«Chi è la più grande?»

È arrivata finalmente su Netflix lo scorso 15 Novembre la quarta stagione della serie TV The Crown, creata e scritta da Peter Morgan. Già acclamata dal pubblico e dalla critica nelle sue scorse edizioni, The Crown s’è subito aggiudicata un gran successo, avvalorando le aspettative e superando in qualità e spettacolarizzazione perfino le precedenti stagioni.

Il merito va forse alle protagoniste di questa quarta, tre donne straordinarie che hanno battuto le scene fra gli anni ’80 e ’90, interpretate da altrettante sorprendenti attrici: la Regina Elisabetta (Olivia Colman), Margaret Tatcher (Gillian Anderson) e Lady Diana Spencer (Emma Corrin).

Un vero gioiello

Sarà, poi, l’eccezionale caratterizzazione dei loro già forti personaggi; sarà la verosimiglianza ai fatti realmente accaduti; sarà la perfetta ricostruzione storica dei dettagli, dagli abiti alle ambientazioni e ai riferimenti storico-politici; sarà altresì la bravura degli showrunner a non lasciare niente al caso o privo di cura… Sarà quel che sarà, ma la quarta stagione di The Crown è davvero un gioiello fra le proposte del momento, assolutamente accattivante, coinvolgente e struggente, con colpi di scena ben dosati e momenti di pathos ad altissimo livello.

Se nelle prime stagioni abbiamo assistito alla crescita di una regina, Elisabetta II, salita al trono poco più che adolescente e che fa della Corona la sua ragione di vita, sacrificando se stessa e chiunque si interponga, per proteggerla a ogni costo, in quest’ultima stagione rivivremo insieme a lei, ormai consacrata all’immortalità, le vicende dell’Inghilterra Imperiale ai tempi del Governo Tatcher e i conseguenti cambiamenti a opera della lady di ferro, che hanno stravolto la Gran Bretagna fra il 1979 e 1990.

Tre donne contro

E se il racconto degli avvenimenti legati al rapporto fra la più temuta leader del partito conservatore di sempre, qui presentata anche in veste di madre e donna, e la Regina non bastassero da soli a catturare interesse, l’arrivo di Diana Spencer, la Principessa Triste, come in molti l’hanno definita, romantica e sognatrice che pattina nei corridoi di Buckingham Palace ascoltando i Duran Duran, la sua drammatica storia d’amore con Carlo d’Inghilterra, il matrimonio e il conseguente ménage à trois con l’amore di sempre del Principe, Camilla Parker Bowles, non mancheranno d’affascinare, non fosse altro per la curiosità nei confronti di una storia di cui già si conosce la tragica fine e i cui dettagli, noti  a tutti, fanno ancora infuriare la Royal Family al punto che, voci non ufficiali hanno voluto confutare o rinnegare del tutto alcuni avvenimenti raccontati.

La quarta stagione di The Crown è struggente e coinvolgente. Lascia in eredità due gridi opposti e identici, che urlano le ragioni del cuore contro quelle della Corona: «Voglio solamente essere amata. È quello che vogliamo tutti da lei», confessa Diana a una Regina che lei chiama mamma, ma che non riesce ad abbracciarla. Di contro ci sono le parole del Principe Carlo (Josh O’Connor), costretto a un matrimonio infelice e senza amore: «Ma che cosa bisogna fare per avere dolcezza in questa famiglia?». Amore e dolcezza contro doveri, protocollo e ragion di Stato o di Corona: viene da chiedersi chi sia veramente nel giusto. Cosa ne sarà della Famiglia Reale dopo Elisabetta II? Ai posteri l’ardua sentenza.