e permette solamente di sbirciare la nuova e imminente stagione dal buco della serratura.

Probabilmente si poteva fare qualcosa di più. Demon slayer: verso il villaggio dei forgiatori di katana ricorda film come Dragon Ball Z: la battaglia degli Dei e Dragon Ball Z: la resurrezione di F e, in un certo senso, anche Neon Genesis Evangelion: death and rebirth. Non c’è qui nessun tipo modifica, adattamento, o aggiunta. Sull’altro piatto della bilancia rimane, però, la spettacolarità delle animazioni: un’opportunità che si fatica a lasciar andare a cuor leggero.