«A lot of people get lost»

Emerald Fennell, tre anni dopo il suo esordio da regista con Una donna promettente, ci delizia con Saltburn, un nuovo film eccentrico, violento e controverso quanto il precedente, disponibile dal 22 Dicembre 2023 su Prime Video.

La trama

Oliver Quick è un talentuoso studente inglese e ha appena vinto una borsa di studio per Oxford. Appena arrivato nella prestigiosa università, sentendosi un pesce fuor d’acqua tra i ricchi studenti dalle vite sregolate, sembra accettare di dover restare solo per tutto il percorso di studi. Intanto, il carismatico Felix Catton, ragazzo parte dell’élite scolastica, si ritrova con la bici ferma, per una gomma bucata.

Un’improbabile amicizia

Questo imprevisto sarà la scintilla che farà divampare tra i due un’improbabile amicizia, o forse qualcosa di più. Dopo essere venuto a conoscenza di un grave lutto subìto dall’amico, Felix decide così d’invitare Oliver a passare le vacanze nella sua tenuta familiare, Saltburn. Quella che doveva essere un’estate di riposo e spensieratezza, ben presto si trasformerà in un vortice di paranoia, violenza e perversione, ribaltando completamente le vite di tutti e legando per sempre i destini della famiglia Catton a quello del giovane Oliver.

Tra ossessioni e bugie, l’estrosa vita dei più ricchi ci mostra i suoi lati oscuri, ma anche i nostri. I tre atti del film sono distinti tra loro non solamente per le tematiche trattate o per l’ambientazione, ma anche per il tono e per il linguaggio cinematografico che, tra un capitolo, e l’altro cambiano completamente. La pellicola, infatti, comincia come una qualsiasi commedia romantica, per trasformarsi gradualmente e in modo subdolo in un disturbante thriller dall’atmosfera tesa e cupa.

Come un quadro

Saltburn, se non grazie allo score musicale, riesce a intrappolare lo spettatore nel suo labirinto grazie alle sue visuali stupende: pressoché ogni scena, tra ambientazioni mozzafiato e colori perfettamente accostati, potrebbe essere incorniciata e appesa come un quadro. Oltre alle lunghe sequenze quasi oniriche e idilliache, la mente dello spettatore sarà marchiata a fuoco da altre ben più disturbanti.

La pellicola è dunque costellata da brevi momenti di pura depravazione che, però, se non a primo impatto, non sembrano aggiungere nulla al racconto. Infatti, nonostante l’apprezzato livello di gusto del girato, molte delle scene più audaci risultano superflue, danneggiando ulteriormente un film che sembra aver ignorato la regola dello «show, don’t tell», risultando così pretenziose.

Il cast del film

Barry Keoghan, protagonista di Saltburn, si conferma uno degli attori migliori della sua generazione, interpretando magistralmente il giovane e misterioso Oliver Quick, accompagnato dalle ottime performance di Jacob Elordi e Rosamund Pike, costituendo insieme a loro uno dei punti più forti del film. Resi ancor più realistici e caricaturali, allo stesso tempo, dalle eccellenti performance degli attori, i personaggi della famiglia Catton sembrano una parodia della classe borghese più benestante.

Le loro eccentricità e il loro cuore di pietra da cattivi cartooneschi potrebbero sembrare troppo esagerati ma, se contestualizzati nella pellicola, sono esattamente quello di cui lo spettatore ha bisogno per immedesimarsi ancor di più nell’umile Oliver, per poi venire intrappolato insieme a lui nei meandri di una vita di sfarzo e di lusso sfrenati.

Un viaggio tortuoso

Saltburn è un viaggio tortuoso nella mente di un ragazzo qualsiasi e tenta in ogni modo di scioccare o stupire lo spettatore, ottenendo però un successo parziale. Per quanto il piacevole inizio e il delirante terzo atto del film siano abili nel tenere lo spettatore intrappolato tra i corridoi della trama, molti momenti di spannung si concludono nel modo più prevedibile possibile, coronati poi da un finale che lascia ben poco all’immaginazione.