Sons of Anarchy: il destino ineluttabile di un’America crudele

la celebre immagine con la rissa di sons of anarchy - nerdface

Sons of Anarchy

la schiena di un protagonista di sons of anarchy è rappresentata come un teschio - nerdface

«Diventiamo giudici, giuria e Dio».

Titolo originale Sons of Anarchy
Lingua originale inglese
Paese USA
Anni 2008-2014
Stagioni 7
Episodi 92
Durata 38/70 minuti
Uscita 3 Settembre 2008
Genere Drammatico

Un destino ineluttabile

Lo si potrebbe riassumere scegliendo l’approccio aulico, con Euripide: «Tῆς ἀναγκαίας τύχης οὐκ ἔστιν οὐδὲν μεῖζον ἀνθρώποις κακόν», ovvero «non c’è per gli uomini un male più terribile della sorte cui non è possibile sfuggire». O potremmo affidarci al più rassicurante e pecoreccio «chi caca sotto ‘a neve pure si fa la buca e poi j’a copre, quando la neve se scioje, la merda vie’ sempre fori», pronunciato dal commissario Nico Giraldi. In ogni caso, il senso ultimo di Sons of Anarchy, brutale opera di Kurt Sutter, è chiaro: non si sfugge al proprio destino. Non c’è scampo.

I protagonisti

La serie TV narra le vicende dei SAMCRO (Sons of Anarchy Motorcycle Club Redwood Original), vera e propria paranza di (dis)umanità che raccoglie di tutto, dagli eroi tragici come Opie e Chibs (Ryan Hurst e Tommy Flanagan), a ceffi grotteschi da fare invidia ai brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola, come Tig (Kim Coates); di come il fato di Jackson Jax Teller (un Charlie Hunnam discreto, niente di più), sventurato Amleto su due ruote, figlio del defunto (di morte naturale in questo mondo non si muore) fondatore e figliastro dell’attuale presidente del club Clay Morrow (un Ron Perlman più bestia che uomo che mai), fosse già stato scritto senza possibilità di modifica.

Un binario diretto al baratro

A nulla varranno gli sforzi del giovane idealista, guidato dal ricordo e dalle memorie del padre, d’invertire la rotta dei SAMCRO verso strade meno bagnate di sangue. E nemmeno i tentativi disperati della sua compagna di vita, Tara Knowles (Maggie Siff, scialbetta imbronciata), di trarlo in salvo andranno a buon fine. Non c’è scampo. La tela di intrighi di sua madre Gemma Morrow (Katey Sagal) e la ferrea gabbia di leggi non scritte del Club, terranno Jax incatenato a un binario diretto al baratro, fatto di traffici loschi, guerre tra bande, alleanze pericolose, tradimenti, rappresaglie, morte.

charlie hunnam in sons of anarchy - nerdface

Tutta la parabola della sua vita, la sua crescita, i suoi trionfi, la sua caduta, la sua spettacolare uscita di scena avverranno perché è solo in questo modo che può andare la vita di Jackson Teller. Ma com’è possibile che una serie TV intitolata Sons of Anarchy veicoli un messaggio così cupo, diametralmente opposto alle proprie premesse?

Una visione dell’America

Nell’immaginario collettivo, il motociclista è colui che più d’ogni altro incarna l’idea di libertà: in sella verso il tramonto, sulle sconfinate lingue d’asfalto che percorrono in lungo e in largo gli USA, dove tutto può succedere, niente è impossibile. Evidentemente Sutter non la pensa così e, ammiccando nella scelta dei temi e dei nomi alla regola dantesca del contrappasso, ci regala la sua personale visione dell’America e del Mondo.

Un mondo sordido

In Sons of Anarchy protagonisti, comprimari (le vere star, di nome e di fatto) e comparse (una galassia splendente, tra cui spiccano Marilyn Manson per fama e Walton Goggins per il ruolo più assurdo e stupendo allo stesso tempo) annaspano all’interno di un mondo sordido e spietato, parallelo al nostro, in cui l’immagine promo della serie rende perfettamente l’idea.

ron perlman in sons of anarchy - nerdface

Non è un caso se in 7 stagioni ambientate in California non si veda mai una spiaggia o se, nella trasferta irlandese, non ci sia nemmeno l’accenno a un prato verde. Perché è un’epopea tanto piena di violenza e nefandezze, quanto priva di salvezza o di redenzione.

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Si può credere all’esistenza di questo mondo, si può bollarlo come esagerazione o lo si può anche semplicemente ignorare. Si può amare, detestare, affezionarsi o provare orrore, per la carrellata di mostri che ci mette davanti, oppure, semplicemente, si può godere di tutte le controverse emozioni che, senza dubbio, Sutter e i suoi disgraziati figli di un’anarchia inesistente ci hanno regalato.

La sigla di Sons of Anarchy

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Titolo originale Sons of Anarchy
Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 2008-2014
Stagioni 7
Episodi 92
Durata 38/70 minuti
Uscita 3 Settembre 2008
Genere Drammatico

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