«Io sono il Re!»

Il 20 Marzo è uscita una nuova serie TV targata Netflix, Tiger King. Il produttore e ideatore è l’ambientalista Eric Goode, già autore di In Search of the Impressed Tortoise, il quale, aiutato da Rebecca Chaiklin, mette in scena un documentario crime inscenato in quel dell’Oklahoma.

Prima di parlare dei dettagli succulenti, un po’ di trama: Joe Maldonado-Passage, meglio conosciuto come Joe Exotic, è il proprietario di uno zoo vicino al confine col Texas, in cui la maggiore attrazione sono i grandi felini. La sua acerrima nemica è Carole Baskin, una donna definita «guru delle tigri», la quale cercherà di fargli chiudere i battenti e di sottrargli gli animali, con l’accusa di sottoporli a inutili spettacoli contro natura. Questa lotta porterà a un vortice di follia che maturerà anche un tentato omicidio.

Il commercio degli animali esotici

Negli USA, com’è noto, il commercio delle armi è molto diffuso e spesso, come in Oklahoma, si salda al possesso di animali esotici. E Joe Exotic è uno dei tanti con questa passione. Il suo zoo dà lavoro anche a dipendenti molto particolari: alcuni sono ex detenuti, altri ex tossicodipendenti, altri ancora sono persone con disagi particolari e semplicemente non hanno trovato un posto nel mondo. Non solo: risulta difficile capire, mano mano che Tiger King si snoda, le differenze che intercorrono tra Carol e Joe.

La prima ha un passato oscuro almeno quanto quello del secondo, essendo stata accusata d’avere dato in pasto a un leone il primo marito. Joe, invece, ha perso il fratello in un incidente stradale, poiché il camion che causò l’incidente era guidato da un uomo sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Per questo motivo Joe Exotic porta il suo spettacolo in giro per l’America, al fine di denunciare gli effetti dell’uso della droga. Sembrerebbe un uomo ricco di valori morali, ma dietro la maschera si cela un egocentrico alcolizzato.

Due personaggi ambigui

Tiger King mette in parallelo le attività dei due e, dunque, vediamo pure come Carol ritrovi la sua passione d’infanzia, essendo sempre stata in contatto con piccoli e grandi felini. Eppure, anche lei li tiene in cattività, anche quando riesci a portarli via a Joe. Come ben sottolineato dalla docuserie, questi animali dovrebbero vivere liberi e non nutrirsi dalle ciotole, senza contare le pause che li costringono a lunghi periodi di digiuno.

Tiger King è una docuserie con immagini molto dure, in alcuni passaggi. La spirale in cui Carol e Joe si ritrovano invischiati, mediante l’uso di social media, visite guidate ai loro zoo o santuari e fino all’uso delle armi, è il simbolo di un problema planetario: la pretesa dell’uomo di governare e piegare la natura. Tiger King, che forse dovrebbe essere esteso anche a Tiger Queen, rende ben evidente come entrambi gli attori di questo dramma adottino soluzioni sbagliate, pretendendo di essere nel giusto.

I numeri di una pratica inaccettabile

I dati globali sono impietosi e preoccupanti: in Asia sono presenti 4.000 tigri; negli USA tra i 6.000 e i 10.000 animali esotici sono tenuti in cattività. Alcuni sono venduti da cuccioli, altri finiscono nei mercati neri di pellicce o, come per gli elefanti, dell’avorio. Una situazione che non sembra migliorare, nonostante le tante leggi nazionali e internazionali, e che mette tigri, leoni e tante altre specie a rischio estinzione. Quando vorremo solo veder sparire per sempre i vari Tiger King o Queen.