«Ma è abbastanza, per te, questa vita?»

Mothers’ instinct, in sala dal 9 Maggio con Vertice 360, è il remake del film del 2018 Doppio sospetto, del regista belga Olivier Masset-Depasse, a sua volta tratto dal romanzo Oltre la siepe, di Barbara Abel. Originariamente, doveva essere lo stesso Masset-Depasse a girare la pellicola ma poi, a causa di un impegno familiare di quest’ultimo, alla regia è passato il direttore della fotografia francese Benoit Delhomme, al suo debutto. La sceneggiatura è stata affidata, invece, alla scrittrice Sarah Conradt, che l’ha riadattata in lingua inglese e ha ambientato il film in America, nei primi anni ’60, ai tempi dell’ascesa dei Kennedy.

Due amiche e vicine di casa

Mothers’ instinct è un thriller psicologico incentrato sulle figure di Alice e Celine, interpretate rispettivamente dai premi Oscar Jessica Chastain e Anne Hathaway. Le attrici prestano il volto a due migliori amiche e vicine di casa, le classiche casalinghe dedite alla vita familiare, con uno stile di vita agiato grazie ai rispettivi mariti, entrambi di successo, Simon e Damian. Ma, soprattutto, Alice e Celine, hanno entrambe un figlio della stessa età.

Un evento atroce

Siamo catapultati in un quadretto sereno e frivolo sin da subito, con le scene della festa di compleanno di Celine, che si conclude allegramente in casa, tra perfetti coniugi, cocktail di troppo, balli ed effusioni molto sensuali.

Tutto scorre liscio, dunque, fin quando le loro vite piacevoli e patinate saranno bruscamente interrotte da un evento atroce riguardante uno dei loro figli, che innescherà paranoie, sospetti e sensi di colpa, mettendo in bilico i rapporti di tutti i protagonisti e nello specifico gli equilibri psicologici già labili e sopraffatti delle due donne, il cui istinto, non solo quello materno, si rivelerà assai oscuro.

Il film di Benoit Delhomme si fa, così, più tetro e drammatico, evocando un certo clima hitchcockiano. Mothers’ instinct offre diverse riflessioni sul ruolo delle donne e delle madri nella società, mettendo in luce le loro fragilità. Ci si interroga, in effetti, se essere relegate al ruolo di angeli del focolare, dediti solo alla famiglia e a compiacere i propri mariti, ai quali servire colazioni e cene, possa essere un ruolo gratificante.

L’erba del vicino

Si dimenticano di loro stesse, delle proprie passioni e del ruolo che desidererebbero avere fuori dalla villetta perfetta, col prato verde uguale a quella del vicino. O forse l’erba del vicino è sempre più verde?.. Sicuramente, la società attuale non è più quella in cui è ambientato Mothers’ instinct e molte cose sono cambiate per le donne, ma non possiamo di certo nascondere che tante problematiche siano invece ancora vive.

Mothers’ instinct è perciò interessante anche per questi interrogativi sollevati e drammaticamente attuali, quando i temi della sopraffazione e del patriarcato si affacciano prepotenti alla tragica notizia dell’ennesimo femminicidio.