«Torno da te con un dono»

Raccontare il disagio psichico non è mai compito facile, farlo usando il linguaggio del Fantasy è un’impresa superiore a qualsiasi altra intrapresa da un eroe in armatura e spada lunga. A riuscire nel compito è Greta Xella, esordiente in fumetteria grazie a BAO Publishing col graphic novel Figlia di Luna.

Tia è una giovane ragazza e vive dalla zia, trascorrendo le sue giornate giocando con la cugina. Un giorno, però, è chiamata a tornare a casa dei genitori, dai quali era stata allontanata a seguito delle condizioni della madre, colpita dal Raggio di Luna, una condizione misteriosa che l’ha portata a smarrirsi, tra perdite di memoria e scatti di ira.

Il proverbiale viaggio

Gli eventi precipitano e Tia sarà costretta ad affrontare un viaggio da sola, alla ricerca di un leggendario popolo, gli Uomini Ragno, che abita al centro di un deserto dove nessuno osa avventurarsi.

Gli elementi del Fantasy sono tutti ben presenti e declinati in una storia delicata, toccante ed evidentemente molto intima per Greta Xella, abile però a lasciare aperte numerose interpretazioni e a non schiacciare la trama in un’unica direzione.

Tutti gli ingredienti giusti

Il viaggio dell’eroe, l’amicizia e la fiducia; mappe dettagliate, città immaginifiche e strani animali; magia, mostri e scelte difficili: tutti gli ingredienti del genere sono ben dosati, per una ricetta originale, profonda e dall’esito non scontato, dove luce e ombra albergano in ognuno. Greta Xella dimostra grande padronanza e ricama una vicenda di grande sensibilità, in grado di parlare a chiunque.