«Lascia avvicinare gli altri»

Arriva oggi su Amazon Prime Video il film vincitore del Premio del Pubblico al Sundance Festival di quest’anno, Brittany non si ferma più. La vicenda è basata su una storia vera e ha come protagonista una giovane donna sovrappeso: vive a New York, divide l’appartamento con un’odiosa e magrissima influencer e trascorre le sue giornate andando al lavoro svogliatamente, facendo del sarcasmo, dell’alcol e del cibo spazzatura i pilastri del suo stile di vita.

Dietro la sua apparente noncuranza di se stessa e dei rapporti umani, si nasconde un vuoto profondo, che la spingerà un giorno a richiedere un farmaco al suo medico curante, il quale capisce il rischio di una tossicodipendenza in stile Dr. House e spinge la ragazza a modificare registro, prima d’incorrere in patologie molto serie.

Mettersi in gioco

Inizialmente titubante, se non proprio ostile al solo pensiero di mettersi in gioco, senza un soldo e sostanzialmente sola, Brittany affronterà il passo più difficile di sempre: indossare una tuta, le scarpe da ginnastica, aprire la porta di casa e affrontare un giro dell’isolato, di corsa. Varcare una soglia, non solo in senso figurato, è sempre un gesto dalle conseguenze imprevedibili.

Una sfida impossibile

Così, la ragazza si troverà la volta successiva a percorrere un giro in più, poi un altro e un altro ancora. Correre e sudare saranno paradossalmente le attività necessarie a fermarsi e riflettere, per guardare la sua vita dall’esterno e valutare i suoi rapporti personali nella giusta dimensione. Fino a un’illuminazione: partecipare alla Maratona di New York, della lunghezza di 42 chilometri.

Brittany non si ferma più è una commedia esilarante e allo stesso tempo profonda, con diversi piani di lettura. Il più evidente riporta alla grande tradizione del cinema dedicato alle imprese sportive, in cui la dedizione per raggiungere uno scopo, sia esso la vittoria o la semplice partecipazione a una competizione, totalizza le vite dei protagonisti, a suon di uova crude ingollate all’alba o di palleggi con la frutta fresca per i corridoi di un albergo.

Il sacrificio

Temi cui siamo abituati noi nerd impenitenti, cresciuti sotto i caldi raggi del Sol Levante, frequentando la Tana delle Tigri e imparando la Pallavolo catene ai polsi, apprezzando l’idea del sacrificio quale strada per vincere, in ogni caso.

Il sottotesto

Questo film, però, ha altri meriti, tutti celati in un sottotesto che costituisce la principale base di Brittany non si ferma più. Innanzitutto l’importanza delle relazioni sincere, nelle quali non ci si ferma all’apparenza per esprimere un giudizio: una crescita possibile solo quando si è disposti a mettersi in discussione realmente.

Sarà così anche per Brittany, la quale scoprirà le vite di chi aveva solamente sfiorato prima della sua rinascita, spesso accompagnando questa conoscenza epidermica a giudizi sprezzanti.

La critica ai social

Naturale conseguenza è una critica nemmeno troppo velata a questo circo del futile rappresentato sui social, di cui si fanno portavoce eserciti di nullità, tra influencer, youtuber e wanna be, vittime e carnefici allo stesso tempo di un meccanismo lontano da quanto conta realmente. Brittany non si ferma più, dunque: e voi, siete pronti a fare il primo passo?