Fast & Furious: Crossroads | Gioco inspiegabile | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
Serie | Fast & Furious: Crossroads |
---|---|
Uscita | 7 Agosto 2020 |
Gameplay | Single Player Multiplayer |
Anno | 2020 |
Piattaforma | PC PS4 XBOX ONE |
Genere | Corse |
Sviluppatore | Slightly Mad Studios |
Produttore | Bandai Namco Entertainment |
Distributore | Bandai Namco Entertainment |
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
Uscito il 17 Agosto 2020 con Bandai Namco e sviluppato da Slighty Mad Studios, Fast & Furious: Crossroads ha in pochissimo tempo ottenuto il triste primato d’essere indicato quale peggior gioco dell’anno sin dalle prime recensioni pervenute d’oltreoceano, perfettamente in linea con quelle nostrane giunte in seguito. Nato già sfortunato, perché avrebbe dovuto avvalersi del traino promozionale del film rimandato per l’emergenza da Coronavirus, Fast & Furious: Crossroads è così uscito in piena estate e s’è fatto carico da solo delle aspettative di chi segue da tempo il brand. Drammaticamente, deludendole.
Inoltre, la scelta del distributore di non fornire i codici di gioco per permettere la pubblicazione in anticipo sul release del gioco ha suscitato diverse perplessità, ma dopo aver provato questo titolo risulta, in effetti, la sola strada percorribile, finalizzata, forse, a tentare di tenere ben premuto il freno su un videogioco per alcuni versi inspiegabile. Purtroppo, infatti, Fast & Furious: Crossroads merita qualsiasi appellativo abbiate trovato in rete finora. È davvero un gioco per il quale è complicato trovare un aspetto positivo. E lo diciamo con grande rammarico.
Trama
Vienna e Cam sono due amiche e gestiscono un’officina a Barcellona. Il compagno della prima si trova nei guai, dovendo un’ingente somma di denaro ai Tadakhul, un’organizzazione criminale spagnola ramificata in tutto il mondo. Il piano messo in piedi per ottenere questi soldi, però, fallisce tragicamente ed è qui che le strade delle due ragazze andranno a intrecciarsi con quelle di Toretto, Letty e Roman. Anch’essi, infatti, sono col fiato sul collo dei criminali, guidati dal perfido boss interpretato da Peter Stormare. In una serie di missioni solitarie o in squadra, i nostri eroi dovranno sventare i suoi piani.
Gameplay
Fast & Furious: Crossroads vorrebbe rappresentare un ibrido tra Burnout e Driver. Privi della libertà d’esplorare un open world per effettuare acrobazie a bordo dei nostri bolidi e accettare la sfida di qualche ingenuo al semaforo, siamo chiamati a svolgere le nostre missioni potendo limitatamente interagire con l’ambiente circostante. Poche le scorciatoie, qualche rampa qua e là per fare un paio di salti, ma nulla più. A seconda della missione, possiamo lavorare in solitaria, effettuando per esempio un pedinamento senza essere scoperti, oppure cooperare con i nostri compagni del team usufruendo dei gadget caratterizzanti ognuno dei loro veicoli, tra rostri a uscire dai cerchi in lega, missili a puntamento, disturbatori elettronici o arpioni d’acciaio.
A colpire immediatamente in negativo, però, è la grafica, che sembra provenire direttamente da un qualsiasi gioco mediocre per PS3. Quando, poi, saremo chiamati a metterci al volante, scopriremo quanto sia difficile pilotare delle saponette. Resteremo sbigottiti della durata della campagna, di scarse 4 ore totali; infine saremo irritati nel constatare che abbiamo speso 79,90 euro per un gioco così. Eppure, Slighty Mad Studios aveva dato i natali a un titolo più che buono come Project Cars. Come potrebbe spiegarsi una tale approssimazione?
A parziale discolpa, ma a ben vedere potrebbe anche essere un’aggravante, solo una piccola parte della casa di sviluppo ha preso parte alla creazione di Fast & Furious: Crossroads, probabilmente quella degli stagisti, e per quanto non ci si aspetti da un titolo così l’estremo realismo di un simulatore di guida, è davvero mortificante il risultato ottenuto. Qualsiasi veicolo si abbia sotto mano, sarà difficilissimo guidarlo in modo appagante, a causa della sostanziale assenza dei freni, dell’impossibilità di gestire le derapate e di altre carenze sostanziali. A complicare ulteriormente le cose, concorrono una serie imbarazzante di bug.
Multiplayer
Anche il lato del gioco online è vittima delle stesse lacune. Le modalità multiplayer prevedono un 3 contro 3 a squadre su diverse missioni non particolarmente originali. Si può scegliere se stare tra i buoni, i cattivi, oppure tra le fila della polizia stradale, deputata a fermare entrambe le fazioni. I tempi d’attesa nelle stanze sono lunghissimi e il caos delle varie competizioni non è frutto della coerente caratterizzazione del gioco con un brand caciarone come Fast & Furious, ma dall’approssimazione del gameplay e dalla sua ripetitività.
Feeling
Fast & Furious: Crossroads è un’incredibile occasione persa. Non è sufficiente, nemmeno per il più sfegatato fan del brand, avere il doppiaggio originale di Vin Diesel, Michelle Rodriguez e Tyrese Gibson per potersi ritenere soddisfatti, così come non è sufficiente un parco macchine ben assortito e pimpato, se poi risulta impossibile guidarlo con soddisfazione. Davvero, un videogame inspiegabile secondo gli standard attuali.
Condividi il post
Serie | Fast & Furious: Crossroads |
---|---|
Uscita | 7 Agosto 2020 |
Gameplay | Single Player Multiplayer |
Anno | 2020 |
Piattaforma | PC PS4 XBOX ONE |
Genere | Corse |
Sviluppatore | Slightly Mad Studios |
Produttore | Bandai Namco Entertainment |
Distributore | Bandai Namco Entertainment |