«Mi fido di te»

«Un cavaliere solitario, un mondo distopico, una foresta demolita. Cos’è stato a devastare queste terre?». Comincia così il racconto di Raya, l’ultima custode della gemma di drago. Un tempo ormai lontano, infatti, uomini e draghi vivevano insieme in armonia: le fantastiche creature magiche assicuravano agli esseri umani protezione, acqua e pace; l’intero popolo di Kumandra risiedeva in un territorio unito. Un funesto giorno, però, un terribile flagello s’abbatté su di loro: i Druun, esseri distruttivi, nati dalla discordia umana, devastarono gran parte della popolazione, pietrificandola. I draghi, nell’intento di scacciarli e salvare l’umanità, si sacrificarono, rimanendo anch’essi vittime di questa ferocia. Tutti tranne uno: Sisu, al quale fu consegnato il potere della gemma, con cui riuscì a spazzare via i Druun. Da allora la gemma restò nascosta e custodita in un luogo segreto.

Oggi, a cinquecento anni di distanza, le forze maligne sono tornate a minacciare gli umani, che si contendono il residuo potere dei draghi contenuto nella gemma. I cinque Regni così divisi: Coda, Dorso, Artiglio, Zanna e Cuore, in perenne conflitto l’uno contro l’altro. La diffidenza e la mancanza di fiducia li allontanano inesorabilmente. A Raya, guerriera solitaria, spetta il compito di ricongiungere le popolazioni, per far fede alla promessa fatta al padre, l’unico a sostenere ancora l’ambizioso sogno di un Regno di Kukumandra forte e unito. Al suo fianco può contare sul fedele amico Tuk Tuk, un buffo armadillo adibito all’occorrenza a mezzo di locomozione rotante; pronta a essere sguainata c’è la spada donatale dall’amato genitore.

Scritto da Qui Nguyen e Adele Lim, diretto da Don Hall, premio Oscar per Big Hero 6, e Carlos López Estrada e prodotto da Osnat Shurer con Peter Del Vecho, Walt Disney Animation Studios presenta a partire dal 5 Marzo, a pagamento su Disney+, Raya e l’Ultimo Drago, il suo ultimo, incredibile ed emozionante film d’animazione ambientato in un mondo fantastico ispirato alle culture e ai popoli del Sud-Est asiatico di Thailandia, Vietnam, Cambogia, Birmania, Indonesia, Filippine e Laos. Tanti sono stati i Paesi visitati e studiati dal team di produzione, al fine di realizzare le perfette e splendide ricostruzioni sceniche.

Raya e l’Ultimo Drago è un’avventura epica, un viaggio alla scoperta del valore universale della fiducia nell’altro come collante e arma per sconfiggere le grandi calamità. Un film di grandissima attualità, considerato il periodo che stiamo vivendo: non si parla di amore e amicizia, perché al centro della riflessione ci sono le divisioni del mondo e il modo per riuscire a superarle, alleandosi per il bene comune, affidandosi all’altro, mantenendo fiducia, rispetto e cura per il prossimo, ottimismo e un alto senso di comunità. Durante il suo lungo viaggio alla ricerca dell’ultimo drago e dei frammenti di gemma, Raya, giovane guerriera, imparerà un’importante lezione, che la condurrà fino al punto di mettere la propria vita nelle mani di qualcuno che l’aveva tradita in diverse occasioni.

Un’animazione pulita e coloratissima, le eccellenti scenografie costruite egregiamente, la brillante caratterizzazione dei personaggi, insieme al perfetto mix d’ironia e momenti di pathos, sottolineati dalla splendida colonna sonora curata da James Newton Howard che, oltre alle tracce strumentali, contiene la canzone Lead the way eseguita da Jhenè Aiko, da noi intitolata Scegli e cantata da Camille Cabalterra, fanno di Raya e l’Ultimo Drago un film imperdibile, portatore di un immenso messaggio: la potenza della fiducia.