«Stringi il passato nel cuore»

Negli anni la storia di Peter Pan ha visto parecchie versioni, sia animate che live action tra prequel e sequel, e ora è arrivato il nuovo turno di Disney, che sulla sua piattaforma in streaming dal 28 Aprile ha presentato il nuovo Peter Pan & Wendy.

Una visita inaspettata

Torniamo quindi a Londra, dove i fratelli Darling, Wendy, John e Michael ricevono l’inaspettata visita di Peter Pan, giovane protagonista dei loro racconti preferiti. Il ragazzino arriva in un momento molto particolare: Wendy sta infatti per iniziare il collegio e inizia a manifestare i primi dubbi e paure sul diventare un’adulta.

Capitan Uncino

Dopo aver catturato l’ombra di Peter Pan intrufolatasi nella loro stanza, i fratelli, cosparsi di polvere di fata, accettano di seguire il loro nuovo amico e volare verso l’Isola che non c’è, dove ad aspettarli c’è l’acerrimo nemico di Peter, Capitan Uncino.

Il nuovo racconto, nonostante segua perfettamente tutti i punti salienti della trama del classico del 1953, sembra eliminare le formalità, riconoscendo l’ormai fama internazionale della storia e catapultandoci direttamente ai fatti. A parte un paio di scene iniziali, dove Wendy e la madre discutono sulla necessità che lei cresca, su quanto stia diventando alta per dormire nel suo letto e di vestirsi più da «signorina», il film, senza bisogno di tuffarsi sui retroscena, ci proietta nel bel mezzo dell’azione, tra sorvoli dell’Isola che non c’è, orologi che ticchettano, alligatori, bambini sperduti e pirati. Una trasposizione fedele, ma a tratti disinvolta.

Poca sostanza

Alla regia c’è David Lowery, di cui ricordiamo Il drago invisibile e Sir Gawain e il Cavaliere verde, due affascinanti fantasy dalle atmosfere cupe. Peter Pan & Wendy s’inserisce perfettamente tra questi e gli altri lavori del regista, conservandone l’oscurità caratteristica (il film sembra infatti svolgersi solo di notte o all’alba) ma non altrettanto la spettacolarità della trama, confezionando un Peter Pan & Wendy visivamente ricco, ma di poca sostanza.

Peter vs Wendy

Lowery riesce però a trattare un tema che nell’originale sembrava solo accennato: la tensione inquieta tra i due protagonisti. Per la prima volta, Peter e Wendy sono presentati come due adolescenti molto diversi, provenienti da mondi altrettanto lontani, complice anche la scelta di casting: Peter Pan è infatti interpretato dal minuto Alexander Molony, mentre Ever Anderson, che nonostante la giovane età pare già adulta, recita nel ruolo di Wendy.

Nonostante i due diano a tutti gli effetti il titolo alla storia, qui più che in altre versioni a godere delle maggiori attenzioni si rivela essere Capitan Uncino, interpretato dal grande Jude Law, il quale regala una performance piena di sfumature e un pirata molto umano. Per la prima volta, inoltre, la trama decide d’esplorare una precisa domanda: perché il pirata odia così tanto Peter Pan?

Interessante è inoltre il personaggio rappresentato da Alyssa Wapanatâhk, che veste i panni di Giglio Tigrato, ragazzina appartenente alla tribù indigena Cree. Se l’originale del 1953 includeva alcuni stereotipi razziali problematici, l’approccio scelto in questa trasposizione risulta essere di gran lunga più rispettoso, in linea con tutti i classici Disney riproposti in live action in questi anni.

Per i membri della tribù sono stati scelti attori indigeni e i loro dialoghi sono stati adattati alla parlata Cree, inserendo anche autentiche frasi in lingua. Una scelta degna di nota, se non fosse che questi personaggi finiscono per essere abbandonati e utilizzati ai miseri fini della progressione di trama.

Trilli

A completare il cast abbiamo poi Jim Gaffigan nei panni del buon vecchio Spugna e Yara Shahidi nei panni di Trilli. Proprio quest’ultimo personaggio, che nelle precedenti trasposizioni ha sempre vantato un rapporto conflittuale e problematico con la piccola Wendy, dato dalla gelosia per il rapporto con Peter Pan, si rivelerà invece essere sua grande alleata.

Insomma, curiosamente Peter e Wendy tradisce il titolo e, salvo una superficiale tensione tra i due protagonisti, al punto che spesso sembrano non appartenere nemmeno allo stesso film, la pellicola offre spunti più interessanti per altri personaggi.