Doom eternal | Cari, vecchi sparatutto | Recensione

lo slayer è in piedi su una pila di cadaveri in doom eternal - nerdface
la cover di doom eternal - nerdface

Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars

PRO

  • In linea con la tradizione della saga
  • Grafica e audio accurati
  • Frenetico e sanguinoso

CONTRO

  • Sostanziale assenza di una trama
Serie Doom
Uscita 20 Marzo 202o
Gameplay Single player
Multiplayer
Anno 2020
Piattaforme Google Stadia
Nintendo Switch
PS4, PS5
XBOX One, XBOX Series X|S
Genere Fantascienza
FPS
Horror
Sparatutto
Sviluppatore id Software
Produttore Bethesda Softworks
Distributore Bethesda Softworks
Piattaforma testata XBOX One

Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars

«Contro tutto il male che l’Inferno può evocare, tutta la crudeltà che l’umanità può produrre, abbiamo deciso che manderemo soltanto te! Falli a pezzi finché non sarà finita!». Con queste parole si apre la campagna del nuovo capitolo della serie ammiraglia di id Software, ora disponibile in commercio dopo una gestazione durata quattor anni.

Di nuovo Doom Slayer!

Avendo sottoposto a un notevole carico di stress gli stick analogici della nostra periferica di gioco, siamo pronti a darvi la nostra opinione sulla nuova avventura del Doom Slayer che, pur non essendo esente da alcuni difetti, si rivela ancora una volta degna del nome che porta, rappresentando una colonna portante nell’universo videoludico.

Gameplay

Per giocare a Doom eternal servono due doti fondamentali: non dovete curarvi troppo di quale sarà lo stato del vostro gamepad alla fine del gioco e dovete possedere delle notevoli capacità d’apnea. id Software ha mantenuto in toto la promessa fatta agli utenti finali al momento dell’annuncio di Doom eternal, aumentando le razze dei demoni disponibili e raddoppiando il numero dei nemici presenti a schermo in ogni combattimento.

Nessuna trama

L’aver mantenuto fede ai patti genera, dunque, una delle più frenetiche e appaganti esperienze di gioco di tutti i tempi. S’inizia in maniera davvero fluida, dopo una breve cut scene che introduce una trama, o per meglio dire, un mero pretesto utile a dare il via alla modalità campagna.

lo slayer trafigge il corpo di un demone in doom eternal - nerdface

Sarete proiettati in un modo di gioco nel quale per la maggior parte del tempo non vi sarà concesso il tempo di respirare; sarete incalzati da una grande varietà di nemici che vi attaccheranno simultaneamente, senza darvi tregua, costringendovi a muovervi e sparare senza soluzione di continuità, obbligandovi a utilizzare tutte le armi presenti nell’inventario per difendervi dalla minaccia alla vostra fragile esistenza.

Il level design

Il level design ricorda molto le strutture utilizzate nei primi due giochi che, all’inizio degli anni ’90, resero celebre la saga. La progressione all’interno della mappa risulta lineare, con qualche limitata possibilità di deviare dai percorsi principali, per scoprire segreti e oggetti collezionabili. Tuttavia, nella maggior parte dei casi vi ritroverete in grandi stanze che si trasformeranno in arene senza alcuna via di fuga, dove sarete costretti a sconfiggere tutti i demoni presenti per poter proseguire.

Le nuove meccaniche di gameplay

In tali situazioni, nemmeno le munizioni in vostro possesso saranno sufficienti a farvi sentire al sicuro. Ad aumentare il livello di rabbia e furia necessari, troviamo alcune nuove meccaniche di gameplay davvero interessanti, che contribuiscono ad ampliare la formula ludica che ha riscosso un grande successo nel reboot del 2016. Già dalle prime fasi di gioco, infatti, oltre alla sicurezza fornita dalle care, vecchie uccisioni epiche, abbiamo ancora la motosega, icona di Doom che in quest’avventura, oltre a rivelarsi un utile strumento di difesa contro i demoni di classe inferiore, costituisce anche una risorsa funzionale al rifornimento delle munizioni.

una veduta delle lande infernali di doom eternal - nerdface

Ciascuna uccisione con questo strumento, infatti, causerà il drop da parte del nemico di una manciata di proiettili e punti vita, che vi saranno spesso indispensabili per affrontare lo scontro successivo.

lo shop emp dove acquistare il cappello di doom - nerdface

Nonostante lo stile di gioco frenetico, non manca anche un lato strategico: è infatti possibile personalizzare le armi, dotandole di moduli aggiuntivi in grado di fornire una modalità di fuoco secondaria; potenziare l’armatura; ed espandere le abilità di movimento del protagonista. Sarà necessario, soprattutto nei combattimenti contro i boss, saper scegliere il corretto equipaggiamento per poter avere la meglio, sfruttando i suoi punti deboli.

Un livello di sfida alto

Il livello di sfida proposto da Doom eternal risulta quindi molto alto, nonostante il tentativo da parte degli sviluppatori di rendere il gioco accessibile a tutti, dotandolo di quattro livelli di difficoltà. È opportuno segnalare che anche al livello più basso un neofita degli FPS potrebbe giudicare l’esperienza come troppo frustrante. Ineccepibile è invece il lavoro del team di sviluppo dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda la grafica, caratterizzata da ambientazioni infernali mozzafiato, sia per l’ottimizzazione del codice, in grado di far girare il titolo a 60 FPS granitici, senza alcun calo di frame rate anche su console non potenziate.

Grafica e audio

Nel comparto audio spicca una colonna sonora metal sicuramente in grado di ritagliarsi un posto nella mente dei giocatori e d’esaltare le fasi di gioco più concitate. La campagna Single Player di Doom eternal sarà in grado di mantenerci attaccati alla poltrona per un tempo variabile tra 20 e le 25 ore di gioco; se questo non dovesse ancora bastare, la produzione offre anche un buon comparto online, basato su battaglie due contro uno e in cui è possibile interpretare, oltre allo Slayer, anche cinque tra i demoni più forti della campagna.

la mitica motosega di doom eternal - nerdface

Le uniche critiche possibili da muovere al Doom eternal risiedono in una curva d’apprendimento troppo ripida per poter attrarre i giocatori con esperienza limitata agli FPS e in una trascuratezza generale nella parte narrativa che, tuttavia, non ha mai rappresentato un aspetto peculiare all’interno della saga. Nonostante l’ottimo lavoro fatto nelle versioni console, si percepisce che questo titolo nasce per essere giocato con mouse e tastiera, perché gli stick analogici e la vicinanza dei tasti di un gamepad si adattano con fatica a un’esperienza di gioco così frenetica.

Feeling

Ancora una volta id Software riesce a vincere una sfida quasi impossibile, trasportare nel 2020 uno Sparatutto della vecchia scuola e sfornare un prodotto che risulta essere moderno e, allo stesso tempo, indissolubilmente legato al passato. Doom eternal è un titolo che farà commuovere tutti giocatori svezzati dai primi due giochi negli anni ’90, che potranno cogliere la serie infinita di omaggi che quest’opera fa al passato.

Conclusioni

Doom eternal è un coraggioso e ben riuscito tentativo di proporre un’esperienza di gioco andata perduta negli Sparatutto moderni. Non possiamo fare altro che applaudire e ringraziare chi ci ha dimostrato come Doom abbia potuto rimanere fedele a se stesso, nonostante il passare del tempo e, mai come questa volta sembra, essere eterno. Anzi, eternal.

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PRO

  • In linea con la tradizione della saga
  • Grafica e audio accurati
  • Frenetico e sanguinoso

CONTRO

  • Sostanziale assenza di una trama
Serie Doom
Uscita 20 Marzo 202o
Gameplay Single player
Multiplayer
Anno 2020
Piattaforme Google Stadia
Nintendo Switch
PS4, PS5
XBOX One, XBOX Series X|S
Genere Fantascienza
FPS
Horror
Sparatutto
Sviluppatore id Software
Produttore Bethesda Softworks
Distributore Bethesda Softworks
Piattaforma testata XBOX One