Yomawari: lost in the dark | Gocce di memoria | Recensione

la piccola protagonista di yomawari lost in the dark corre - nerdface
la cover di yomawari lost in the dark - nerdface

Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars

PRO

  • Atmosfera accattivante
  • Ambientazione legata al folclore nipponico
  • Trama intrigante

CONTRO

  • Inizialmente dispersivo
  • Solo in inglese
  • Alla lunga ripetitivo
Serie Yomawari
Uscita 28 Ottobre 2022
Gameplay Single player
Anno 2022
Piattaforma PC
PS4
Nintendo Switch
Genere Esplorazione
Horror
Rompicapo
Sviluppatore Nippon Ichi Software
Produttore NIS America
Distributore NIS America
Piattaforma testata PS4

Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars

Esistono i titoli Tripla A, che da grandi budget dovrebbero rispettare grandi responsabilità, e poi giochi la cui inventiva, sia essa di gameplay o di grafica, è l’elemento in grado d’elevarli ben al di sopra dei finanziamenti messi a disposizione dalle case di sviluppo. È il caso di Yomawari, saga horror molto particolare, diremmo di nicchia, che ha visto già i due capitoli Night alone e Midnight shadows precedere l’attuale Lost in the dark, sviluppato da Nippon Ichi Software e distribuito NIS America.

Trama

Una giovane ragazza è vittima di bullismo. Dopo una serie di angherie subite dai suoi compagni di scuola, sembra arrivare a un punto di rottura dal quale non è possibile tornare indietro. Si sveglierà, invece, priva di memoria e in un luogo misterioso, tanto affascinante quanto inquietante. Su di lei grava una maledizione: se non riuscirà a ricostruire la sua identità, sarà perduta per sempre.

la protagonista di yomawari lost in the dark osserva un tramonto - nerdface

Sarete così chiamati a esplorare un mondo popolato da creature costantemente attirate dalla vostra unica fonte d’orientamento, una torcia, che dovrete spengere a ogni incontro ravvicinato per evitare d’essere uccisi. Muovendovi in una cittadina, tra luoghi conosciuti e altri no, ricostruirete la mappa dei vostri ricordi cercando oggetti che li facciano tornare alla vostra mente.

Gameplay

Yomawari: lost in the dark, al pari dei suoi predecessori di cui condivide ambientazioni e atmosfere, col fine di fidelizzare vecchi giocatori e attirarne anche di nuovi, è un titolo d’esplorazione e di rompicapi, questi ultimi mai troppo complessi. Il tutorial iniziale ci introduce ai pochissimi comandi, facendoci vivere il tragico prologo della protagonista subito dopo aver scelto la sua caratterizzazione.

È tutta una questione d’atmosfera

La grafica è enormemente accattivante, tutta giocata sul disegno e i colori infantili, cui fa da contraltare l’atmosfera di costante ansia, in cui si ha perennemente paura d’incontrare un mostro a ogni angolo; sonoro e vibrazione anticipano l’arrivo delle minacce che non sempre sappiamo individuare e contribuiscono in modo significativo all’esperienza, al punto che sin dall’inizio Yomawari consiglia di giocare in cuffia.

Ricostruire la memoria

Questi due elementi apparentemente in contrasto, infanzia e horror, sono invece un topos letterario e cinematografico, come ben sanno gli amanti del genere, e beneficiano di un’ulteriore spinta anche grazie all’interfaccia della mappa, che si andrà a comporre nel corso dell’esplorazione e delle scoperte nelle linee imprecise di un disegno di bambina.

la protagonista di yomawari lost in the dark incontra un fantasma longilineo - nerdface

La torcia sarà uno strumento indispensabile per affrontare le circa 8 ore di gioco e per scoprire le aree necessarie a proseguire nella main quest, oltre che a individuare quelle segrete. I progressi sono possibili da salvare grazie ad alcuni jizo, non a caso i protettori dei viaggiatori nella cultura giapponese, disseminati tra le strade della cittadina deserta che dovremo attraversare, al costo di qualche yen facilmente reperibile sui marciapiedi.

Feeling

Yomawari: lost in the dark è un titolo di grande fascino, che certamente intercetta i palati più raffinati in fatto di grafica e ambientazione. Inizialmente il senso straniante di sentirsi perduti al pari della piccola protagonista è accentuato dal non sapere con precisione cosa fare e come muoversi. A incrementare smarrimento e angoscia concorrono i mostri alle nostre calcagna, mutuati dal folclore nipponico, e soprattutto la modalità con la quale è possibile affrontarli, in alcuni casi anche quando si tratta dei boss finali posti alla fine dei sette ricordi da recuperare.

la protagonista di yomawari lost in the dark affronta un enorme testone - nerdface

I punti di forza di questo nuovo capitolo, però, rappresentano anche la sua debolezza. Se l’impatto iniziale ci costringerà a vagare e ripercorrere spesso le stesse strade, sebbene la mappa sia notevolmente accresciuta rispetto ai capitoli precedenti, potrebbe dare a diversi giocatori, specialmente i meno avvezzi a titoli del genere, una certa frustrazione.

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Nel corso dell’esplorazione una certa ripetitività grava sull’esperienza complessiva e chi mastica male l’inglese si troverà a disagio in quanto unica lingua del titolo. Infine, il prezzo di circa 50 euro per le versioni Nintendo Switch e PS4 ci sembra un po’ troppo elevato.

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PRO

  • Atmosfera accattivante
  • Ambientazione legata al folclore nipponico
  • Trama intrigante

CONTRO

  • Inizialmente dispersivo
  • Solo in inglese
  • Alla lunga ripetitivo
Serie Yomawari
Uscita 28 Ottobre 2022
Gameplay Single player
Anno 2022
Piattaforma PC
PS4
Nintendo Switch
Genere Esplorazione
Horror
Rompicapo
Sviluppatore Nippon Ichi Software
Produttore NIS America
Distributore NIS America
Piattaforma testata PS4

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