«Ho atteso tutta la vita questo momento»

Contrariamente al titolo, Da non aprire mai è un fumetto che necessita d’essere sfogliato e gustato fino all’ultima pagina. Il merito d’aver portato alla nostra attenzione la raccolta di tre racconti del folclore nipponico curati da Ken Niimura, già autore di I kill giants, è di BAO Publishing, che ha presentato un corposo balenottero in tricromia, nel quale il rosso detta i cambi di registro delle storie narrate.

Il gusto del proibito

Filo conduttore delle tre vicende è l’irresistibile attrazione dell’umanità per il proibito, che travalica epoche, latitudini e culture. Potrebbe stupire alcuni lettori constatare come questo concetto, che nella stratificazione storica ha viaggiato dal Vaso di Pandora per poi divenire un frutto da non cogliere nel Giardino dell’Eden e via via fino alla prosaica porta di Barbablù, oltre a numerose altre rappresentazioni, non sia solo patrimonio dell’Occidente.

Tre storie

In Giappone, infatti, il proibito assume le sembianze dei tre racconti della tradizione popolare: una scatola che non deve essere aperta, una donna da non vedere quando chiusa in una stanza durante la tessitura, un’otre il cui miele non deve essere assaggiato. Notate le similitudini?

Da non aprire mai, oltre al fascino di storie senza tempo e universali che, pur nella loro specificità culturale, risuonano familiari e vicine, acquista un valore aggiunto grazie al magnifico lavoro di Ken Niimura.

I disegni

Il tratto infantile dell’autore, infatti, dona alle storie un’incredibile potenza evocativa, ci precipita in una dimensione lontana, quando da bambini ascoltavamo le favole raccontate dai nostri genitori o dai nostri nonni, prima di dormire. Come le favole, infatti, Da non aprire mai germina nei giorni successivi e diventa un richiamo cui tornare, irresistibile come gli oggetti proibiti e le metafore in essi racchiuse. Per fortuna, in questo caso l’apertura porta solo del bene.